Il tempo raffredda, il tempo chiarifica; nessuno stato d'animo si può mantenere del tutto inalterato nello scorrere delle ore.
(Thomas Mann)SHARON'S POV
Inzuppo un gambero in tempura nella salsa agropiccante e con fare sensuale lo porto alle labbra. Lecco via la salsa e succhio con la bocca questo grande gambero.
Faccio scappare un piccolo gemito di piacere dalle mie labbra e mentre torturo questo crostaceo, osservo James che mi fissa ammaliato così continuo il mio gioco.
«Mhmh... è davvero buono non trovi James? È anche abbastanza grande e caldo» dico con tono allusivo, mentre lui si schiarisce la voce «Ehm... sì sono d'accordo con te solo che vorrei esserci io tra le tue labbra» parla con voce roca e solo per questo credo di poter svenire.
«Sai il mio cazzo ti accetterebbe senza rimorsi» mi cade un nigiri dalle bacchette e rimango a bocca aperta «Ti scandalizzi per così poco?» dice con aria strafottente e in risposta gli lancio il tovagliolo in faccia «Ma sei fuori? Potevi sporcarmi!» sbotta leggermente innervosito accartocciando il tovagliolo «Tu sei così volgare!» dico in modo stizzito «Ma per favore! Vederti mangiare sushi è al limite di un porno»
«James smettila subito» ci sono anche i nostri amici accanto «No che non la smetto e stasera ti scopo che tu lo voglia o no mi sono rotto il cazzo di vederti e non poterti avere, è da quando te ne sei andata da New York che faccio strane fantasie erotiche su di te» questo ragazzo non ha peli sulla lingua, è un po' troppo sincero.
«Ah sì? Dovrei essere lusingata a quanto vedo» alza gli occhi al cielo «Sharon non sto scherzando» faccio una risata isterica «Tu vorresti farmi credere che dopo la mia partenza non ti sei fatto più nessuna?» sono irritata e infastidita al pensiero di lui con un'altra eppure non dovrei, insomma non stiamo insieme.
«Solo tre ragazze, poi non ho scopato più nessuna e ho convinto i miei amici a venire qui per vederti e magari concludere qualcosa» ma certo io sono una delle tante, un nuovo giocattolo.
«Esistiamo anche noi» dice sorridendo Brianna «Io e Sharon dobbiamo andare, abbiamo una questione in sospeso» James si alza dal tavolo e bruscamente mi trascina con lui sotto lo sguardo confuso di tutti.
«Ma sei impazzito?» urlo una volta arrivati fuori liberandomi dalla sua presa «Apri la macchina e guida fino al primo hotel più vicino e più bello» suona come un ordine, ma lo faccio lo stesso.
Sfreccio tra le strade di Washington fin quando non mi fermo al Four Seasons Hotel Washington, DC. Esce dall'auto senza aspettarmi e si reca all'interno dell'edificio.
«Ti muovi o no?» mi chiede davanti alla hall «Sei un maleducato» afferra la mia mano ed entriamo in ascensore, fermandoci al settimo piano. Arriviamo davanti a una camera e James non perde tempo ad aprirla per poi entrarci con me alla calcagna.
Subito dopo chiude con forza la porta facendomi sussultare «Abbi almeno le buone maniere» dico alzando le braccia in alto
«Cosa cazzo vuoi da me?» lo guardo in maniera sbigottita «Soffri davvero di bipolarismo! Sei per caso pazzo?» «Spiegami perché cazzo sei così difficile, perché ogni volta che ti vedo vorrei baciarti fino a farti mancare il fiato, perché desidero di affondare in te come non ho mai desiderato nessun'altra cosa, perché non riesco a vedere le altre ma vedo solo te! SPIEGAMELO!» urla sbattendo una mano sul muro.
Se questa non è una dichiarazione...
Sussulto proprio come sta facendo il mio cuore che al momento non tiene conto dei battiti velocizzati «Forse non lo so?» dico facendo una risata sarcastica e vedo che aspetta che dica qualcos'altro ma cosa?

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Àgape
RomanceIn corso... Àgape: Amore incondizionato, disinteressato e smisurato. «Non sa autocontrollarsi, respirare profondamente e contare fino a dieci» inizia a parlare stringendomi più forte al suo corpo. «Sa che non è bravo con se stesso, non sarà mai in...