18. Quando l'alcol entra, strane cose escono

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Alex's pov, 3 mesi dopo
«cazzo Vause, mi manchi» esclama improvvisamente Nicky mentre stiamo entrambe sedute sul mio divano di casa, tra bicchieri di vino e stuzzichini vari, in questa tranquilla serata primaverile.

«cosa?» rispondo io ridacchiando e girandomi verso di lei, non aspettandomi assolutamente una cosa del genere uscire dalla sua bocca «sei già ubriaca dopo nemmeno mezzo bicchiere di vino?»

«ammettilo» ribatte la mia migliore amica annoiata e sbuffando «da quando stai con Piper, non abbiamo un po' di tempo per stare insieme»

«questa sera non vale come tempo per stare insieme?» insisto ancora divertita e sorridendole, per poi tornare a bere il vino dal mio bicchiere
«Piper è dai suoi genitori in Connecticut, ecco perché stiamo insieme adesso!» sbotta ancora lei, cedendo e ridendo insieme a me, portandosi, poi, un cuscino sulla faccia per non darlo a vedere.

Nicky non è mai seria quando si tratta di queste cose, ma una lieve verità l'ho percepita nelle sue parole, nonostante fosse uno scherzo.
Prima che conoscessi Piper, io e lei condividevamo tutto, dalla casa alle uscite, e ovviamente al lavoro.

Tutto.

Credo si sentisse un po' trascurata ultimamente.
Wow, chi l'avrebbe mai detto che Nicky potesse esprimere un lato dolce.

«okay, va bene» rispondo alzando le braccia con fare arrendevole, come a volergliela dare vinta «domani sera ti porto fuori» insisto ancora «va bene, luce dei miei occhi?» concludo infine, visibilmente divertita nel prendere in giro la sua gelosia

«ovvio che va bene!» risponde lei eccitata «ho già in mente tutto»

«sentiamo»

«sulla 42esima strada hanno aperto un locale lgbtq da poco...» inizia lei, mentre io immediatamente scuoto il capo e abbasso gli occhi
«no, no Nicky, pensa ad altro» le dico infatti seriamente «Piper non mi lascerebbe mai venire»

«hey svegliati!» esclama lei, dandomi un piccolo colpetto sulla testa «Piper è a 160km da qui, non lo saprà mai!»
«mi stai dicendo di mentire alla mia ragazza?» chiedo ancora, accennando un sorriso nervoso ed isterico «scordatelo»

«tecnicamente non è mentire se tu ometti di dirglielo»
«sì e poi?» ribatto io «lei mi chiede cosa farò domani sera ed io mi dovrò inventare una scusa» chiarisco ancora, alzandomi gli occhiali sulla testa e mettendomi le mani tra i capelli «questo si chiama mentire»

«e va bene, te lo concedo!» insiste la mia migliore amica «una piccola bugia non nuoce a nessuno» continua lei «ma tanto non lo scoprirà mai...

...sei dei nostri, allora?»

Piper's pov, il giorno dopo
«e tu cosa ci fai qui?» mi chiede divertita Nell, mentre sono intenta ad aprire la porta d'ingresso di casa mia, inondata di valigie e zaini «se non ti avessi riconosciuta, avrei pensato fossi un ladro»

«sono tornata qualche giorno prima» rispondo affaticata alla mia amica per via del peso che ho dovuto trascinare da sola, mentre lei è affacciata alla finestra «pensa un po', io torno e la mia ragazza parte»

«sì? Dove va di bello senza di te?»
«passa il weekend a Miami con la madre» rispondo un po' invidiosa perché mi sarebbe piaciuto tantissimo andare a Miami con Alex, non l'ho mai visitata e poi lì il tempo è sempre splendido, un po' come a Los Angeles «vuoi stare ancora affacciata alla finestra o vorresti scendere e darmi una mano?!» chiedo poi esasperata, mentre Nell si fionda immediatamente giù da me e mi aiuta con le valigie.

Poco dopo
«stavo collassando!» lamento, dopo essere entrata in casa e buttandomi a peso morto sul divano «quell'idiota del tassista mi ha lasciata ad un isolato da qui» dico ancora nervosa, mentre mi porto una mano sul viso e cerco di riposarmi, mentre Nell sta iniziando a disfare le valigie per me.

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