Pictures of you

26. Un oceano di guai

Piper's pov, ore 01:15
Ho appena finito di passare una bella serata con Hope, la ragazza a cui ho dovuto ripagare il vino che le ho fatto cadere ma che, ovviamente, non mi ha lasciato pagare perché era solo una scusa per passare del tempo con me.

Ammetto che non mi aspettavo fosse una ragazza così diretta, ma nonostante ciò, non mi ha per niente messo in imbarazzo, anzi abbiamo passato una serata davvero tranquilla e spensierata e non mi dispiacerebbe affatto se dovessero capitare altre serate come questa, durante i prossimi sette giorni.

Dopo esserci salutate, io ritorno silenziosamente nella mia cabina e la apro con discrezione, cercando di non svegliare Alex perché molto probabilmente sarà crollata dalla stanchezza, dopo una giornata stancante di viaggio.

Appena apro la porta, però, la luce accesa sul comodino vicino al letto al lato di Alex, mi fa capire immediatamente che lei non sta dormendo affatto, ma che sta leggendo un libro

«non dormi?» chiedo infatti, entrando nella cabina e chiudendomi la porta alle spalle a chiave, mentre lei alza lo sguardo dal libro e lo poggia su di me, assumendo un'espressione seria e arrabbiata, o forse infastidita

«cosa hai fatto fino a quest'ora?» mi chiede di rimando nervosa, chiudendo il libro e appoggiandolo sul comodino, mentre io appoggio la borsa su una sedia e guardo la mia ex ragazza perplessa
«mi sono divertita» rispondo tranquillamente, andando in bagno «dovresti provarci anche tu invece di stare chiusa qui dentro» dico ancora, alzando leggermente la voce per farmi sentire, mentre cerco di struccarmi

«hai bevuto?» mi chiede ancora lei, alzandosi dal letto e venendo da me in bagno
«no» rispondo io infastidita da tutte queste domande perché mi fanno passare per un'alcolizzata, quando invece ho esagerato solo una volta, insieme a lei tra l'altro

«sei stata con quella rossa pitturata?» chiede ancora Alex, appoggiandosi sull'uscio della porta ed incrociando le braccia, mentre guarda severa e nervosa il modo in cui mi strucco «che gusti di merda che hai»
«vai a dormire» rispondo sbuffando e alzando gli occhi al cielo «te l'ho detto che questa vacanza è stata una pessima idea»

«ti ho dato le mie motivazioni» risponde Alex, tornando a letto e sdraiandosi «ma se tu esci con altra gente, mandi all'aria i miei piani»

«ed io ti ho dato le mie di motivazioni» ribatto io, uscendo momentaneamente dal bagno per poter parlare faccia a faccia con lei «ho accettato solo per la vacanza, non voglio stare con te, e guarda spero proprio che domani Hope mi venga a cercare»

«Hope?» ridacchia Alex, appoggiando la testa sul cuscino e guardando il soffitto «spera di avere una figa come la mia?» scherza ancora, alludendo al significato del nome Hope, ovvero "speranza" «perché ovviamente nessuno raggiunge i miei livelli»

«la vuoi piantare con le stronzate?!» sbotto innervosita, dopo essermi messa il pigiama e avviandomi verso il letto, ricordando, purtroppo, come sia un letto matrimoniale perché giustamente l'offerta era indicata per una coppia, non certo per due persone che si sopportano appena.

Una volta messa a letto, mi giro sul lato opposto a quello di Alex e chiudo gli occhi, cercando di dormire perché la stanchezza sta iniziando a farsi sentire

«ma hai 50 anni per caso?» chiede Alex immediatamente dopo, con il suo solito atteggiamento arrogante e sarcastico, facendomi iniziare a perdere la pazienza.

Ammetto che il suo comportamento mi desta qualche sospetto ricordando come qualche ora fa io le abbia detto che per me è stato uno sbaglio sia conoscere lei, che innamorarmi proprio di lei.
Pensavo che la cosa l'avesse toccata e ferita perché si è alzata dal tavolo durante la cena e si è allontanata da noi, visibilmente scura in volto.