Un nuovo Squilibrio

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Percorro il lungo corridoio che mi separa dal mio laboratorio con un sorriso che non riesco a controllare.

Dylan mi ha chiamato poco fa per dirmi che ha risolto la situazione con Cecilia e ha aperto una sorta di comunicazione con suo fratello.
Anche se Daniel non si è ancora confidato del tutto, Dylan è fiducioso che le cose possano migliorare.

La sua felicità era percepibile anche dal telefono ed è impagabile sentirlo così. Abbiamo deciso di festeggiare questa sera con una piccola cena a casa.
Ovviamente ci saranno anche Ian, Giusy e Tyler.

Dopo aver portato Cecilia a scuola, sarebbe tornato al lavoro.
Mi ha promesso di passare a salutarmi appena sarebbe arrivato.

Mi sento felice come un'adolescente e non mi capitava da troppo tempo.

Forse dopotutto, Dylan ha ragione: le cose possono sistemarsi.
Serve solo un po' di pazienza e buona volontà.

Stamattina ho il turno in comune con Ian e lo trovo già nel laboratorio quando entro.
È impegnato al microscopio e non si accorge nemmeno della mia entrata.

Mi avvicino lentamente alle sue spalle e gli sfioro il collo.

Ian salta letteralmente dalla sedia per lo spavento, spalancando i suoi profondi occhi azzurri.

"Per la miseria Miriam.. pensavo fosse un ragno"
Si porta una mano al petto cercando di calmare il suo respiro.

Ebbene .
Il mio migliore amico ha la fobia per i ragni.
E talvolta mi diverto a farlo spaventare.

Scoppio a ridere fingendomi pentita e prendo il mio posto accanto al bancone.
Prendo una fila di documenti che Ian ha ignorato spargendoli ovunque e comincio a sistemarli.

"Stavo per avere un infarto. Sono troppo giovane e bello per morire di crepacuore"

"Bello? Sei sicuro?"

Ian mi guarda accigliato ma poi cambia tattica.
Si rivolge a me con un sorriso ammiccante passandosi lentamente la mano tra i capelli biondi.

"Credimi tesoro. Se Dylan avesse anche solo la metà del mio fascino tu saresti..."

Ian si blocca all'improvviso e cala il silenzio.
Sposto l'attenzione dai miei documenti a lui.
Il suo sorriso è scomparso lasciando lo spazio alla rabbia e il suo sguardo è rivolto altrove.
Verso la porta.

Quando seguo quello sguardo, mi pietrifico .
Clark è in piedi davanti alla porta del laboratorio.
La mani in tasca.
Un'espressione indecifrabile sul viso.

Ian si alza dalla sedia e in secondo scatta verso di lui.
Lo prende per il colletto della camicia e lo sbatte contro la porta.

"Che cazzo ci fai qui? Ti avevo detto di non avvicinarti a lei"

Vedere il mio amico in questo stato, mi risveglia dalla mia paura facendomi muovere.

Corro verso di loro.
"Ian.. Ian ti prego calmati. Ti prego ascoltami"

L'ultima cosa di cui ho bisogno è che qualcuno si accorga di cosa sta succedendo e faccia delle domande.
Non saprei come uscirne.

Clark continua a rivolgergli uno sguardo di sfida, provocatorio.
Ian non accenna ad allentare la presa su di lui.

"Sai cosa voglio Clark eh? Spaccarti la faccia per tutto quello che le hai fatto"
La sua voce è spaventosamente calma.

Gli tiro il braccio sperando che il mio tocco lo calmi.

Clark continua a restare in silenzio e prego che continui a farlo.

Dopo qualche istante, Ian si allontana strattonandolo un'ultima volta per la camicia.

Tuttavia, non stacca per un solo attimo gli occhi da Clark, che si sistema in modo teatrale e arrogante.

Prendo la mano del mio migliore amico cercando di infodermi coraggio.

"Cosa vuoi ancora?"
Non riesco a guardarlo negli occhi mentre gli parlo.
La sua vista mi provoca il voltastomaco.

"Ti ho chiamata in questi giorni. Non mi hai mai risposto. Volevo sapere se stessi bene"

"Certo.. come se potessi crederci"

Se non lo conoscessi bene, potrei quasi dire che è preoccupato davvero per me.
Dopo tutto quello che mi ha fatto passare, ho imparato come funzionano i suoi giochetti.

Clark sa fingere. È un ottimo attore e lo è sempre stato.
Purtroppo non posso ignorarlo del tutto perché so che non ha scrupoli nel vendicarsi.

Ma proprio nel momento in cui sta per ribattere, Dylan entra nella stanza.

Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora