Hansel e Gretel. È questa l'impressione che diamo? Due bambini sprovveduti attirati da una casa di dolci e marzapane?
A quanto pare sì e adesso siamo nelle mani della strega cattiva.
Nella sala c'è un silenzio di tomba, spezzato dal rumore delle scarpe laccate dell'uomo.
"Dan-bi, sei così dolce e buona, ma sopratutto dolce" dice a voce alta per farsi sentire bene.Kim Namjoon.
Sicuramente si riferiva al bacio di prima. Tra le persone in ginocchio riesco a scorgere gli occhi di Tae-hyung. Sembra arrabbiato e Impaurito allo stesso tempo. So che vorrebbe muoversi, ma se solo provasse a farlo morirebbe.
"Perché fai questo... Namjoon..." chiedo sottovoce, guardandolo con rabbia negli occhi.
"Tesoro, business!" risponde "mi hanno promesso un sacco di soldi in cambio del tuo fratellino"
Si avvicina verso di me e il disgusto mi pervade. Sta per poggiarmi una mano sulla guancia, ma Ji-min lo spintona via, mettendosi di fronte a me.
"Che vuoi fare?! Sei solo un insetto" afferma il castano, per poi prendere il biondo per il collo, alzandolo con forza da terra.
Sono congelata dalla paura, non riesco a reagire.Quel gigante d'acciaio.
Mi sento impotente. Nessuno si muove. Nessuno parla. Solo il suono dei respiri soffocati di Ji-min riempiono l'intera stanza.
"L-Lascialo star-re" una voce, anzi, un balbettio lieve attira l'attenzione di tutti i presenti. La voce proviene dalla porta alle spalle di Namjoon. Di scatto, quest'ultimo, fa cadere Ji-min a terra. La prima cosa che faccio è correre verso il ragazzo, ignorando complementamente quella voce. Inizio a piangere, copiosamente. Il suo viso è arrossato, gli occhi sono color rubino e il collo ha dei segni rossi molto evidenti. Il biondo cerca disperatamente di respirare, ma con molta fatica. Lo prendo tra le mie braccia, accarezzandogli il viso.Era diventato un mostro.
"Sono qui, Ji-min, sono qui con te" singhiozzo appoggiando la mia fronte sulla sua. Mi sembra di essere tornati nel passato, a quel giorno al parco. Dio, vorrei tornare a quei tempi. Perché? Perché è dovuto succedere tutto questo?
Ji-min sembra essersi ripreso un po', ma ha gli occhi socchiusi e respira molto debolmente. Lo stringo forte, non voglio che quel mostro lo tocchi ancora una volta.Guardo amareggiata nella direzione di Namjoon e la scena che mi si para davanti mi distrugge.
Il castano è scocciato, con le mani sui fianchi. Di fronte a lui... C'è Jung-kook... In condizioni pessime. Ha tagli su tutto il corpo, il vestito stracciato, poi è ricoperto di sangue e tiene stretta una mano sulla spalla, forse traforata da un proiettile.
"Certo che sei duro da buttare giù" afferma Namjoon, guardando il moro dalla testa ai piedi. Sento il cuore spezzarsi, farsi in mille pezzi e l'anima bruciare. Mi manca il fiato."Jung-kook" lo richiamo con voce strozzata. I nostri sguardi, dopo tanto tempo, finalmente si incontrano. Mi guarda stupito, a bocca aperta. Si dirige velocemente verso di me, inginocchiandosi.
"Dan-bi, ma cosa fai qui" sussurra accarezzandomi il viso. Non riesco a rispondere, le lacrime scendono ormai da sole. Sono così arrabbiata in questo momento.
"Molto divertente, una bella rimpatriata" Namjoon viene verso di noi, caricando una pistola. La appoggia sulla testa di Jung-kook. Vedo quest'ultimo chiudere gli occhi.
"Non davanti a lei. Ti prego" lo supplica sorridendo "Non farle questo"
No, cosa stai dicendo. Non... Non puoi!Il castano sembra accettare la proposta e si allontana. Il moro di fronte a me mi stampa un bacio sulla fronte.
"Sei la cosa più importante della mia vita. Volevo lasciarti fuori da tutto questo, proteggerti, ma ho fallito... Mi dispiace" vedo una lacrima tagliargli la guancia e correre veloce verso terra. Sono incapace di parlare, anche solo di reagire. Rimango lì, a bocca aperta, stringendo Ji-min e lasciando che Jung-kook venga ucciso. Ho fatto così tanto per arrivare a lui... Sto davvero lasciando che finisca così?
"Ahahah, davvero pensavi che sarebbe finita così?" ridacchia Namjoon, giocherellando con la pistola "non voglio certo sporcarmi le mani per questo rifiuto. Tanto c'è già un assassino in mezzo a noi"Guarda, parla di te!
Lo guardo confusa. Poi mi guardo intorno. Nessuno si muove.
"Portatelo qui" sbuffa l'uomo. Subito due guardie si infilano in mezzo alle persone inginocchiate, prendendo e portando di forza Yoongi. Cosa....significa? Io ragazzo, in effetti, ha la camicia sporca di sangue e un labbro tagliato. Yoongi... Un assassino?
"Midnight. Uccidilo e sarai libero"
Namjoon... Ma è tutto un gioco per te?
Guardo Yoongi. È davvero quel Midnight di cui tutti parlavano sempre? Il ragazzo rimane fermo, dritto davanti al castano.
"Bastardo..." afferma solo digrignando o denti "Sei stato tu a..."
"Ah, il tuo amichetto è morto? AHAHAHAH" lo precede Namjoon.È riuscito a portare via il sole.
Sussulto, non starà parlando di Hobi? Ti prego. Dimmi che non parla di lui. Ti prego. Hobi... Ho-seok!... Per favore!
"Yoongi...dimmi che non parla di Ho-seok..." sussurro stringendo il lembo della giacca del ragazzo. Questo si inginocchia davanti a me, prendendomi con delicatezza la mano. I suoi occhi rossi e tristi, come se avesse pianto, mi bastano come risposta.
Ho-seok non c'è più.*
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Corri, veloce come il vento. È così che ti immagino ora. Stai correndo, in un grande campo pieno di girasoli. Il sole ti riscalda il viso, ma è il tuo sorriso ad attirare l'attenzione di quei magnifici fiori. Magnifici erano anche il tuo cuore, forte come nessuno, e la tua anima, pura e chiara, nonostante tutto. Vorrei rivederti ora, prenderti la mano e correre insieme a te in quel campo, cantando canzoni che non conosco.
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𝙏𝙝𝙚 𝙥𝙡𝙖𝙮 𝙤𝙛 𝙢𝙮 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩|| 𝙠.𝙩.𝙝. || [𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙩𝙖✓]
FanfictionDan-bi è una ragazza di 15 anni e vive con la sua ricca famiglia nella capitale, Seoul. Un litigio e poi un brutto incidente cambieranno drasticamente la vita quotidiana della ragazza e di tutte le persone che la circondano. Ormai adulta, Dan-bi dov...