38. Tutto per te

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                    MIRIAM POV               

Molte sono le cose che ho preferito tenermi dentro, lasciando che logorassero solo me, perché dirgliele avrebbe richiesto un sacrificio troppo grande.

Dirgli di Clark, avrebbe significato caricarlo di un peso che non gli appartiene.
Dirgli che con il tempo ho imparato ad amarlo, significava legarmi a lui in un modo che, data la situazione, non potevo permettere.

Eppure, tutto è sfuggito al mio controllo.
Una piccola cosa dopo l'altra e mi sono innamorata di lui. Leggevo lo stesso nei suoi occhi ma nessuno dei due aveva mai la forza di dirlo. Prima di quella mattina.

Troppe volte mi sono ritrovata a pensare a quanto avrei voluto che le cose fossero andate diversamente. Ma in realtà, se così fosse stato, non so se ci fossimo mai conosciuti. Per cui, va bene così.

Lo osservo dormire accanto a me, con la testa sprofondata nel cuscino e i capelli scuri in disordine.

Non resisto alla tentazione di toccarli e gli sposto una ciocca dietro l'orecchio, svegliandolo.

"Scusa.. Non volevo svegliarti" gli dico avvicinandomi a lui.

"Va bene. Ciò che vedo ora è meglio di ciò che stavo sognando" sussurra strofinandosi gli occhi e mi dà il buongiorno con un dolce bacio.


Dopo aver fatto colazione nel ristorante dell'hotel, decidiamo di uscire per una breve passeggiata.
Non sono più salita in camera dove ho volutamente lasciato il telefono: voglio fingere che sia tutto finito, almeno per qualche ora.

"Come mai sei cosi silenziosa?"
Dylan mi guida verso il marciapiede, mettendosi dal lato della strada. Adoro queste sue piccole attenzioni.

"Nulla.. stavo pensando che non mi hai mai raccontato nulla delle tue storie passate" rispondo nel tentativo di alleggerire la situazione ma mi rendo conto di aver appena fatto un errore.

Dylan mi guarda sorpreso, tentando invano di reprimere un sorrisetto.
"Non è vero. Ti ho parlato di Elena, la ragazza che.."

"Che ha diviso te e tuo fratello. Si, mi ricordo di lei" dico roteando gli occhi. Spero che non se ne sia accorto, anche se è impossible dato che mi sta fissando da quando ho fatto quella stupida domanda.

"E poi? Voglio dire.. nessun'altra? "

A quanto pare, non posso farne a meno. Sono senza speranza.

"Beh si. Prima di lei ho avuto qualche storia ma nulla di serio. Elena è stata la mia relazione più duratura"

Bene. Accidenti a me. Mi sta salendo il sangue al cervello.

"La più duratura eh?" dico con un tono fin troppo seccato e mi sorprende che Dylan non lo abbia notato.

"Si. Era bellissima. Sapeva divertirsi e ..."

"Ok basta cosi" lo interrompo, mettendomi davanti a lui "Non ti interessa più saperlo"

Dylan mi guarda per un Po' con quel suo  sorrisetto compiaciuto che non ho mai odiato così tanto,  poi scoppia a ridere.

"Ma che stupida che sei. Stavo scherzando"

Inizio a colpirlo sul petto, sentendomi terribilmente idiota, il che lo fa divertire ancora di più.

"Non è divertente Dylan. La mia domanda era seria"

Continuo a colpirlo fin a quando mi prende le mani e le blocca, fermandole contro il suo petto.

"Perfetto. Allora ti darò una risposta seria: tutto ciò che ho vissuto prima di te non era niente. Non in confronto a quello che sto vivendo con te. Ho avuto delle storie, importanti o meno, ma non ho mai capito fino in fondo che cos'è l'amore fino a quando non ho conosciuto te"

Poi mi bacia, senza darmi il tempo di rispondere.
Un bacio passionale che esprime silenziosamente il bisogno che abbiamo l'uno dell'altro.

"Direi che, come risposta, può andare" dico sorridendo. Intreccio di nuovo la mia mano nella sua e lo guido verso il centro della città.


Dopo qualche ora, torniamo in hotel. Entro in camera appena in tempo per sentire il mio telefono squillare.

Così lo prendo frettolosamente e, dopo un attimo di esitazione, rispondo alla chiamata di mia madre.

"Mamma?"

"Miriam accidenti a te. Mi hai fatto preoccupare. Sono ore che provo a chiamarti"

"Lo so mamma scusami. Ero.."

"Tranquilla tesoro. L'importante è che stai bene. Per favore, quando puoi passa per casa. Io e tuo padre vorremmo parlarti"

Parlare.
Ironico considerando che mio padre ha preferito credere che sua figlia fosse una bugiarda piuttosto che uno sconosciuto fosse un violento.

"Mamma io non credo che.."

"Lo so Miriam. Credimi, lo so che è difficile. Ma dobbiamo superare questo scoglio e per farlo dobbiamo parlarne"

Non so cosa risponderle.
Dylan è rimasto immobile, contro la porta. So che non vuole influenzare in nessun caso le mie decisioni.

"Vieni con Dylan, se ti fa sentire meglio"

Sussulto sentendo il suo nome pronunciato da mia madre.

"Come sai di Dylan?"

"Ho chiamato Callie per sapere come stavi. Mi ha detto che non eri lì e che, probabilmente, Dylan ti aveva raggiunta. Cosi mi ha spiegato."

Guardo Dylan, in cerca di supporto. Lui si avvicina a me e, con un gesto, mi chiede di dargli il telefono per parlare con mia madre.
È sempre pronto. Sempre disponibile ad affrontare le cose per me,  quando non ci riesco.

"Verrò tra poco" dico chiudendo la chiamata.

"Che succede?" Mi chiede Dylan, giustamente confuso.

Cosi, gli spiego velocemente il contenuto della chiamata.

"Credi che tuo padre si sia pentito di averti trattata così?"

Scuoto la testa con decisione. Se così fosse, mi avrebbe chiamato lui.

"Va bene" dice Dylan aprendo l'armadio per riprendere nuovamente la giacca. "Allora andiamo dai tuoi"

"Dylan non devi farlo per forza" gli dico raggiungendolo. Sebbene abbia un bisogno immenso di averlo vicino, non voglio che sia costretto a vivere situazioni spiacevoli.

"Che vuoi dire?"

"Mio padre. Quando scoprirà che stiamo insieme, potrebbe pensare che io abbia lasciato Clark per te oppure che ho mentito per farti accettare da loro, diffamando Clark. Oppure che.."

"Miriam ascoltami" mi interrompe, prendendomi il viso tra le mani "ti farò una sola domanda e tu dovrai rispondermi sinceramente: tu vuoi che io venga dai tuoi genitori insieme a te o no?"

"Ma certo che lo voglio" gli dico d'impulso perché è la verità. Ne ho troppo bisogno.

"Bene. Allora non c'è più niente da discutere. Andiamo"
Mi prende per mano e usciamo insieme dall'hotel.





Eccomi Scusatemi per l'attesa 😅

Innanzitutto, Buon anno nuovo a tutti voi ❤. Vi auguro un anno pieno di sorprese e felicità.

Purtroppo siamo quasi alla fine della storia. Manca davvero pochissimo. Già mi mancano Miriam e Dylan.
Ormai siamo alla resa dei conti. Spero di essere riuscita nel mio intento  e di aver reso la storia piacevole.

A presto ❤❤

Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora