Il cuore è come il cielo: solo quando si apre può essere sereno.
(Emanuela Breda)SHARON'S POV
Lo fisso senza capire e attendo una sua risposta precisa «James per favore potresti essere chiaro e conciso? Inizio a sentire freddo in questa piscina e vorrei uscire ma prima finiamo questo discorso e meglio è. Non voglio che ci siano segreti tra di noi, ora siamo una coppia e presto diventeremo genitori, non mi sembra il caso di mentirci a vicenda» spiego con tono pacato.
«Mi scopavo la compagna di mio padre» sputa fuori tutto ad un fiato senza il minimo tatto.
Questo ragazzo non hai mai avuto il senso del pudore, ma soprattutto del rispetto. Per carità non voglio di certo giudicarlo ma tradire così suo padre, in questo modo meschino è davvero assurdo. Posso capire il dolore di un figlio nel vedere la propria mamma sostituita da un'altra donna ma arrivare a questi livelli è esagerato.
Mi scosto dal suo corpo e salgo la scaletta della piscina, ho freddo e non solo lungo il corpo. Il cielo della bellissima New York si è oscurato e con esso anche il mio umore.
«Che fai scappi?» mi domanda con una risata maligna che allo stesso tempo oserei dire ferita.
«Non eri tu quella che fino a pochi secondi fa parlava di fiducia e cazzate varie? Beh ora mi ascolti e non scappi alla prima difficoltà» alza il tono della voce ed esce anche lui fuori dall'acqua.
«Non sto scappando solo che mi sono accorta di non sapere un cazzo su di te, sul ragazzo che amo, sul padre di mio figlio» urlo adirata e sono davvero stufa, chiedo soltanto un po' di pace e invece questa è la giornata "Facciamo incazzare Sharon".
«Ascoltami e poi potrai chiedermi tutto quello che vuoi su cosa mi piace, ma preferisco prima rivelarti il mio passato perché di te mi fido tremendamente e ti amo, anzi, vi amo quindi per favore Sharon lasciami finire di parlare, se fossi stato un altro ragazzo non ti avrei raccontato un bel niente e ora non sarei qui» incrocio le braccia sotto il seno e annuisco con il capo invogliandolo a continuare questa entusiasmante storia.
«Raccontami pure, sono così elettrizzata di sapere le tue notti passate a letto con quella sgualdrina» scuote la testa impazientito «Anche tu hai scopato prima di stare con me quindi non vedo il problema!» urla avvicinandosi a me «Non urlarmi contro! E poi è vero, lo ammetto, ma sono estremamente gelosa e soprattutto mi fa ribrezzo sapere che hai scopato con la donna di tuo padre. Ma cazzo James! Ti rendi conto?»
«Posso parlare?» dice con tono più calmo prendendo le mie mani tra le sue, annuisco distrattamente «Karine era la nostra domestica ed era la più giovane, io avevo solo 16 anni e avevo gli ormoni a mille, cosa più che normale per un ragazzo di quell'età. Avevo già notato che ci provava spudoratamente con me, cercava di creare il momento giusto... a volte la trovavo in camera mia piegata o in posizioni compromettenti e guarda caso quando c'ero io la sua divisa si accorciava misteriosamente. Beh un giorno avevo appena finito di farmi la doccia e lei era lì in intimo ad aspettarmi così non ci ho pensato due volte e l'ho scopata»
Stringo le mani in due pugni, non so se essere più arrabbiata per il suo linguaggio scurrile e di come ne parla o per ciò che ha fatto, nonostante ciò continuiamo a guardarci negli occhi «Quindi avevi questa relazione prima che lei si fidanzasse con tuo padre?»
«La nostra non era una relazione, io e i miei amici ci passavamo le ragazze e lei rientrava tra queste, soprattutto durante le mie feste mi è capitato di fare un threesome con lei e una sua collega»
Ho un conato di vomito ma lo respingo cercando di trattenermi «Quindi hai un debole per le domestiche?» domando infastidita, evita la mia frecciatina e continua il suo monologo «Karine aveva sviluppato una sorta di ossessione per me e amava il mio corpo, amava il dolore perché ogni volta voleva che la scopassi davvero come un animale. Quando ha iniziato ad essere gelosa delle altre ragazze con cui andavo a letto ho smesso di farmela e lei per vendicarsi ha cercato di sedurre mio padre, d'altronde è una gran troia e per lei non è assolutamente un problema andare con uomini più grandi soprattutto se questi hanno molti soldi» poggia le mani sui miei fianchi stringendoli.

STAI LEGGENDO
Àgape
Storie d'amoreIn corso... Àgape: Amore incondizionato, disinteressato e smisurato. «Non sa autocontrollarsi, respirare profondamente e contare fino a dieci» inizia a parlare stringendomi più forte al suo corpo. «Sa che non è bravo con se stesso, non sarà mai in...