15:[𝘛𝘩𝘦 𝘱𝘪𝘢𝘯𝘪𝘴𝘵]

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Il frastuono delle ragazzine urlanti alimentano la voglia di morire

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Il frastuono delle ragazzine urlanti alimentano la voglia di morire. Oggi iniziano ufficialmente le attività dei club. Posso anche rifiutarmi di andare e starmene a casa sotto le coperte, cosa che mi ispira molto, ma non voglio deludere Seok-jin. Siamo 15 membri, numero massimo per questo club. Chissà quanto si sono scannate per farne parte...
Non ne ho proprio voglia, ma non a causa di Seok-jin, ma per colpa delle sue patetiche pretendenti.
Arrivo alla classe dedicata, dove la porta è chiusa e le altre sono lì davanti. Ovviamente tutte ragazze... Non l'avrei mai detto...

"Perché è chiusa?" chiedo ad una di queste.
"Ah! Non so, però dall'aula provengono dei rumori ... Spero che Oppa stia bene!!"
Oppa.
Sì, ha detto Oppa.
Oddio santo, già mi sale il nervoso.

Guardo il telefono e vedo un messaggio da parte di Jung-kook.

Stasera pizza, ti va?

Sisisisisi!!! Grazie Kookie❤️

Sono passati vari giorni dalla" fuga dal carcere". Sta male, non sorride, esce, ma non torna tanto tardi. È già un passo avanti. L'iniziativa della pizza mi ha scaldato il cuore.

"ECCOLO! OPPAAAAA!!!" l'orda di ragazze inizia ad agitarsi e ad urlare per Seok-jin, manco fosse un Idol. Basta io me ne vado. Mi giro, ma il suono melodioso di un pianoforte mi attira. Che succede?
Nel corridoio piomba il silenzio. Si sente una voce maschile cantare. È bellissima. Proviene dalla classe del club di letteratura.
Man mano che le ragazze entrano il passaggio si libera. Arrivata in aula non sapevo se ridere o essere sorpresa: un ragazzo, che sembrava morto dentro e annoiato, suonava il piano in maniera impeccabile e poi c'era Seok-jin, che cantava vestito in smoking, seduto sul pianoforte.

No, non ce la faccio. Scoppio a ridere, spaventando praticamente tutti i presenti. Il pianista ride a sua volta, mentre le altre ragazze e Seok-jin incrociano le braccia, guardandomi male.
"Dan-bi mi prende in giro" dice lo pseudo cantante, mettendosi una mano sul cuore. Quanto la fa drammatica. Vedo le ragazze andargli incontro e consolarlo. Giro gli occhi al cielo e vado verso il pianista.
"Sei davvero bravo a suonare. Sono rimasta incantata!" affermo sorridendo.
"Ah, Ok" risponde solo ignorandomi. Rimango spiazzata. Lì. In silenzio.

"Oh ragazze, grazie mille, ora sto meglio" sento Seok-jin che, intanto, si fa strada tra le ragazze. Viene verso di me e mi avvolge le spalle con un braccio, lasciando tutte le sue fan sconvolte. Ma che problemi hanno?
"Oh, vedo che vi siete conosciuti" dice ridendo. Scuoto la testa, seguita dal pianista.
"Ah! Sono arrabbiato con te!" il ragazzo incrocia le braccia voltandosi "la Divina Provvidenza ti colpirà!! Verrà il giorno..." dice infine alzando la mano.
"Sei stupido?" gli chiedo. Divina... Che? Non ho capito.. Che giorno deve venire?

"Oh piccolo fiore" Seok-jin si risiede sul pianoforte con stile ed eleganza. È proprio affascinante dannazione!
"Vi do il benvenuto nel club di letteratura. Qui studieremo testi da tutto il mondo. La Divina Provvidenza ne 'I Promessi Sposi' è la sorte, piccola Dan-bi, è 'Verrà il giorno' è solamente una citazione dello stesso romanzo" si toglie gli occhiali, compiacendosi con se stesso. Un coro e un applauso riempiono la stanza. Sì, è molto acculturato, lo ammetto.

"Smettila, Seok-jin sei ridicolo" lo rimprovera il ragazzo pianista. Che faccia parte del club? Poverino...

Passiamo tutto il tempo a presentarci una dopo l'altra e scopro che il pianista si chiama Min Yoongi. Ha I capelli neri come la pece e la pelle candida come la neve. In realtà andiamo molto d'accordo, anche se è un piccolo bastardo senza cuore. Ha la mia stessa età, ma non l'ho mai visto.

Finalmente terminano i laboratori. Posso andare a casa a dormire, mi viene da piangere. La lezione è stata interessante, ma non ne avevo proprio voglia. Tutte le ragazze salutano quell'esibizionista, che ricambia con la sua mossa da 'Worldwide Handsome'.
Lo saluto anche io e poi mi dirigo verso la fermata. Nessuno dei miei amici frequenta un club, quindi sono praticamente sola.

La strada è deserta e un vento di tramontana mi raffredda le ginocchia scoperte. L'autunno sta arrivando. Sento dei passi dietro di me. Sono insistenti e pesanti. Mi volto e vedo Min Yoongi con le cuffie alle orecchie. Ha lo sguardo rivolto a terra e sembra scocciato di esistere.
Lo ignoro e vado avanti.
Sul tram sale anche lui: chissà dove abita.
Arrivata alla mia fermata scendo. Scende anche lui. Ah, ma sul serio?! Ma non si accorge nemmeno che stiamo facendo la stessa strada?
Lui va avanti ed io rimango dietro a seguirlo. Arrivati a casa mia, lui procede avanti, fino alla casa successiva.

Posso giurare di non aver mai visto quel ragazzo in vita mia, eppure è il mio vicino di casa! Sono... Confusa!

Entro in casa e noto un biglietto sul tavolino in salone. Poso lo zaino e chiamo mio fratello. Nessuna risposta.
"Jung-kook, voglio la pizza" urlo di nuovo, ma ancora niente. Chissà, forse è in bagno. Vado verso il tavolino e prendo il foglio.

"Scusami, Dan-bi, ho una faccenda urgente da sbrigare. Possiamo rimandare a domani? Non torno molto tardi, ma comunque non aspettarmi.
Ho provato a contattarti, ma il tuo telefono risultava irraggiungibile.
Chiamami appena torni a casa.
Ti voglio bene.
-Jk"

Che delusione.
Apprezzo molto il fatto che mi abbia avvisato, ma.. Chissà che è andato a fare.
Lo chiamo subito per avvisarlo che sono arrivata.

"Pronto?"
"Kookie, sono arrivata a casa"
"Bene, non aspettarmi stasera ok?"
"Cosa sei andato a fare?"
"Buonanotte mocciosa"
Stacca la chiamata.
No, non me la racconta giusta. Cosa dovrei fare in questo momento?
Vorrei tanto essere il tipo da farsi i fatti propri, ma priorio non ci riesco. Devo trovarlo.... Ma come?
Rimango vari minuti a pensare, ma poi ecco il lampo di genio: papà ha un programma segreto sul computer che serve a localizzare i nostri telefoni, nel caso sparissimo.

Alla velocità della luce mi fiondo nello studio, dove il grande computer fisso mi attende. Accendo il tutto e poi mi metto all'opera. Come ho scoperto che ci spiava? Un giorno mi stavo nascondendo da Jung-kook, perché avevo mangiato la sua ciambella, e papà aveva lasciato il computer acceso. Ho spiato un po', come mio solito, e ho scoperto l'applicazione.

Il programma è molto semplice e in un attimo localizzo la sua posizione. Spero non si muova di lì!

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Non avevo mai sentito qualcuno produrre una melodia tanto dolce e delicata. Sembrava provenire dagli dei. Forse è anche per questo che ti presero con sé in quella gelida notte.
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𝙏𝙝𝙚 𝙥𝙡𝙖𝙮 𝙤𝙛 𝙢𝙮 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩|| 𝙠.𝙩.𝙝. || [𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙩𝙖✓] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora