Capitolo 39

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Una storia per me significa una trama in cui vi è una certa sorpresa. Perché è così che è la vita - piena di sorprese.
(Isaac Bashevis Singer)

SHARON'S POV

Continuo a sventolare un fazzoletto nella direzione di James in modo tale da far circolare l'aria, sono passati pochi minuti ma ancora non si sveglia.

«Però potevi essere almeno più delicata nel dirglielo» afferma Caleb prendendo il fazzoletto dalle mie mani «Scusa tanto allora! Non immaginavo che il tuo amico sarebbe svenuto da un momento all'altro» dico in tono scocciato.

«Sta aprendo gli occhi!» strilla Victoria, mi avvicino a James e con sollievo noto che ciò che dice la mia amica è vero. Stringe le palpebre per poi stropicciarsi gli occhi.

«Cosa è successo?»

«Oh niente di che sei soltanto svenuto quando Sharon ti ha detto di aspettare un bambino» parla con nonchalance Kyle mentre lo fisso con le sopracciglia alzate.

«Oh mio Dio» abbasso lo sguardo e chiedo ai ragazzi di lasciarci soli per parlarne, spero solo che non svenga di nuovo.

«E così sei incinta... Congratulazioni!» esclama sarcasticamente «Smettila! È nostro figlio e so che sei spaventato, lo sono anch'io, ma non per questo rinuncerò a lui o lei...»

Sospira e fissa la mia pancia con uno strano sorriso sul volto «Mi stai dicendo che qui dentro sta crescendo il nostro pargoletto?» rido con gli occhi lucidi e annuisco «Già, so che non è facile ma insieme possiamo farcela, noi abbiamo bisogno di te...» sussurro alla fine con voce incrinata «Io ho paura di non essere adatto per questo ruolo... insomma ho trovato da poco una ragazza fissa, ho scoperto di amarla e ora mi dice di essere incinta» non so cosa rispondergli, non ha tutti i torti.

«Lascia decidere noi se sei adatto o meno per questo ruolo... io ti sembro pronta per fare la mamma?»

«Mi sembra tutto così affrettato, non sono pronto siamo troppo giovani. Tu come farai con lo stage e l'università? I tuoi genitori lo sanno? Oh cazzo, mi ammazzeranno specialmente tuo padre e tuo fratello»

«Se ami me amerai anche il pargoletto» dico con voce insicura che non mi appartiene, non è da me essere così vulnerabile «Guardami Shar» lo fisso ipnotizzata «Non dubitare mai di questo, io ti amo e mi sembra più che evidente che ami già quel piccolo o piccola che sta crescendo dentro di te» butto fuori l'aria che non mi ero accorta di trattenere.

«Quindi non vuoi che abortisca o che lo dia in adozione?» mi guarda come se fossi pazza «Certo che no! Non mi hanno sfiorato minimamente queste idee» scoppio inevitabilmente a piangere e affondo la testa nel suo collo.

«E ora perché piangi?» mi chiede con tono esasperato «Oh James sono una persona orribile! Qualche giorno fa sono andata letteralmente nel panico e la prima cosa a cui ho pensato è stata di abortire» si irrigidisce e mi guarda con terrore e durezza allo stesso tempo «Me lo avresti detto?»
«S-sì ma dovevo prima metabolizzare l'accaduto e la cosa più meschina è che avrei fatto comunque di testa mia indipendentemente dal tuo pensiero... non ti avrei ascoltato. Perdonami»

«Cosa ti ha fatto cambiare idea?» domanda sospirando, accarezzandomi i capelli delicatamente.

«Questa» prendo l'ecografia dalla borsa e gliela mostro «Mi ha dato forza e mi ha fatto riflettere. Certo anche le parole del ginecologo sono state confortevoli» si stacca da me e mi fissa assottigliando lo sguardo «È un maschio?»

«È presto per capirlo» scuote la testa negativamente «Il ginecologo intendo, è maschio?» «Beh sì, me lo ha consigliato Victoria» dico sollevando le spalle guardandolo perplessa.

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