Ancora di salvezza

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"Mi dispiace Dylan..  avrei dovuto dirti di Clark"

Dylan appoggia entrambe le mani alla ringhiera  tenendo lo sguardo fisso sulla strada. Quando eravamo in casa, ho avuto la sensazione che le cose potessero sistemarsi.
Ma adesso, lui evita addirittura di guardarmi.

"Perché non l'hai fatto?"

"Io... Non è facile per me parlarne. È... Tra di noi è .. finita male "

"Perché Miriam? Credo che a questo punto meriti qualche spiegazione in più"

"Hai ragione. In realtà... lui..."
Mi blocco, cercando di trovare le parole giuste per dirgli tutto.
Il mio intento era quello di eliminare qualsiasi segreto che ci fosse tra di noi.
Ma la verità è che non riesco a dirglielo.
Non tutto almeno.
Non so come affrontare il discorso delle umiliazioni, delle violenze e dei traumi che ho subito per mano di Clark.
E ho paura del modo in cui lui potrebbe reagire.

"Mi ha tradita" dico tutto d'un fiato.
Dylan si volta verso di me sgranando gli occhi.
"Cosa ha fatto?"

"È successo.. una volta. Con una sua collega. Sono venuta a saperlo da alcuni amici"

"Ti hanno visto Clark. Ti hanno visto mentre la baciavi"
"Credi di più a degli stronzi invidiosi piuttosto che al tuo ragazzo?"
Il suo tono è pericolosamente carico di delusione e rabbia mentre avanza verso di me fissandomi in modo minaccioso.
"Io.. io non.."
"Tu mi ami?" Mi chiede di colpo, interrompendo qualsiasi cosa stessi cercando di dire.
"Dimmi la verità Clark.. ti prego"
"Miriam io ti amo.. e so che anche tu mi ami quindi possiamo superare tutto"
L'ha fatto. Con questa risposta seppure vaga, me ne ha dato la conferma.
E qualcosa mi dice che non sia stata nemmeno la prima volta. E che, di sicuro, sia andato oltre ad un semplice bacio.

"Per questo vi siete lasciati?" mi chiede Dylan mentre mi asciuga una lacrima sul viso.
Solo in quel momento, mi accorgo di star piangendo.

"Callie io ho paura.. Non so che cosa fare"
La mia migliore amica sta cercando di calmarmi senza successo da ore. Sto tentando di reprimere i singhiozzi per evitare che mia madre mi senta dal piano di sotto.
In questa casa non c'è mai stata molta privacy.
"Quel bastardo ti ha tradita più volte e ti ha messo anche le mani addosso. Devi denunciarlo Miriam.. "
"E pensi che cambierebbe qualcosa?" urlo alzandomi di colpo dal letto e mi copro la bocca quando mi accorgo di aver parlato fin troppo forte.
Resto per un attimo in ascolto sperando che mia madre non salga le scale.
Nessun pericolo.
"Dillo almeno a tuo fratello.. lui potrebbe fare qualcosa "
"L'ho detto a James"
"E?"
Vedo una piccola speranza accendersi negli occhi di Callie.
"Clark l'ha convinto che mi fossi inventata tutto perchè volevo lasciarlo e non avevo il coraggio di farlo"

Le lacrime mi offuscano la vista mentre cerco di respirare.
"Miriam.. Miriam ti prego calmati"
La voce di Dylan è terrorizzata.

Mi porto la mano alla gola annaspando per un po' d'aria ma sembra che tutto l'ossigeno attorno a me si stia esaurendo.

"E i tuoi genitori?"
Scuoto la testa sentendo la disperazione montare dentro di me.
"Adorano Clark. Lo considerano parte della famiglia e si fidano di lui"
"Al diavolo tutti allora... Non sai quanto mi pesa dirti questo ma..."
Callie si blocca, incerta se continuare il discorso o meno.
"Ma cosa?"
Si alza dal letto e viene verso di me.
"Devi andare via. Costruisciti una vita altrove dove Clark non possa raggiungerti"

"Stai avendo un attacco di panico. Miriam ti prego.. calmati. Resta con me"
Vedo Dylan suonare il campanello di casa.
Poi mi cinge la vita e mi fa sedere a terra, mettendosi dietro di me.

"Sono qui con te amore mio..  sono qui con te" mi sussurra all'orecchio.
Una sua mano si posa sul mio addome  mentre l'altra mi accarezza il viso.
"Focalizzati sulla mia voce. Segui il mio respiro"

I miei polmoni si stringono in cerca di aria. Cerco disperatamente qualcosa che non riesco a trovare attorno a me.

"Allora hai preso la tua decisione?" Mi chiede Callie dall'altro lato del telefono.
Ci ho riflettuto molto in questi giorni e,  sebbene sia stata una decisione molto sofferta, so che è quella giusta.
"Ho mandato il mio curriculum in un centro diagnostico di Londra. Mi hanno contattata oggi per fissare un colloquio"
"Londra?" mi chiede incredula la mia amica "Non sarebbe meglio se ti allontanassi di più?"
"No" affermo con decisione " non voglio rischiare di perdere i contatti con i miei genitori"
"E cosa dirai a Clark?"

"Che diavolo sta succedendo? Miriam che hai?"
Ian. Riconosco la sua voce sopra le altre.
Sembrano tutti nel panico.

"Concentrati su di me Miriam okay? Concentrati sul mio respiro" continua a sussurrare Dylan  mentre mi preme delicatamente la mano sulla pancia. Sento il suo torace alzarsi e abbassarsi a ritmi regolari contro la mia schiena.
Cerco la sua mano e quando la trovo, la stringo più forte che posso.

Mi tengo a quell'ancora come se fosse la mia unica possibilità di salvezza.
"Brava così..  continua così. Concentrati solo su di me"

Gradualmente, sento la mente liberarsi.
Il mio battito si fa regolare e i polmoni smettono di protestare per la mancanza d'aria.

Apro gli occhi, restando immobile tra le braccia di Dylan.
Giusy è seduta sulle ginocchia alla mia sinistra con lo sguardo terrorizzato mentre Ian si trova alla mia destra.
Tyler è dietro di loro.

Non avevo mai visto i miei amici così impauriti.

"Stai bene?" chiede Dylan dietro di me, attirando la mia attenzione.

Mi giro verso di lui e la sensazione che provo è indescrivibile.
Tutto quello che ho subito con Clark, i tradimenti, le violenze, le bugie ... tutto scompare quando guardo Dylan negli occhi.

"Perché credo che lui possa essere la tua salvezza" mi aveva detto Ian un giorno.
E adesso mi rendo conto che aveva ragione.

Mi stringo contro il petto di Dylan senza dire nulla.
Le sue braccia mi avvolgono facendomi sentire finalmente al sicuro.

Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora