Le persone perfette non combattono, non mentono, non commettono errori e non esistono.
(Aristotele)JAMES'S POV
Apro gli occhi con fatica, ancora stordito dalla notte scorsa e osservo i miei amici, anche loro nelle mie stesse condizioni... merda. Ieri abbiamo decisamente esagerato, quel coglione di Kyle ha dato una festa senza avvisarci e di conseguenza ci siamo ritrovati ubriachi e ancora una volta fatti di erba e non solo.
«Mi ammazzerà» Caleb si tira i capelli e cammina per la stanza invasa da bicchieri vuoti, bottiglie di vetro, lattine di birra e tanto altro schifo. Provo ad alzarmi ma un peso me lo impedisce, abbasso lo sguardo e noto due ragazze bionde addosso, me ne libero immediatamente facendone cadere una sul pavimento «Ahia! Ma sei idiota? Mi hai fatto male al sedere» «Non me ne frega niente e ora tu e la tua amica potete pure andare» dico con un alzata di spalle «Ieri però non ti dispiaceva la nostra compagnia»
Le fisso non capendo e vanno via sbuffando «Scusate ma cosa cazzo è successo?» «Davvero James? Non ricordi? Quel coglione del tuo caro amico ha messo su una festa invitando ragazze a caso di cui non ci siamo limitati solo a guardare e se non ricordo male tu hai baciato le bionde che hai cacciato poco fa» mi passo una mano tra i capelli e li strattono «Cazzo! Sharon non me lo perdonerà facilmente» Kyle rotea gli occhi «E cosa te ne frega? Te ne fai un'altra no?» scuoto la testa «Tu non capisci proprio... è unica, edizione limitata non ce ne sono altre come lei. Trovala una che ti faccia perdere il controllo di te stesso e poi fammi sapere»
«Fratello ma ti senti? Cosa diamine vi è successo? Torno e vi trovo con delle catene, dov'è finita la nostra squadra?» «Idiota siamo sempre noi solo con delle ragazze fisse e tu questo non puoi capirlo perché evidentemente non hai ancora incontrato quella che ti farà perdere la testa» afferma con tono pacato Derek «Questo lo pensi tu» dice quasi in un sussurro.
«E poi chi cazzo è che ha portato la droga? Kyle ne sai qualcosa?» Isaac a passo felpato si avvicina a Kyle che ha lo sguardo basso «Ho sbagliato lo so, ma non si ripeterà più lo giuro!» esclama congiungendo le mani a mo' di preghiera.
Una finta risata abbandona le labbra di Isaac «Cazzate, le tue sono solo cazzate... quando hai ripreso a farti? E che cazzo hai combinato in Spagna?» «Non ho fatto niente lì, ho solo studiato lo giuro, ho ripreso quando sono tornato»
«Kyle non sei più un bambino lo capisci? Non possiamo esserci sempre noi e risolvere le tue cazzate e drogarti non risolve di certo i problemi... perché hai ricominciato?» «In passato ho fatto la più grande cazzata mai fatta in vita mia e dopo anni ho rivisto quella persona» «Azzardati a fare solo un'altra cazzata del genere e giuro che ti ci porto di peso in un centro di riabilitazione»
Si alza di scatto rovesciando la sedia a terra «Non sono un cazzo di drogato, va bene? Ho detto che non lo farò più» sorrido tristemente e scuoto la testa «Non provare a prendermi per il culo Kyle, guardati! Sei già in astinenza, ti tremano le mani e hai il tic all'occhio sinistro. Ci stai ricadendo» cade a terra in ginocchio e inizia a piangere.
Mi avvicino e lo tiro per un braccio stringendolo a me «Anche se fai il cazzone ti vogliamo bene, ma questa è l'ultima volta sul serio che ti comporti in questo modo e ora smettila di piangere, odio i piagnucoloni» annuisce asciugandosi le lacrime.
«Ma tu non ci hai detto tutto o sbaglio?» domanda Isaac incrociando le braccia, Kyle sospira e si lascia cadere a terra «Ho messo su questa festa con quelle ragazze non solo per divertirmi... mi servivano soldi per pagare la droga, dovevo saldare il debito e l'ho fatto, ma grazie all'aiuto di una ragazza. Lei mi ha detto che avrebbe pagato il mio debito e l'altra droga se in cambio avessi invitato quelle ragazze e io l'ho fatto! Non avevo nulla da perdere ed era solo una stupida festa ma non sapevo qual era il suo vero scopo» si stropiccia gli occhi e fissa il vuoto.
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Àgape
RomanceIn corso... Àgape: Amore incondizionato, disinteressato e smisurato. «Non sa autocontrollarsi, respirare profondamente e contare fino a dieci» inizia a parlare stringendomi più forte al suo corpo. «Sa che non è bravo con se stesso, non sarà mai in...