23. Drunk in love

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Alex's pov, tre settimane dopo
«che significa che non ci sarai?!» chiedo nervosa a Nicky, mentre parliamo al cellulare della festa di fidanzamento di Olivia, una storica modella della nostra azienda che ha invitato sia me che Nicky ad un party sul tetto del grattacielo in cui vive

«Lorna torna da Parigi, non ci vediamo da cinque giorni» risponde lei maliziosa, riferendosi a questa ragazza, Lorna, con la quale sembra aver intrapreso una relazione abbastanza stabile, anche se con Nicky mai dire mai «quindi, insomma, se sai cosa intendo...»
«portala alla festa e poi quando tornate a casa scopate, ma ti prego non mi lasciare da sola con quella massa di idioti» la supplico ancora io, mentre cerco di editare le foto che ho fatto ieri, in studio, ad Emma
«sono tuoi colleghi» insiste lei ridacchiando «non farne un dramma»

«sei una stronza» concludo io, mentre la mia amica sta ancora ridendo divertita della mia situazione, per poi chiuderle il cellulare il faccia e continuare a lavorare, con sempre meno voglia del solito, soprattutto perché stasera mi tocca andare da sola a questa festa.

Piper's pov
«ti prego, Nellie, accompagnami!»

Sto supplicando, già da una buona ora, la mia migliore amica affinché mi accompagni alla festa di fidanzamento di una mia ex collega, con la quale ho lavorato quando avevo ancora un contratto firmato con la Landscape&Models.
Mi ha fatto molto piacere ricevere il suo invito anche perché con lei avevo instaurato davvero un bel rapporto, ma non me la sento di presentarmi lì, senza conoscere la maggior parte degli invitati e sentendomi, così, un pesce fuor d'acqua

«ti prego, sarai la mia +1»
«Piper te lo ripeto, non posso, oggi è il compleanno di mia madre e andiamo a cena fuori tutti insieme» insiste lei anche parecchio spazientita dalle mie continue insistenze «vuoi venire con noi?»

«no, non voglio fare una brutta figura con Olivia, ma sappi che verrei con tutto il cuore»
«non ci sarà Harper? Ricordo che anche con lei ti trovavi bene» aggiunge Nell, cercando di convincermi ad andare da sola a questa festa
«non lo so» rispondo io mettendo il broncio «ma non è la stessa cosa, al massimo le avrò offerto un caffè» dico ancora nervosa e agitata «sai che grande amicizia...»

«hai 24 anni, Piper, se non vai alle feste adesso, quando ci andrai?!» adesso si sta innervosendo anche Nell perché mi vede eternamente indecisa «quindi smettila e vai, chissà, potrai trovare anche un bel ragazzo» insiste ancora «mai dire mai»

«sei una stronza» concludo io infine, mettendo il broncio e sdraiandomi sul divano, mentre la mia migliore amica accenna una risatina, per poi mettere il guinzaglio ad Eros perché abbiamo intenzione di portarlo un po' fuori a fare una passeggiata.

Ore 21:15
Devo ammettere che la vista da quassù è fantastica, vedere New York così illuminata da tutte queste luci non è cosa da tutti i giorni, soprattutto per me che vivo nel Queens, dove oltre a non esserci grattacieli, come questo, l'intero quartiere non è nemmeno paragonabile alla bellezza ed alla vitalità di Manhattan.

Bhe, in effetti, potrei rimanere qui, appoggiata a questo muro dal quale si gode di una vista mozzafiato, per tutta la durata della festa, così non mi pesa il fatto di essere da sola, in mezzo a tutte queste persone che avrò visto, sì e no, una volta in tutta la mia vita.
Inoltre quassù tira un piacevolissimo venticello che ti fa godere maggiormente la serata, cosa che penso non farà chi è rimasto giù in strada a soffrire per il caldo afoso di questa serata quasi estiva.

Non è organizzata male la festa, ci sono drink, stuzzichini, musica, balli e camerieri che sono al servizio di tutti, ed infatti eccone uno che si avvicina a me

«prego» mi dice infatti, offrendomi un vassoio pieno di stuzzichini vari, quali tramezzini, panini, pizzette ed io, ovviamente, prendo una pizzetta, per poi girare la testa e vedere come al bancone dei drink, i barman siano già all'opera per offrire i loro cocktail.

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