Speciale: [Midsummer Night's Dream]

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[TAE-HYUNG]

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[TAE-HYUNG]

Anche se ormai è estate, durante la sera c'è ancora un lieve venticello fresco, che obbliga a girare con almeno una felpa sulle spalle. Così mi ritrovo io, verso la via di casa. Il cielo è stupendo. La luna brilla insieme alle stelle.

Dan-bi mi manca. Mentre cammino apro il mio portafogli e guardo una sua vecchia foto, di quando ancora frequentavamo la scuola: siamo Ji-min, lei, Jung-kook ed io, tutti abbracciati e sorridenti.

Ma quand'è che ci siamo persi?

Guardo sconsolato la foto, cercando di bloccare una lacrima. Eravamo così spensierati e tranquilli, baciati dalla luce del sole che, ormai, non brilla più come una volta.

Meritavamo questo?

Rimetto la foto nel portafogli, vedendo che, ormai, sono già arrivato a destinazione.
"Sono a casa, amore"
Ormai lo dico sempre e a volte mi immagino che lei possa rispondere, con quella sua dolce voce che tanto amo. Dio, non gliel'ho mai detto. Se l'avessi di fronte, in realtà, non parlerei. Rimarrei in silenzio e bacerei ogni singolo centimetro della sua morbida pelle, per poi perdermi nei suoi profondi occhi.

Il destino è stato crudele e non c'è giorno dove non spero che lei sia in un posto migliore, lontano dalle sofferenze.
Cazzo quanto mi manca.
Merda non riesco a respirare.
Corro in bagno, preso da una sorta di attacco di panico, e mi sciacquo il viso due o tre volte. Mi guardo allo specchio e noto le mie occhiaie accentuate, che marcano il mio sguardo vuoto, senza scintille, senza vita.
Sento le ginocchia cedere e con un tonfo mi ritrovo seduto a terra, con il viso e le mani ancora bagnate. Succede troppo spesso.
Di solito, quando mi manca a livelli estremi, come ora, tendo ad ubriacarmi, così da poterla vedere, anche se sono consapevole del fatto che sia solo un miraggio.
Questa sera, però, non riesco nemmeno a reggermi in piedi, ho la nausea e a fatica respiro.

Cammino lentamente verso la camera da letto. Prendo il profumo che usava sempre e ne spruzzo un po' sul cuscino dove una volta dormiva.

Sono patetico.

Stranamente chiudo gli occhi, sentendomi particolarmente stanco. A causa del lavoro e dello stress non riesco mai a dormire.

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Mi sento infastidito da una luce forte e il cuscino sembra più scomodo che mai. Sento il profumo leggermente più accentuato, il che rende il tutto molto strano.
Apro gli occhi frustrato, sbuffando, ma subito mi si mozza il fiato. Rimango così sbigottito, che non riesco nemmeno a muovere un muscolo.

"Dan-bi...." sussurro flebilmente, trovando la ragazza sdraiata, sotto di me, su dei morbidi petali rosati. Ha gli occhi chiusi e sembra stia beatamente dormendo. Non ho mai fatto in vita mia un sogno tanto reale.
Tocco il suo viso e sussulto, sentendo chiaramente la sua pelle a contatto con i miei polpastrelli.
Mugula qualcosa e finalmente apre gli occhi. Mi guarda sorpresa, lasciando poi scapparsi un sospiro. La vedo sorridere, cosa che mi provoca una lacrima, che veloce taglia la mia guancia, per poi scivolare a terra.

"Tae-hyung, quanto tempo è passato" afferma in un sussurro, per poi avvicinarsi a me. Mette le mani sulle mie guance, asciugando un'altra lacrima che, intanto, è caduta. Non riesco nemmeno a sbattere le palpebre. Dopo tanti, troppi anni, riesco a vederla chiaramente, a toccarla, a sentire la sua voce. Rimango paralizzato davanti al suo aspetto ancora fanciullesco, identico a come l'ho vista l'ultima volta.
"Amo la tua voce..." dico con tono basso.
Stringe le labbra e arrossisce al complimento, come al tempo era solita a fare. Non è cambiata di una virgola.

Prendo coraggio e le prendo le mani.
"Dan-bi io....posso baciarti?" chiedo molto titubante. Lei è rimasta una bambina, mentre io ho più del doppio dei suoi anni. Dio sono passati più di vent'anni...
"Tae-hyung, tu mi ami ancora?" mi chiede a sua volta, guardando a terra.
"Oh se sapessi quanto, Dan-bi. Non c'è giorno in cui non ti penso o ti cerco. Questo sogno è assurdo e la notte non è infinita. Vorrei dirti mille cose, ma allo stesso tempo non dirti niente. Vorrei baciarti, ma ho paura. Vorrei non potermi risvegliare mai, ma quando il sole sorgerà sarà tutto finito" rispondo sinceramente e quelle due lacrime precedenti erano ormai diventate un pianto incontrollato "Dan-bi mi sei mancata così tanto..."
La abbraccio forte, mettendo il viso tra i suoi lunghi capelli. Riesco a sentirne chiaramente l'odore e morbidezza.

"Tae-hyung... Ti ricordi la nostra poesia? Quella che tanto ci piaceva leggere" mi chiede, mentre mi accarezza dolcemente le spalle. Annuisco e la guardo negli occhi, asciugandomi il viso con il lembo della maglia che indossavo.
"Quando sarà finito il nostro breve giorno, una notte infinita dormiremo" dice sorridendo, unendo, finalmente, le nostre labbra.
Tutti i muscoli del mio corpo crollano all'unisono e sento accendersi un fuoco nel mio cuore. Approfondisco il bacio, bisognoso di quel contatto.
La spingo leggermente ed entrambi ci ritroviamo sdraiati sul letto di petali.

Avevo capito cosa volesse intendere, ma in quel momento non mi importava. Avevo aspettato per così tanto tempo che forse non vedevo l'ora che accadesse. Non so come, non so perché, ma ora sono qui, tra le braccia di Dan-bi e la sto baciando dopo davvero troppi anni.

Non mi serve nient'altro adesso

Ora che ho le sue labbra
I suoi occhi
I suoi abbracci

Ora che ho lei, posso dormire tranquillo.

"Ti amerò per sempre, Dan-bi"

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THE END

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𝙏𝙝𝙚 𝙥𝙡𝙖𝙮 𝙤𝙛 𝙢𝙮 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩|| 𝙠.𝙩.𝙝. || [𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙩𝙖✓] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora