16: [𝘞𝘩𝘢𝘵 𝘵𝘩𝘦 𝘦𝘺𝘦𝘴 𝘤𝘢𝘯'𝘵 𝘴𝘦𝘦]

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Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,

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Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,

Jung-kook si trova non molto lontano da qui, solamente qualche isolato più in là. Ce l'ho in pugno. A correre ci metterei troppo... La bici! Mi dirigo verso il garage dove prendo la mia bici impolverata, non la uso mai, ma è anche per questo che è in ottime condizioni. Prendo la rincorsa e poi salgo in sella. Pedalo velocemente, passando in mezzo al traffico.
Alcune macchine mi lasciano passare, altre mi suonano contro...

e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.

Dopo solo una manciata di minuti arrivo a destinazione: il luogo è poco popolato e le case sono per la maggior parte diroccate o in vendita... Credo siano le cosiddette "case popolari"... Dovrei chiedere a Seok-jin, sicuramente lo sa.
Passo per i vicoletti, controllando ogni singolo punto cieco, alla ricerca di mio fratello. Sapevo che qualcosa non andava!

Continuo a camminare trascinando la bici a mano. Ad un certo punto sento qualcuno prendermi le spalle e tapparmi la bocca. Inizio a dimemarmi spaventata.
"Dan-bi! Shhh! Sono io!!" sento dire dalla persona dietro di me. Quest'ultimo mi lascia andare e ci guardiamo.

Il giorno può morire e poi risorgere,

"Ho-seok! Ma sei stupido?! Cosa ci fai qui??" chiedo bisbigliando forte, tirandogli un pugno sul braccio.
"Dovrei farti la stessa domanda..." risponde offeso, massaggiandosi il braccio. Sbuffo sonoramente e gli spiego tutto.
"Jung-kook è uscito. È molto vago e ho paura nasconda qualcosa, quindi lo sto cercando"
Il ragazzo mi guarda serio, stringendo le labbra.
"Vieni con me, ma fa' silenzio!" mi prende per un braccio e andiamo insieme dietro ad un grande cassonetto più avanti. Appoggio la bici con delicatezza e diamo un'occhiata, di nascosto, al vicoletto: Jung-kook e Min-jung stavano parlando. Perché qui?
A quanto pare anche Ho-seok è preoccupato per sua sorella.

ma quando muore il nostro breve giorno,

Non siamo molto lontani da quei due, ma comunque non riusciamo a sentire quello che dicono. Dannazione!
"Va be... Stanno solo discutendo, magari sono venuti qui per non dare troppo nell'occhio" affermo sotto voce. Il ragazzo al mio fianco annuisce e mi sorride.

"Che cazzo ci fate voi due qua dietro?!"

una notte infinita dormiremo.

Ci giriamo di scatto. Non ho mai visto questo ragazzo, ma vedo Ho-seok sbiancare. Che succede? Chi è sto tipo?
"Spiate le coppiette? Sapevo che fossi un pervertito" continua questo, prendendolo per il colletto e sbattendolo contro il muro. Nel panico prendo una scatola di cartone lì a terra e gliela lancio addosso. Brava Dan-bi fai proprio pena!
Il ragazzo si gira verso di me, lasciando cadere Ho-seok. È davvero grosso. Viene verso di me, prendendomi per la gola. Merda merda merda merda.

"Dan-bi?" Jung-kook si è accorto della nostra presenza. Merda. Il bestione mi scaglia contro ad una parete e si gira di scatto verso mio fratello con un espressione truce.
"Tu!" dice indicandolo. Jung-kook si congela.
"Tae-jin... Posso spiegare!" inizia a giustificarsi Min-jung con voce tremante.
Quello è....

Tu dammi mille baci, e quindi cento,

Rimango ferma. Inespressiva. Quel brutto bastardo... È stato lui a... Dio, che male alla testa, non riesco a muovere il collo.

Tae-jin si dirige verso la ragazza tirandole uno schiaffo, che si merita. Ho-seok si alza in piedi e corre verso il ragazzo, caricandolo.
"NON LA TOCCARE" urla spingendolo via.
"Cosa vuoi fare lurido moscerino"
Gli tira un pugno in pieno volto, facendolo cadere a terra.
"Non ti impicciare, adesso la tua sorellina deve pagare per quello che ha fatto"

poi dammene altri mille, e quindi cento,

Corro verso Ho-seok.
"Va via" mi prega con le lacrime agli occhi. Mi giro verso Jung-kook. È fermo, a guardare il vuoto, con i pugni chiusi.
No, Ho-seok, non posso andarmene.
D'un tratto vedo mio fratello correre verso il bestione, tirandogli un pugno sul muso. Ha fatto una grande stronzata.

Il più grande butta la ragazza a terra e si avventa sul più giovane. Jung-kook cerca di difendersi, ma è troppo lento. Dopo averlo ridotto uno straccio, torna da Min-jung. I due ragazzi sono K.O. ed io non riesco a muovermi. Ho paura.

quindi mille continui, e quindi cento.

"Non dovevi tradirmi... Ora ti do una lezione" tira fuori dalla tasca... Un coltello....
"NON FARLO!" Urlo.
Il bestione non mi ascolta e conficca il coltello per diverse volte nell'addome della ragazza, che lancia un urlo strozzato prima di cadere a terra in una pozza di sangue. Ho-seok rimane impietrito, incapace di fare o dire qualsiasi cosa.

Sento le braccia formicolare e ho la vista annebbiata. Tae-jin si gira verso di me e si avvicina con aria minacciosa. Ho paura. Tae-hyung... Ho paura.
Non può sentirmi.
Non è qui.
È colpa mia.

"N-Non ti avvicinare, p-pezzo di mer-rda" Jung-kook si è attaccato alla caviglia del ragazzo più grande, che gli tira un calcio per liberarsi.
Sono stanca.
Sono stanca di te, Dan-bi!
Guarda tuo fratello, guarda come è diventato per colpa tua!

E quando poi saranno mille e mille,

Non so con quale forza mi alzo di scatto e corro nella direzione opposta, nascondendomi dietro il bidone, in cerca di qualcosa da tirargli addosso. Tae-jin fa una grossa risata.

Ecco trovato! Qui c'è una busta malmessa con dei tubi di ferro, facente parte probabilmente di un vecchio gazebo, ormai straccio. Ne afferro un, facendo meno rumore possibile.
Appena me lo ritrovo davanti lo colgo di sorpresa, colpendolo alla testa. Il coltello gli cade di mano. Approfittando della situazione, lo butto a terra. Salgo su di lui a cavalcioni e metto il tubo orizzontale sotto il suo mento, premendo contro la gola.

Il ragazzo si dimena, incapace di muoversi, data la posizione.
"NON RIDI PIÙ ADESSO! BASTARDO"
Sono accecata dalla rabbia.
Te la farò pagare per quello che hai fatto a Jung-kook.
"Era, era così un bravo ragazzo. Era perfetto. Mi piaceva da impazzire, ma tu... Perché, perché lo hai fatto!" urlo premendo ancora di più.

nasconderemo il loro vero numero,

"Basta così" una voce, familiare, attira la mia attenzione. Proprio dietro di me c'è Nam-joon, che mi prende per un braccio, lanciandomi a terra. Ma che cazzo fa?!
Prende il tubo di metallo che avevo in mano e lo lancia via.
"T-tu... C-cosa ci fai... Qui...." queste parole scivolano fuori dalla bocca di Tae-jin prima di perdere i sensi.

che non getti il malocchio l'invidioso
per un numero di baci così alto.

Il castano prende una specie di radiolina, dicendo parole in codice e la probabile via in cui ci troviamo. In seguito si avvicina a me.
" Mi dispiace, andrà bene... Stai tranquilla andrà tutto bene" mi abbraccia forte.
Andrà bene? Cosa andrà bene?
Ho sentito e detto anche io questa frase... Ma sembra stia andando solo peggio.

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Catullo. Era la tua poesia preferita. Non ho mai capito a chi pensassi, quando in quelle gelide notti, la recitavi al chiaro di luna.
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𝙏𝙝𝙚 𝙥𝙡𝙖𝙮 𝙤𝙛 𝙢𝙮 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩|| 𝙠.𝙩.𝙝. || [𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙩𝙖✓] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora