Àgape

Capitolo 38

Non c'è nulla di nascosto, è tutto sotto i nostri occhi: talvolta le nostre debolezze e le nostre forze si scambiano delle confidenze come un passero e un leone in una giornata di sole.
(Fabrizio Caramagna)

SHARON'S POV

Mi ama.

James ha appena ammesso di amarmi, di provare qualcosa per me che va oltre alla semplice attrazione fisica... qui c'è in ballo il cuore, qualcosa di molto più forte, più potente e non si tratta di un semplice organo vitale. Lui si sta affidando completamente nelle mie mani e non posso contarlo come errore se, quando l'ho fatto, mi brillavano gli occhi e mi batteva forte il cuore.

L'attrazione mentale fa paura perché di un bel corpo puoi farne a meno, di una mente che si incastra con la tua no. Un'anima brucia solo se qualcuno è in grado di accenderla. Corpo e mente sono indissolubilmente connessi da un legame molto stretto e l'uno influenza l'altro.

Mi accarezzo il ventre ancora piatto e il mio corpo viene percorso da brividi ma questa volta non sono brividi di terrore bensì di gioia, di forza, di potere... non mi tirerò indietro, certo sono spaventata ma posso farcela con l'appoggio della mia famiglia, dei miei amici e del ragazzo che amo perché sono certa di amare quel ragazzo testardo, scontroso, arrogante e allo stesso tempo dolce dal primo nostro incontro in autogrill e quando i suoi occhi azzurri si sono posati su di me ne sono rimasta letteralmente folgorata e allo stesso tempo incastrata perché ora lo so che io non posso farne più a meno di quello splendido ragazzo, mi è entrato sin troppo dentro pelle e ha piantato con estrema facilità le sue radici. Quegli splendidi zaffiri blu hanno acceso in me soltanto una tempesta esplosiva ed intensa di emozioni, un turbinio di energia e questo spiegherebbe il senso di vuoto allo stomaco con le famose farfalle che sento ogni volta che mi è accanto.

Balzo giù dal letto e con rapidità mi rivesto «La tua mamma è una gran combina guai, ma ti prometto che risolverò tutto e riporterò da noi il tuo papà» dico cercando di essere il più convinta possibile, è la prima volta che parlo con la mia pancia, con il mio bambino e questo non fa altro che farmi piangere e detesto essere così emotiva, così vulnerabile e terribilmente esposta.

Afferro il cellulare ed esco dalla camera di James trovandomi in salotto parecchi occhi puntati addosso «Perché mi fissate?» Isaac mi guarda storto «Cioè fammi capire, il mio amico ti dichiara il suo amore e tu ovviamente non gli rispondi, per giunta vengo a sapere di stare per diventare zio e tu hai il coraggio di chiedere a noi perché ti stiamo fissando?» domanda puntandomi il dito contro, boccheggio e cerco con lo sguardo le mie amiche «Perché glielo avete detto? Non lo sa neanche James!» esclamo frustata passandomi una mano tra i capelli ancora scompigliati, fisso Victoria in cerca di risposte «Non guardare me, l'intenzione di dirlo c'era ma la tua amica Brianna mi ha anticipata e per fortuna è successo quando è andato via James perché lui deve saperlo da te» fulmino la mia amica e il mio sguardo si posa nuovamente sui ragazzi «Beh congratulazioni insomma sì, è davvero una cosa bella un po' affrettata ma bella» Derek mi regala un sorriso rassicurante «Abbraccio di gruppo?» velocemente mi tuffo tra le braccia della mia seconda casa e mi lascio avvolgere da quel calore intenso emanato non solo dai loro corpi.

Ci sciogliamo dall'abbraccio e vedo Kyle venirmi incontro «Io ti devo delle scuse Sharon, ti ho trattato male sin dal primo giorno e non te lo meritavi di certo un trattamento così, poi ho organizzato quella dannata festa qui e per questo chiedo scusa a tutti voi, non volevo creare caos... scusate ragazzi» lo tiro per un braccio e lo abbraccio forte, a primo impatto è rigido come una corda di violino ma subito dopo si lascia andare abbracciandomi a sua volta.