Capitolo 21

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Al contrario di un uomo, una donna non ti sfiora mai per errore o per distrazione.
(Charles Bukowski)

JAMES'S POV

"Dai più forte!" mi urla contro Rian, l'allenatore di questa splendida palestra.

L'Orangetheory fitness è una palestra straordinaria, è molto grande e dispone di ogni attrezzo per qualsiasi esercizio, inoltre gli allenatori sono molto seri e ti aiutano ad arrivare all'obiettivo che la tua mente si prefigge.

A New York vado quasi tutti i giorni in palestra e siccome sto da una settimana a Washington, ho deciso di darmi da fare per trovarne un'altra qui che ovviamente sia ai miei livelli.

Stamattina mi sono svegliato con la luna storta, devo fare ordine nei miei pensieri e capire un po' cosa fare. Lei mi piace, ma non so come comportarmi... insomma non potremmo essere amici che scopano? Non ci sarebbe nessun legame sentimentale e sarebbe tutto più facile.

Hai paura di innamorarti? Di trovare il tuo punto debole?

Oh ma vaffanculo! Stupida vocina del cazzo.

Ieri sera ho raggiunto il paradiso. Aubrey non sbagliava, Sharon a letto ci sa fare e come se ci sa fare! Le stavo per dire di sì che ci avrei provato a costruire un noi, ma quando ho ricevuto la chiamata di mio padre mi sono incazzato come non mai.

Si sposa tra un mese. Il coglione si sposa con Karine. Ha mandato già gli inviti a tutti, anche ad Aubrey perciò lei sa come d'altronde mia madre. Chissà cosa ne pensa di questa pagliacciata. Credo proprio che andrò a trovarla, mi manca. Alla fine hanno divorziato da anni e forse dovrei metterci una pietra sopra, non dico di perdonare mio padre perché si è comportato di merda nei confronti di mia madre, ma potrei smetterla di portare rancore.

Quando sto per tirare un altro pugno al sacco da box, Rian blocca la mia mano e così anche il sacco «Che c'è?» domando guardandolo nervosamente, mi prudono le mani e vorrei tirare altri pugni, almeno fin quando non si sbucciano le nocche.

«Ascolta non so come ti allenano a New York, ma qui siamo a Washington in un'altra palestra, datti una cazzo di svegliata» mi incenerisce con lo sguardo «Ti pago per fare il tuo lavoro stronzo» forse non dovrei parlargli in questo modo, ma date le circostanze non voglio farmi passare per un ragazzo stupido «Non mi fai paura ragazzino e sei tu che continui a colpire come una femminuccia»

Rian continua a parlare ma io non lo ascolto più, troppo impegnato a bearmi della visione di Sharon in un leggings strettissimo e un top molto, ma molto aderente... il suo seno chiede pietà per quanto è compresso in quel misero tessuto e mi chiedo perché diavolo si è conciata in quel modo. Le sue forme le noterei anche se indossasse un sacco dell'immondizia o una felpa gigantesca. Rimarrebbe sempre bellissima e affascinante.

Anche la sua amica, Brianna, non è male, ma non è il mio tipo. Appena entrano nella zona maschile, si sente un boato di fischi e Brianna lascia sola Sharon andando verso Derek che ammicca nella sua direzione, mentre la causa della mia futura rovina viene nella mia direzione.

Perché cazzo viene qui?

«Ciao Rian» lo saluta con aria civettuola stampandogli due baci sulle guance. Due baci. Ma ci rendiamo conto?

«Ciao tesoro» respira James, non serve a nulla prendere a pugni un coglione.

E sentiamo, perché dovresti prenderlo a pugni?

Perché ci sta provando con lei! Mi sembra più che ovvio.

Ma tu non sei il suo ragazzo

Non c'entra nulla! Ti prego dimmi che non si è scopato questo tizio. È più grande di lei di almeno dieci anni.

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