Cecilia

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Pov  Dylan

Non riesco a pensare a qualcosa di giusto da dire mentre attraverso il giardino della casa di Jenny per andare da Cecilia.

La verità è che ero così impaziente di vederla stamattina che non ho pensato a cosa le avrei detto.

Ma non ho tempo ora.
Sono quasi le 8.00 e se non mi sbrigo, Jenny porterà le bambine a scuola e mi toccherà aspettare oggi pomeriggio.
Come se potessi davvero riuscirci.

Busso alla porta e dopo pochi secondi una Jenny indaffarata alle prese con uno zainetto di Frozen, viene ad aprirmi.

"Dylan che sorpresa.. Non ti aspettavo stamattina"

Si incammina verso la cucina e prendo questo gesto come un invito ad entrare.

Per come l'ho conosciuta durante gli incontri a scuola, Jenny è una ragazza fantastica.
Suo marito è spesso fuori Londra per viaggi di affari. Quindi lui è molto occupata tra sua figlia e il lavoro.

"Si scusami l'improvvisata.. sono tornato ieri sera e volevo vedere Cecilia"

"Oh immagino che sarà stato difficile questo periodo senza la tua nipotina.. come è andato il viaggio con Daniel?"

Sentire nominare mio fratello adesso mi fa uno strano effetto.
Ovviamente non potevo dire a Jenny che avrebbe dovuto occuparsi di Cecilia per qualche giorno perché io e mio fratello avevamo seri problemi.

Le ho detto che dovevamo andare fuori Londra per questioni di lavoro.

Sapevo che non mi avrebbe fatto domande: Jenny è una donna discreta e riservata.
Sono doti che apprezzo molto.

"Tutto bene. Grazie per l'interesse Jenny.. ti dispiacerebbe andare a chiamare Cecilia?"

Rischierò di sembrare maleducato ma la verità è che non riesco più a contenere l'impazienza.

Nel frattempo, Jenny ha finito di sistemare lo zaino di sua figlia e sta mettendo la merenda nella tasca anteriore.

"Certo te la faccio scendere subito.. o  saremo in ritardo per le lezioni" mi dice facendomi un occhiolino scherzoso e scomparendo velocemente al piano di sopra.

Dopo pochi minuti che mi sembrano un'eternità,  Cecilia scende al piano di sotto .

È bellissima nel suo vestitino rosso con un fiocco rosa legato attorno alla vita e i riccioli biondi che le cadono sulle spalle.

Ma il suo viso è spento, triste mentre i suoi occhi mi guardano imbarazzati per poi risolgersi altrove.

"Ciao tesoro.."

"Ciao zio Dylan "

Resta ferma sull'ultimo scalino, immobile.
Così la raggiungo.

Le prendo la mano e poi la stringo forte tra le mie braccia. Mi era mancato tantissimo quel contatto.

Prima che potessi dirle qualcosa, Jenny e sua figlia Candice scendono al piano di sotto e ci raggiungono.

Candice mi saluta con un leggero cenno della mano e un lieve sorriso.
È molto timida se paragonata a sua madre: da quando la conosco le avrò sentito dire un paio di parole al massimo.

Ricambio il sorriso come gesto di saluto.

"Tesoro hai visto che non dovevi preoccuparti? Lo zio è venuto a prenderti "

Guardo Jenny confuso da questa affermazione.
Lei se ne accorge e sembra pentirsi immediatamente delle sue parole.

"Oh allora... ehm..  noi andiamo a scuola. Dylan, vuoi che porti Cecilia con me?"

Scuoto la testa con decisione.
"No Jenny. Grazie davvero per tutto.. Ma preferisco passare del tempo con mia nipote."

Intanto non ho smesso nemmeno per un secondo di tenere la mano di Cecilia.
Anche se lei non ne sembra molto felice.
E questo mi fa morire dentro.

"Certo lo capisco.. queste sono le cose di Cecilia"
Jenny prende uno zaino e una busta dal divano e me le porge.

La ringrazio ancora una volta di ciò che ha fatto ed esco da casa sua insieme a mia nipote.

................

Dopo 10 minuti, arriviamo nel parco del quartiere di Miriam.
Speravo che Cecilia si distraesse un po' e giocasse sull'altalena ma è rimasta seduta  sulla panchina con lo sguardo fisso nel vuoto.

"Cecilia?"

Nessuna risposta.

"Cecilia, tesoro.. che succede?"

Resta in silenzio per qualche istante, impassibile. E quando si decide a parlare, la sua espressione non cambia.

"Mi hai abbandonato"

Rimango sbigottito. Non riesco a credere a quello che ho sentito.

"Perché dici questo? Io non ti ho ..."

"Si invece " sposta i suoi occhi verdi su di me "anche la mamma lo ha fatto.. anche papà... lo state facendo tutti!"

Come è possibile che per risolvere la situazione con mio fratello, abbia ferito così profondamente mia nipote?
Cecilia è la persona più importante della mia vita.
Non doveva andare così.

Mi alzo dalla panchina e mi inginocchio davanti a lei in modo da averla di fronte e alla stessa altezza.

"Amore mio ascoltami..  La mamma non avrebbe mai voluto abbandonarti. Ti amava più di qualsiasi altra cosa"

I suoi occhi cominciano a diventare lucidi.
E anche i miei.

"Eri importante per lei tanto quanto lo sei per me. Io non ti abbandonarei mai. Preferirei morire piuttosto che farti del male"

"E allora perché mi hai mandato via?"
La sua vocina è spezzata da mille singhiozzi. 
Il cuore mi si stringe nel petto mentre la vedo piangere in questo modo.

"Tesoro ascoltami.. Non è stato facile nemmeno per me. Ma dovevo risolvere una situazione con lo zio Daniel e non volevo che tu ci andassi di mezzo"

I suoi occhi sono attraversati da un lampo di lucidità come se stesse rivivendo qualcosa.

La lite di quella sera.

Annuisce con poca convinzione asciugandosi le lacrime.
Poi scende dalla panchina con un salto e si sistema il vestitino stropicciato.

"Me lo prometti?" Mi dice mentre continua a tenersi impegnata con il nastro dell'abito.

"Cosa Cecilia?"

"Che non mi lascerai mai più sola"

Tiro un sospiro di sollievo, felice che lei abbia capito.

"Assolutamente sì Cecilia.. te lo giuro"

Mi sorride e corre tra le mie braccia, stringendomi forte.
Faccio lo stesso mentre mi alzo da terra e la faccio girare.
Cecilia si attacca a me come un koala ridendo e chiedendomi di girare più veloce e finalmente, mi sento in pace con me stesso.

..........
Sono tornata con la storia. Scusate l'attesa😅
Piccolo capitolo di passaggio . Nel prossimo succederanno un bel po' di cose 😉

Che mi dite della storia? Vi sta piacendo ?❤

Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora