Arriva sempre un momento nella vita, in cui capisci che non puoi semplicemente esistere.
Devi vivere ed essere consapevole che le tue scelte hanno un peso e delle conseguenze che dovrai pagare per tutta la vita.Col senno di poi, nessuno sbaglierebbe.
Non ci sarebbero errori, problemi da risolvere, situazioni da sistemare.Ma la vita non è così.
Il mio primo errore è stato credere che Clark potesse rendermi felice.
Ma non potevo saperlo.
Ero solo una quindicenne quando mi sono innamorata di lui.
O almeno, credevo di esserlo.Credevo nell'amore che si racconta nei film. Lo immaginavo come un legame indistruttibile che ti rende invincibile.
Tuttavia con il passare degli anni ho smesso di credere nelle favole.
Ho smesso di vivere per colpa sua fino al momento in cui ho trovato il coraggio di dire basta.E oggi, sto rivivendo quella stessa situazione da cui sono fuggita.
È inutile dire che una persona deve imparare ad essere indipendente, ad essere autonoma.
Certo, in linea di massima è così.Ma tutti abbiamo bisogno di qualcuno al nostro fianco.
Qualcuno a cui pensare quando i nostri pensieri diventano troppi cupi.
Qualcuno che ci abbracci quando i problemi ci travolgono e ci dica "vedrai che andrà tutto bene", anche se non lo pensa davvero.Dylan è stato quella persona fin dall'inizio.
È stato la mia persona.
È entrato nella mia vita quando ero morta dentro e a poco a poco, con la sua gentilezza e il suo animo nobile, mi ha tirata fuori dal baratro senza esserne consapevole.Quando lo vedo entrare nel laboratorio, in un primo momento il terrore si impossessa di me.
Dylan posa lo sguardo su Clark, visibilmente confuso.
Ma dopo un attimo di esitazione, si presenta."Ehmm piacere io sono Dylan" gli dice, tendendogli gentilmente la mano.
Clark la stringe senza indugi e si presenta a sua volta.
"Sei un nuovo dipendente? Non ti ho mai visto prima "
Mi avvicino di qualche passo a loro, seguita da Ian.
Il mio migliore amico non ha smesso per un attimo di stringermi la mano da quando è entrato Dylan.
È il suo modo per dirmi che mi è accanto e darmi coraggio."No non lavora qui. Anzi, Clark se ne stava andando" dico guardando il mio ex con severità.
Clark sembra quasi dispiaciuto dalle mie parole, quando abbassa lo sguardo fissando il pavimento.
Se non lascerà questo posto nel giro di 10 secondi, succederà una guerra.
So che Ian non vede l'ora di sbatterlo fuori a calci e l'unico motivo per cui si sta trattenendo, sono io.
"Dylan ti auguro di non innamorarti mai di una ragazza in carriera" dice Clark improvvisamente per poi guardarlo con finta aria amichevole.
"Voglio dire.. ti danno soddisfazioni ma hanno poco tempo da dedicarti quando ti fai 350 km in auto per vederle"Dylan sbianca all'improvviso sentendo quelle parole.
La rabbia che ho cercato di controllare dentro di me, esplode all'improvviso. Mi corrode lo stomaco e mi offusca i pensieri.
Mi giro verso Ian, facendogli segno di restare calmo e mi preparo ad affrontare Clark.
"Ti ho detto di andartene... adesso" gli ripeto lentamente spingendo una mano contro il suo petto.
Lui finge di non capire il mio disprezzo, mostrandosi ferito.
Questa recita sta cominciando a stancarmi ."Miriam che sta succedendo?" Mi chiede Dylan quasi in un sussurro.
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Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)
ChickLitCOMPLETA Miriam è una ragazza molto semplice che vive la sua vita con la solita routine. Dopo essersi laureata, si è trasferita a Londra per iniziare una nuova vita. Ma quando incontra Dylan qualcosa cambia dentro di lei. Sente il bisogno di avere...