4. Dubbi e chiarimenti

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Piper's pov, una settimana dopo
Gentile sig.ra Chapman,
la informo che le foto scattate in data 07/12 e aventi lei come protagonista, sono ora disponibili, in formato digitale, presso lo studio della fotografa Vause.

Cordialmente,
Eva Hoodie

Non appena mi sveglio questa mattina, mi arriva l'email della segretaria della direttrice Figeroa che mi avvisa che le mie prime foto da modella professionista sono finalmente disponibili e sono reperibili, ovviamente, nello studio di Alex Vause.

Devo ammettere che sono parecchio nervosa e agitata, ho la netta sensazione che non siano uscite affatto bene e sono anche fortemente imbarazzata perché sono stata immortalata soprattutto quando ero su di giri per via del profumo di Alex sul suo cappotto, che stavo indossando per il set fotografico.

In parole povere, preferirei friggere nell'olio bollente piuttosto che farmi dire da Alex che sembro una psicopatica e che le foto sono da buttare.

«forza, Piper!» mi dico però, balzando in piedi e andando in bagno per farmi una doccia «la vita è fatta anche di batoste, servono a farti imparare» cerco di farmi forza, di convincermi che nella vita ci sono più bassi che alti, soprattutto quando sono i primi tempi in cui una persona cerca stabilità nella vita, dopo aver concluso un percorso di studi «stai tranquilla» mi dico infine, entrando in doccia e aspettando che il getto d'acqua calda mi coccolasse e scacciasse via tutti i pensieri negativi.

Un'ora dopo
Sono arrivata al Landscape&Models Bulding e sono diretta verso lo studio di Alex, che, se non mi sbaglio, si trova al 58esimo piano.

Oltre a ripetermi che non devo preoccuparmi per l'esito delle foto, continuo anche a dirmi che non dovrò assolutamente agitarmi non appena i miei occhi incroceranno quelli verdi e luminosi della corvina.

Autocontrollo, Piper.

Rilassati e pensa che hai un ragazzo che ti vuole bene, che ti ama e che ha rinunciato alla sua carriera da giornalista affermato, giù nel Connecticut, per seguirti qui a New York ed iniziare da capo, come semplice assistente esecutivo di un imprenditore.

Pensa a questo, non a quella donna scontrosa, fredda e con una pietra focaia al posto del cuore.

«non è mica facile» penso però, strizzando gli occhi e passandomi una mano sul volto, mentre sto in ascensore e sto salendo proprio verso lo studio di Alex.

Una volta arrivata, mi avvio verso la mia meta, calma e sicura di me ma con il cuore che sta iniziando a battere davvero molto forte.

«ciao» dico, non appena entro nello studio di Alex, vedendola lì, dietro la scrivania a lavorare su alcune foto che avrà fatto in questi giorni.

Lei alza lo sguardo e mi fissa profondamente, non scomponendosi nemmeno di un millimetro, ma rimanendo sempre fiera e spavalda, con la sua solita espressione seria sul volto.

Quanto è bella, cazzo.
Sono ipnotizzata.

Stai calma, Piper.
Non agitarti, tieni sotto controllo le emozioni.

«ehm...» cerco di dire, spostando leggermente la testa sulla mia destra ma facendo rimanere il mio sguardo fisso su di lei «come sono le foto?»

«stanno lì, su quella chiavetta USB» mi risponde lei, indicando una mensola proprio vicino alla porta dalla quale sono passata per entrare
«la inserisco nel tuo pc?» chiedo, prendendo in mano quella chiavetta bianca
«no, ho altro da fare» mi risponde lei freddamente «prenditela e me la ridai oggi alle 18:30»
«sempre qui?»
«sì, oggi il servizio fotografico sarà in studio, non all'aperto»

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