26. Un nuovo programma

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Miriam

Non avrei mai creduto di poter vivere tutto questo.
Ho appena trascorso la serata più bella della mia vita insieme ad un uomo meraviglioso.

Dylan non smette mai di sorprendermi e continua a farmi sentire speciale in ogni momento.
Forse era già destinata da tempo a lui.

Voglio dire, non ho mai creduto nel destino. Ho sempre pensato che ognuno fosse il solo responsabile della propria vita e che nessuna forza esterna invisibile potesse portarci altrove, al di là delle nostre scelte.

Ma poi ho incontrato Dylan. È entrato nella mia vita quando mi sentivo vuota. Completamente persa.
E senza che me ne accorgersi, senza che potessi fare nulla, è diventato parte di me.

"Perchè ti sei fermato davanti casa tua?" gli chiedo notando in quel momento che Dylan ha accostato l'auto davanti al suo cancello.

Anche se tra poco scatterà la mezzanotte, non mi sento per nulla stanca. L'eccitazione e l'adrenalina mi tengono sveglia.
Tuttavia speravo di infilarmi subito nel mio caldo e comodo pigiama.

"Tranquilla. Non ho cattive intenzioni.. Non ti rapirò o cose simili" mi dice facendomi scoppiare a ridere
"Ti ricordi quando al ristorante ti ho detto che le sorprese non erano ancora finite?"

La mia mente vaga a qualche ora fa e, in effetti, mi sembra di ricordare qualcosa del genere.

"Allora? " gli chiedo, ormai in preda alla curiosità.

Dylan non mi risponde subito. Si sporge verso il cruscotto e recupera il telefono.
Lo sblocca e, dopo qualche attimo, mi mostra una foto.

Riconosco Time Square: un enorme pista di pattinaggio si estende sullo sfondo. Tutto intorno, migliaia di luci addobbano alberi e insegne dando un'aria fiabesca al paesaggio.

"Non capisco.. cosa c'entra New York?" domando restituendo il telefono a Dylan.

Lui mi scruta con una nota di eccitazione negli occhi. Sembra che non veda l'ora di dirmi ciò che ha in mente.

"Beh sai.. giorni fa, vagando tra vari siti, ho trovato un'offerta vantaggiosa per un volo e l'hotel. E ne ho parlato subito con Giusy, Ian e Tyler"

Lo guardo sgranando gli occhi per la sorpresa.
Ha davvero fatto quello che sto pensando abbia fatto?

Capendo di averti lasciato senza parole, Dylan sorride lasciandomi ancora di più senza fiato.

Mi prende la mano, stringendola alla sua sulla mia gamba, e mi sussurra:" ti porto a New York per Natale, sciocchina"

Lancio un gridolino di gioia senza rendermene conto.
Lo attiro a me stringendolo forte mentre cerco di calmare il mio respiro.

"È bellissimo.. grazie. Non ci posso credere "

Le sue braccia, per quando lo spazio ristretto della macchina possano permettere, mi avvolgono attirandomi a lui.

"Non sai l'emozione che provo nel vederti così felice" mi sussurra all'orecchio facendomi rabbrividire di piacere.

"Allora adesso vogliamo entrare in casa? I nostri amici ci aspettano" mi dice sciogliendo il nostro abbraccio.

Non faccio altre domande. Mi avvicino a lui passandogli un braccio attorno alla vita quando usciamo dall'auto, ed entriamo in casa.

Ian, Giusy e Tyler sono seduti sul pavimento. Ian tiene in mano una bottiglia di whisky ormai quasi vuota.
Spero che non l'abbia finita da solo. Il mio migliore amico diventa incontenibile quando è ubriaco.

Appena ci vedono, Ian lancia un grido di gioia alzando le mani in alto.

"Sta zitto o sveglierai Cecilia" urla prontamente Giusy.

Per quando mi riguarda, il suo tono avrebbe potuto benissimamente svegliarla tanto quando il grido di Ian.

Scoppio a ridere rendendomi conto che quei due non cambieranno mai.

"Ciao ragazzi..  come è andata la  serata?" ci chiede Tyler alzandosi dal pavimento.

Raggiunge Dylan e lo saluta con una pacca sulla spalla per poi abbracciare me.

"Non poteva andare meglio" risponde Dylan
"Dov è mio fratello?"

"Oh è andato a mettere Cecilia a letto. Si era addormentata sul divano" ci informa Tyler, mentre si sistema di nuovo accanto alla sua fidanzata.

"Ah Miriam, hai saputo della nostra vacanza?" Mi chiede Giusy. La sua emozione per questo viaggio è evidente.

"Si l'ho saputo" le dico sedendomi accanto a lei.
Tuttavia non ho ancora afferrato il motivo per cui si siano seduti per terra.

"Perfetto. Ho preparato io la tua valigia. Semmai domani mattina passi per casa e controlli se ho dimenticato qualcosa " mi dice la mia migliora amica giocando con un bicchiere di plastica ormai vuoto.

"Aspetta. Che vuol dire che hai già preparato la valigia? Quando dobbiamo partire?"
L'agitazione comincia ad aumentare dentro di me.

"Domani mattina tesoro. Abbiamo l'aereo alle 10.00. Ahh e dobbiamo parlare delle spese per il viaggio e dividerle tra di noi" Mi informa Ian ritornando nel salone.
Era andato in cucina a prendere un'altra bottiglia di whisky.

Non avevo capito che la partenza fosse stata decisa per domani. D'altronde quando sarebbe dovuta essere?
Mancano pochi giorni al natale.

Proprio in quel momento, Daniel scende la scale e ci raggiunge nel salone.

Dylan, appena lo vede, lo raggiunge dicendogli qualcosa che non riesco a capire.
Li vedo mentre si sorridono e si abbracciano. Sorrido anche io, felice che Dylan abbia risolto i problemi con suo fratello.

Sobbalzo dallo spavento quando Ian mi tocca la mano per catturare la mia attenzione.

"Allora come è andata la serata?" Mi chiede con un sorriso fin troppo insinuatorio e provocante.

"Bene. Molto bene in realtà"

Ian non si accontenta di questa semplice risposta così gli racconto della sorpresa di Dylan.

"Sbaglio o c'è qualcosa che devi dirmi?" sussurra per evitare che ci sentano gli altri.

Lancio uno sguardo dietro di me: Dylan è ancora occupato a parlare con suo fratello e Giusy si scambia baci teneri con Tyler.

"Che vuoi dire?"

"Lo sai che voglio dire. Qualcosa sta cambiando in te e io lo so già da tempo. Ma voglio che tu lo dica" mi dice Ian. Il suo sguardo non mi lascia via di fuga.

"Si hai ragione" rispondo con una certa sicurezza che finora mi era sconosciuta " io credo di .. io mi sono innamorata di Dylan"

Il volto di Ian si illumina in un sorriso raggiante
"Beh tesoro congratulazioni. Sei l'ultima persona ad averlo capito "

Prima che possa rispondergli, gli altri ci raggiungono sedendosi a cerchio sul pavimento.

"Allora cosa stavate facendo qui?" chiede Dylan mentre si siede accanto a me.

"Un piccolo giochino alcolico. Volete provare?" risponde Ian agitando la bottiglia di whisky.

"Stai scherzando? Ne hai già finita una!" lo rimprovero indicando la bottiglia vuota accanto a lui.

"No tranquilla" interviene Daniel "quella era piena di thè. Nascondo l'alcool affinché Cecilia non rischi di di provarlo"

"Beh in tal caso" aggiunge Dylan mettendo un braccio attorno alle mie spalle " spiegateci le regole di questo gioco"

Eppure mi hai stravolto la vita (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora