35. Take me back to the night we met

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Alex's pov, il giorno dopo
«sai cosa?» mi chiede Piper mentre stiamo entrambe nel mio appartamento e lei si butta a peso morto sul mio divano «stavo pensando di fare un weekend in montagna» dice ancora lei, guardando lo schermo nero della televisione spenta «io e te in un bel cottage, circondate dalla neve»

Io resto immobile, tra mille pensieri che mi frullano per la testa, guardando fuori dalla finestra la neve scendere silenziosa, e ripensando a quell'offerta per Dubai alla quale non potrò e non dovrò rinunciare se voglio un futuro ricco e pieno di soddisfazioni.

Ma come dirglielo?
Sento che non andrà a finire bene, sento proprio che niente andrà per il verso giusto in questa storia.

«amore, mi ascolti?» chiede ancora Piper, notando la mia strana trance in cui sono caduta già da un bel po'

«Pipes, devo parlarti» la blocco immediatamente io, assumendo un'espressione seria e sedendomi accanto a lei sul divano, mentre lei mi lancia un'occhiata curiosa e perplessa

«non ti piace la montagna?» domanda infatti stranita «pensavo fossi una persona invernale»

«andrò due anni a Dubai per uno stage formativo con i due migliori fotografi degli Stati Uniti» sentenzio infine di getto, facendo bloccare Piper di colpo e facendole spalancare gli occhi «è un'opportunità che non è permessa a tutti»

«non ho capito» risponde la mia ragazza scuotendo il capo «hai già accettato?»

«sì, certo» rispondo io con ovvietà «è un ticket per una grande carriera, Pipes»

«hai accettato senza parlarne prima con me?» domanda ancora lei, alzandosi dal divano e facendo avanti ed indietro nel mio soggiorno
«avrei accettato a priori, anche se ne avessi parlato con te e mi avessi detto di no»

«grazie per la considerazione, allora» ribatte lei nervosa ed incrociando le braccia «io per te non sono niente, se non un passatempo» insiste lei con occhi lucidi «non ho un minimo di rilevanza nella tua vita»

«non dire così» rispondo, alzandomi anche io dal divano «è stata una scelta difficile, non credere che non abbia pensato a te»

«non iniziare a raccontare cazzate!» mi blocca però lei alzando una mano e la voce «sono stufa marcia delle tue cazzate» insiste ancora lei arrabbiandosi non poco «sei un'egoista del cazzo, appena hai visto le porte della fama aprirsi davanti a te, hai dimenticato immediatamente quali sono le cose davvero importanti»

«avrei dovuto rifiutare e continuare questo lavoro di merda quando potrei fare molto di più e pensare ad un nostro futuro?»

«un nostro futuro?!» ribatte lei alzando la voce e sorridendo amaramente «non ci sarà mai un noi se tu sarai lontana due anni!» ribadisce lei accigliata «io non voglio una cosa del genere, è umanamente impossibile viverti se sei a Dubai per i prossimi due anni!» urla ancora lei, mentre una solitaria lacrima le scende dagli occhi «è ovvio che tu abbia accettato, insomma due anni nel lusso di Dubai, tutto pagato dall'agenzia, unisci vacanza e lavoro...che vuoi di più»

«voglio te»

«no invece, Alex» ribatte Piper «tu ti sei proprio dimenticata di Piper una volta ricevuta questa offerta!» insiste lei ridendo amaramente «sei un'egoista, sei sempre stata un'egoista» insiste ancora «un'egoista come tuo padre»

«smettila di accusare!» controbatto io spazientita e arrabbiata, non sopportando che la mia stessa ragazza mi paragoni a mio padre «tu sei codarda se non ti fidi di una relazione a distanza!»

«non sono codarda» risponde lei «sono realista, non cercare di arrampicarti sugli specchi e di disegnare la nostra storia come una favola a lieto fine» insiste Piper «non è una favola e non ci sarà un lieto fine perché non ho intenzione di aspettarti»

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