Un ritorno inaspettato

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È davvero strano come funzioni la vita a volte.
Sembra davvero che si prenda gioco di te e si diverta a farti rialzare con fatica per poi vederti cadere in un attimo.
Avrei dovuto saperlo.

"Finalmente. Non sai quanto mi sei mancata"
La sua voce. La sua maledetta voce mi ha tormentata per mesi, tenendomi sveglia la notte. Lo sentivo urlare nella mia testa mentre mi impediva di andarmene, mentre mi accusava di tradirlo davanti ai miei colleghi.

"Accidenti mi sei mancata tanto" ripete avvicinandosi a me con le braccia aperte.

Ma con un gesto veloce chiudo la porta alle mie spalle, spostandomi da essa.

"Non toccarmi" gli dico stringendomi nelle braccia e iniziando a tremare.
Vedere la causa della mia sofferenza davanti a me che mi guarda come se non fosse successo nulla, mi manda fuori di testa.

"Clark vattene da questa casa. Adesso" gli intima Giusy. Sento la voce della mia migliore amica accanto a me ma non riesco a vederla.

Le lacrime mi offuscano la vista mentre tengo lo sguardo fisso a terra, evitando quello di Clark.

"Potrei parlare da solo con Miriam?"
Il suo tono sembra quasi supplichevole. Un lupo agguerrito travestito da un misero e fragile agnellino.

"Non ci pensare nemmeno" risponde Giusy soffermandosi su ogni singola parola.

La mia mente si sposta all'unica persona capace di rasserenarmi con uno sguardo fugace.

Dylan
Dylan dove sei ora che ho bisogno di te?

Poi mi ricordo.
Suo fratello. Daniel
Dylan è un traditore?
Cosa vuol dire?

Clark
Dylan non è come Clark
O sono io a non riuscire a vedere la realtà?

"Miriam mi dispiace davvero.. credimi"

"Cosa?" riporto la mia mente al presente.
Clark si è avvicinato ed è proprio di fronte a me.
L'uomo che ho amato per così tanto tempo.
Lo stesso uomo che mi ha tolto tutto. Anche la lealtà di mio fratello.

"Io ti amo Miriam. Voglio recuperare la nostra storia. Sono sicuro che..."

"Recuperare? Amore? Ma di cosa parli?" gli urlo in faccia tutto quello che penso, incoraggiata dalla presenza della mia migliore amica al mio fianco.

"Tu mi hai picchiata Clark. Come se fossi una nullità. Mi hai fatta sentire inutile. Mi fai fatto passare per una pazza davanti alla mia famiglia. Per colpa tua mio fratello non mi parla più. E ora hai il coraggio di chiedermi scusa? Stai scherzando?"

Lo vedo annuire davanti al mio sfogo e questo mi fa arrabbiare ancora di più.

"Clark non voglio che tu mi dia ragione. Voglio solo che te ne vada"

Mi allontano di qualche passo da lui perché la sua vista mi riporta alla mente ricordi che per mesi ho tentato di dimenticare.

Il cellulare mi vibra tra le mani.

Una chiamata di Dylan.

"Miriam capisco se hai bisogno di tempo. Resterò in città per un po' "

Mi volto per vederlo un'ultima volta in faccia prima che lui abbia la decenza di andarsene.

Appena la porta si chiude, crollo a terra travolta da una crisi di pianto.

Giusy mi raggiunge in un lampo accasciandosi accanto a me.

"Miriam.. Miriam calmati. Respira lentamente" urla mettendomi una mano sul petto e una dietro la schiena per aiutarmi nella respirazione.

Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora