POV OF DYLAN
"Te l'ho detto Daniel, mi sta raggiungendo adesso"
Non credo che sia stata una buona idea chiamarlo ora. Ho ignorato le sue chiamate e quelle di Giusy e Ian per tutta la durata del viaggio che da New York mi ha portato nella città dove si trova la donna che amo.
Ho agito d'impulso, essendo comunque sicuro che Cecilia sarebbe stata al sicuro con Daniel. Non avevo un piano. Non volevo soffocare Miriam o metterle fretta: volevo solo essere lì nel caso in cui avesse avuto bisogno di me.
Ho atteso la sua chiamata, struggendomi in silenzio."Fammi sapere come sta quando la vedi. Piuttosto... tu come stai fratello?"
"Starò bene quando sarò sicuro che anche lei sta bene"
Daniel ancora non sa il vero motivo per cui Miriam se ne è andata. Non avrei mai potuto tradire la sua fiducia quindi gli ho detto che c'era stato un cambio di programma improvviso siccome suo padre stava poco bene.
Non credo che mi abbia creduto data la fretta con cui sono partito anche io. Tuttavia, non mi ha fatto altre domande: mi conosce bene e so che aspetterà che io sia pronto a parlare.Sussulto quando sento un colpo alla porta della mia stanza. Saranno passati pochi minuti da quando ho inviato un messaggio a Miriam per informarla sul numero della mia stanza d'albergo. Non pensavo arrivasse così presto.
"Devo andare. Ci sentiamo " rispondo a mio fratello, chiudendo immediatamente la chiamata e mi precipito verso la porta.
Due braccia minute mi avvolgono appena la apro e mi stringono forte prima che potessi avere il tempo di farlo io.
Le mani di Miriam si allacciano dietro al mio collo, la sua testa appoggiata sulla mia spalla.
"Mi sei mancato tanto" sussurra con la voce rotta, dandomi la conferma che ha pianto.
Ricambio l'abbraccio, stringendola forte e la sollevo quel poco che basta per portarla dentro la stanza. Cosi chiudo la porta dietro di noi con un calcio.
"Anche tu. Non immagini quanto"
Restiamo così per qualche istante. Non voglio altro in questo momento. So che non appena scioglierò questo abbraccio, tutto ciò che è successo negli ultimi giorni ci travolgerà di nuovo.
"Miriam mi dispiace... per quello che è successo a New York. Ti prego, perdonami "
È lei ad allontanarsi per prima. Mi prende la mano nella sua e mi accarezza il viso con l'altra.
"Non ho niente da perdonarti. Avevi ragione. Dylan tu sei stato la ragione per cui ho trovato il coraggio di dire la verità ai miei. Io... Non so cosa ho fatto per meritarti ma non sai quanto io sia grata di averti nella mia vita"
Lei è grata?
Non immagina nemmeno quanto io sia stato fortunato ad incontrarla, quel giorno in laboratorio.La bacio dolcemente, cercando di trasmetterle tutto il mio amore in un gesto anziché con le parole.
Ma improvvisamente la vedo cedere davanti ai miei occhi.
Le sue gambe smettono di sostenerla e la lasciano quasi cadere a terra.
Riesco a prenderla giusto in tempo e lascio che si aggrappi a me."Miriam che hai?"
Non riesco a nascondere il panico nella mia voce.
Lei cerca di sorridere ma sembra troppo debole anche per fare un simile gesto. Dopo tutto quello che ha passato, non c'è da meravigliarsi che sia sfinita.Passo un braccio sotto le sue gambe e la sollevo mentre lei si appoggia contro il mio petto.
La adagio lentamente sul letto aspettando con il cuore palpitante che si riprenda.
STAI LEGGENDO
Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)
ChickLitCOMPLETA Miriam è una ragazza molto semplice che vive la sua vita con la solita routine. Dopo essersi laureata, si è trasferita a Londra per iniziare una nuova vita. Ma quando incontra Dylan qualcosa cambia dentro di lei. Sente il bisogno di avere...