MIRIAM POV
Clark se ne è andato. Ho passato gli ultimi mesi a sperare che lo facesse e che mi permettesse di continuare la mia vita. E ora che lo ha fatto, mi sento libera in una maniera che non credevo possibile.
"Domani io e te andiamo a denunciare quel figlio di puttana" esclama mio padre mentre si muove agitato su e giù per il salone "ciò che ha fatto non deve restare impunito"
Dylan non ha proferito parola da quando Clark se ne è andato. Credo che si senta a disagio per essersi lasciato andare contro Clark, colpendolo con forza. È deluso da sé stesso per aver mostrato questo lato di sè ai miei genitori durante il loro primo incontro.
Gli stringo la mano cercando il suo sguardo mentre rispondo a mio padre
"Non credo si possa fare molto. Voglio dire, non ci sono prove o testimoni...""Non mi interessa" afferma mio padre interrompendomi "la legge dovrà fare qualcosa contro di lui"
Mia madre si avvicina a lui fermando la sua marcia. Tra i due, lei è sempre stata la più equilibrata. Mio padre, invece, è impulsivo e testardo.
"Faremo qualcosa. Su questo non c'è dubbio" afferma accarezzando amorevolmente la guancia di suo marito. Qualcosa si è addolcito nel suo sguardo rispetto a un attimo prima, il che mi fa pensare di dover chiarire un altro punto.
"Cosa ti ha fatto cambiare idea? Voglio dire.. quando abbiamo parlato ieri mi ha dato della bugiarda senza mezzi termini"
Sebbene abbia apprezzato la presa di posizione di mio padre contro l'uomo che ha cercato di piegarmi, non posso sorvolare sulle sue parole e suo modo in cui questo mi ha fatto sentire.
Mio padre passa lo sguardo da me a Dylan, seduto accanto a me sul divano. Sembra che sia restio a parlare davanti a lui.
E Dylan non tarda ad accorgersene."Forse è meglio che vada. Questa è una questione di famiglia, dovreste parlarne da soli" dice alzandosi dal divano per andare via ma la mia presa attorno al suo braccio glielo impedisce.
"È per questo che devi rimanere. Sei la mia famiglia anche tu"
Resta in piedi davanti a me, incerto su cosa debba fare. Tuttavia, il suo sguardo esprime chiaramente la sua voglia di restarmi accanto e il suo disagio per ciò che ha fatto poco fa."Miriam ha ragione" dice mia madre alle sue spalle "accomodati Dylan. Non c'è ragione per cui tu debba andare via"
Sembra convincersi. Annuisce e si risiede accanto a me.
"Sto aspettando una risposta papà"Mio padre guarda un punto fisso davanti a sé, perso nel vuoto. Sembra quasi che sia sul punto di esplodere.
"Non volevo accettare di aver fallito come padre" dice, continuando ad evitare il mio sguardo, poi tace facendo calare il silenzio.Mia madre lo raggiunge mettendo una mano sulla sua spalla per confortarlo.
"Theodor apriti con lei" sussurra dolcemente "sei suo padre e ha bisogno di sentire queste parole"Dopo un attimo di esitazione, annuisce e si avvicina a me. Si inginocchia davanti al divano e prende le mie mani tra le sue.
"OK ehm.. Cerca di non interrompermi, vorrei finire il discorso prima" dice sorridendo, cercando di alleggerire la situazione.
Mio padre, oltre che testardo e impulsivo, è sempre stato incapace di mostrare i suoi sentimenti. Credo che lo consideri un segno di debolezza, per questo non posso che apprezzare già a priori lo sforzo che sta facendo in questo momento."Non ho mai dubitato di te Miriam. Sono stato egoista perché ho preferito scaricare su di te il peso di questa situazione, piuttosto che fare i conti con il fatto che non ho saputo proteggerti. Avrei dovuto accorgermi che qualcosa non andava"
I suoi occhi si fanno lucidi e rossi. Una lacrima scorre sul suo viso e, nel momento in cui si affretta ad asciugarla, incontra il mio sguardo.
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Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)
ChickLitCOMPLETA Miriam è una ragazza molto semplice che vive la sua vita con la solita routine. Dopo essersi laureata, si è trasferita a Londra per iniziare una nuova vita. Ma quando incontra Dylan qualcosa cambia dentro di lei. Sente il bisogno di avere...