La cena

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"Aspettiamo ancora un po'.. vedrai che ora arriveranno" mi dice Giusy, stringendosi nel suo cappotto beige.

Uscire dal laboratorio e aspettare i ragazzi in strada, non è stata una buona idea.

Il clima londinese è instabile, sopratutto in inverno.
Sembra che oggi anche Il tempo sia contro di me.

Tuttavia ho avuto l'occasione di raccontare a Giusy l'accaduto di questa mattina.
Non è rimasta molto sorpresa: si aspettava una simile azione da Clark.

Ed è proprio per questo che mi ha suggerito di chiarire al più presto con Dylan prima che possa farsi idee sbagliate.

"È da mezz'ora che aspettiamo e sto congelando.. provo a chiamare Ian"

Prendo il cellulare dalla mia tasca ma, prima che potessi avviare la chiamata, Ian esce dal centro diagnostico.
Da solo.

"Dov è Dylan?" gli chiedo avvicinandomi in fretta a lui.

Ian sfrega freneticamente le mani tra di loro per riscaldarsi mentre si abitua al freddo della città.

"Sono passato da lui e mi ha detto che dovrà lavorare ancora per un'oretta. Ci raggiungerà a casa"

"Perfetto. Allora io vado a prendere Tyler.. ci vediamo tra poco" ci informa Giusy per poi scomparire verso il parcheggio.

"Hey... vedrai che verrà. Vi chiarirete e tutto si sistemerà" mi dice Ian, come se mi avesse letto nel pensiero.

In fondo, capirei Dylan se decidesse di non venire. La sua posizione non è semplice.

Gli ho nascosto il mio passato nonostante lui mi avesse raccontato tutto.
E ora ricompare il mio ex dal nulla che dichiara apertamente di volermi riconquistare.

Se fossi al suo posto, sarei confusa anche io.

"Lo spero.. andiamo a casa. Così mi aiuti a preparare la cena"

"Ah non potrai più fare a meno della mia cucina tesoro" mi dice Ian mettendomi un braccio attorno alle spalle e mi conduce verso la macchina.

Dopo pochi minuti, arriviamo a casa.
Con mia sorpresa, Giusy e Tyler sono già arrivati e stanno iniziando a preparare la cena.

"Ciao Tyler..avete fatto presto" dico entrando in casa.
Appendo il mio cappotto sull'attaccapanni davanti all'entrata e getto la borsa sul divano, dove Ian si tuffa senza troppi complimenti.

"Ciao ragazzi..  in realtà ero già qui. Stavo aspettando Giusy davanti alla porta"

"Già..  Non ci siamo capiti al telefono a quanto pare" dice la mia migliore amica mentre cerca di preparare qualcosa in una ciotola.

"Non devi aggiungere tutto quel formaggio altrimenti la salsa sarà una colla" la rimprovera Ian dal divano.

Giusy rotea gli occhi al cielo per la sua lamentela e lo ignora.
Ma Ian non glielo permette.
Si alza dal divano e la raggiunge.

"Dammi qua"
Ian strappa letteralmente la ciotola con una strana salsa giallastra all'interno dalle mani di Giusy.

"Sei un idiota Ian. È perfetta. Ridammi quella salsa o rovini il mio lavoro"

Li osservo divertita dal salone e lo stesso fa Tyler, che resta rilassato sulla sedia davanti a loro a godersi lo spettacolo mentre piega  i tovaglioli .

Intanto, comincio a preparare la tavola.

"Oh amore fidati.. il tuo lavoro non può essere rovinato più di quanto abbia già fatto tu. A questo punto posso solo migliorarlo"

Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora