32. Credo di essermi innamorata

6K 194 49
                                    


-----------       MIRIAM POV       -------------

Qualche ora di volo e mi ritrovo in una delle città più belle del mondo con l'uomo di cui sono innamorata e i miei amici.

Non mi serve niente altro. Il pensiero di Clark mi ha abbandonato nel momento in cui sono salita su quell' aereo

Magari è un'illusione.
So che quando tornerò a Londra dovrò affrontare nuovamente gli stessi problemi. E non so come potrò fare a fermare Dylan se dovesse trovarsi di nuovo faccia a faccia con lui.

Ma non voglio pensarci oggi.

Non c'è stato nessun problema durante il volo e, dopo poco più di sette ore, siamo arrivati a New York.

Tuttavia tenendo conto del fuso orario, è quasi ora di pranzo quando usciamo dall'aeroporto.

"Ma io ho fame zio.. lì c'è una gelateria. Andiamo?"
Cecilia continua a scuotere la mano di Dylan, facendo gli occhi dolci.

"Cecilia non puoi pranzare con un gelato. E poi è Dicembre.. fa già freddo così " replica Daniel raggiungendoci velocemente, mentre cerca di non far cadere le borse che tiene in mano.

In effetti, oggi fa molto freddo. Appena siamo usciti dall'aereo, senza che dicessi nulla, Dylan si è avvicinato e mi ha messo la sua giacca sulle spalle.
Adoro queste sue piccole attenzioni.

"E allora? Le gelaterie sono aperte tutto l'anno quindi i gelati si possono mangiare tutto l'anno. E poi non devo preoccuparmi di mangiarlo velocemente perché non si scioglie subito " risponde la piccola, facendomi restare a bocca aperta per l'intelligenza delle sue parole.

"Beh direi che Cecilia ha ragione" dico rivolgendomi a Daniel, che distoglie lo sguardo subito dopo.

Non so come interpretare questo gesto quindi decido di ignorarlo.

Dylan sorride e prende Cecilia in braccio.
"Miriam ha ragione. Andiamo a prendere quel gelato"

La piccola festeggia tra le sue braccia mandandomi un bacio.

"Per voi va bene se ci raggiungete in hotel?" dice Tyler indicando le valigie con un cenno della testa
"Vogliamo sistemare queste borse al più presto"

"Sisi nessun problema. Ci vediamo tra poco" risponde salutando Giusy e Tyler che si incamminano verso il ciglio della strada per fermare un taxi.

"Tu vieni con me?" Mi domanda sfiorandomi la mano mentre con l'altro braccio cinge Cecilia a sè, che ci guarda incuriosita.

Annuisco ma prima che possa andarmene con lui, Ian mi raggiunge alle spalle
"Forse è meglio che prendiamo anche noi un taxi e andiamo in hotel. Sono stanco e voglio sistemare le valigie "

Mi giro guardandolo con confusione in cerca di una spiegazione che non arriva.

Non è da lui. Ha sempre cercato di avvicinarmi a Dylan.
Perché ora sta facendo il contrario?

"Ehm.. ok. Per te va bene se ci vediamo in hotel?" chiedo a Dylan.

Lui annuisce in maniera poco convinta e, dopo aver lanciato un'occhiata a Ian, se ne va seguito da suo fratello.

Così fermo un altro taxi e, dopo aver sistemato le valigie nel bagagliaio, inizia il nostro breve viaggio verso l'hotel.

"Posso sapere che ti è preso?" chiedo a Ian che, da quando siamo entrati in auto, non ha detto una parola.

"Nulla io... volevo restare un po' da solo con te"

"Perché?"

 Ian mi guarda e sembra davvero dispiaciuto.
C'è un misto di emozioni nei suoi occhi.

"Ian che hai?"

Scuote la testa portandosi una mano sul viso mentre l'altra si stringe in un pugno.
Il suo atteggiamento sta davvero iniziando a preoccuparmi.

"Dylan ha ragione. Ho sbagliato a fermarlo"

Sentendo queste parole, mi pietrifico.

"Dylan ci tiene davvero tanto a te.  Ma anche io" dice avvicinandosi a me e guardandomi intensamente negli occhi
"Non voglio che tu pensi che non ho fatto nulla contro Clark perché non tengo a te"

"Ian ma che dici? So quanto tu tenga a me. Questo pensiero non mi ha mai nemmeno sfiorato" dico accarezzandogli il viso.

Perché mai avrebbe dovuto fare un pensiero del genere? E perché proprio adesso?

"Sappi che io sarò sempre al tuo fianco Miriam. Ok?"

Annuisco sorridendogli e Ian sembra finalmente rilassarsi. Così decido di non approfondire il discorso.

"Ora dimmi" aggiunge sistemandosi meglio sul sedile "Tu come stai?"

Sospiro profondamente prima di rispondere.
"Bene" gli dico sinceramente, per la prima volta "io... credo di essermi innamorata di Dylan"

Non mi sembra vero averlo detto ad alta voce.
Ma Ian è il mio migliore amico e so che lo aveva già capito prima di me.

"Congratulazioni..sei solo l'ultima persona ad averlo capito" dice lasciando trasparire tutta la sua ironia facendomi sorridere.

La mia attenzione viene però catturata dalla suoneria del mio telefono che mi avverte dell'arrivo di un nuovo messaggio.

Viene da un numero che non ho salvato in rubrica quindi lo leggo subito incuriosita.

"Quando arrivo in hotel vorrei parlarti, se per te va bene.
Daniel "


Spazio autrice

Piccolo capitolo di passaggio. Tornerò in questi giorni con qualcosa di più "emozionante"

Finalmente Miriam sembra aver trovato un po' di pace. Pensate che durerà? 😜

Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora