8: [𝘊𝘩𝘢𝘯𝘨𝘪𝘯𝘨]

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Mi viene un'ansia improvvisa

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Mi viene un'ansia improvvisa. Ci sta mettendo troppo. Dopo qualche minuto lo vedo tornare dal corridoio buio con le mani vuote.
"Non ho una benda" afferma alzando le spalle.
Alzo gli occhi al cielo. Ma c'è o ci fa sto ragazzo??
"Non deve essere per forza una benda! Puoi usare una sciarpa, un asciugamano o una maglia, che ne so! Qualcosa insomma!" lo rimprovero incrociando le braccia. Assottiglia per un attimo gli occhi sogghignando, poi torna con il suo sguardo puro e innocente.

"Giusto hai ragione, come ho fatto a non pensarci" dice grattandosi la nuca. Sospiro e chiudo gli occhi dall'esasperazione. Prima propone questo gioco stupido e poi non sa cosa usare come benda. Incredibile!
"Ecco tieni" dice dopo poco.
Finalm-COSA?!

"T-Tae-hyung!" balbetto mettendomi una mano sulla fronte.
"Cosa?" chiede il ragazzo guardandomi incuriosito. Sì, ha preso una maglia, peccato che è quella che stava indossando. Non posso far altro che ammirarlo ed arrossire.
Il suo fisico è scolpito come in una statua in marmo. Ha solo 16 anni, ma ne ha sempre dimostrati di più.

Oh Tae ma quando sei diventato così...
"Oh... Eheh mi alleno, ma su dai bendami" risponde... Bene, l'ho detto ad alta voce, sto ufficialmente impazzendo. Addio Dan-bi.
Sospiro profondamente, prendo la maglia e mi avvicino per mettergliela come una benda. Più mi avvicino, più il suo sguardo si fa strano.

E... Adesso che faccio? Non pensavo di vincere... Eppure non volevo perdere... O forse si?
Scuoto la testa e lo guardo.
"Chissà che mi farai ahah" mormora stravaccandosi e mordendosi il labbro. È pazzo. Ma cazzo se è bello.

Oddio ma che mi passa per la testa! Sono pazza anche io? Dannazione Dan-bi torna in te!
Vado in cucina e prendo un bicchiere d'acqua. Torno in salone e mi posiziono davanti al ragazzo.
"Sei un idiota" gli dico prima di buttargli l'acqua addosso.

"AHHH MA È GELIDAAAA! BRUTTA NANA!" urla alzandosi e saltellando per tutta la stanza. Si leva la benda ridendo e viene verso di me.
"Giochiamo ancora ti prego!"
Ah nono col cazzo. Scuoto la testa e mi dirigo verso il divano, a cui è arrivato solo qualche schizzo, niente di grave.

***

Mi sveglio di colpo. L'orologio segna le 2. È tardissimo. Dopo aver mangiato, Tae-hyung ed io ci siamo messi sul divano a guardare la TV. Volgo lo sguardo verso il ragazzo: dorme profondamente. La stanza è buia e la televisione ci illumina come un riflettore.
Mi alzo silenziosamente e vado fuori casa per chiamare Kookie. Non ho trovato chiamate o messaggi, è letteralmente sparito.

Il telefono squilla, ma non risponde. Non ha mai fatto così tardi fuori... Chissà dov'è...
Chiamo di nuovo, stavolta risponde.

"Kookie, dio, stai bene?"
"Sì, la smetti di rompere?"
Quelle parole vuote fanno irruzione nelle mie orecchie, arrivando dritte al cuore. Sento una morsa soffocarmi.
"Ti voglio bene Kookie"
Dico spontaneamente senza pensarci.
"Sto arrivando. Massimo 15 minuti, fatti trovare pronta"
E stacca.

Fredda. La sua voce era molto fredda.
Una lacrima, poi un'altra. Guardo il cielo stellato e la mezza luna splendere. Sento una profonda tristezza prendermi il petto.

***
[NARRATORE]

"DAN-BIII GUARDAMI, GUARDA MEE" urló il bambino squotendo le braccia.
"Kookie sono qui perché urli! Ti sto guardando!" replicó la bambina stanca. Era una classica giornata d'agosto, il caldo la stava sciogliendo. Quello che non sembrava sentire il peso dell'estate era il piccolo Jung-kook.
"HAI VISTO COME SONO BRAVO?!"
Il piccolo aveva appena imparato a fare la verticale e voleva sorprendere la sorella, che in effetti era affascinata dalle sue abilità.

"Sei bravissimo Kookieee"

***

"Kookieeee,,, il ginocchioooo"
Dan-bi era dolorante a terra, con le lacrime agli occhi. È appena caduta da un albero: si stava arrampicando, imitando il fratello. Sognava di essere brava tanto quanto lui.
"Dan-bi devi stare attenta!" ecco il fratello arrivato in soccorso.

"V-volevo essere b-brava come te-e" si giustificó la piccola, sfregandosi gli occhi con le sue manine. Il bambino mostró il suo sorriso felice, luminoso come il sole. Era fiero di lei, nonostante i fallimenti: quello che ammirava di più era il fatto che non le  importasse per quante volte sarebbe caduta, lei si sarebbe comunque rialzata. Sempre.

Con tutte le sue forze prese la piccola in braccio, a mo' di principessa.
"Andiamo da mamma, tonta!"

"Kookie... Tu ci sarai per me anche se sono tonta?" chiese nascondendo il viso con una mano.
"Sempre... Tonta!!"

***

[DAN-BI]

Sento la porta dietro di me aprirsi. Alla velocità della luce mi asciugo gli occhi e forzo un sorriso. È Tae, si è svegliato.
"Ehi, fa freddo... Che fai qui tutta sola? Potevi svegliarmi" sussurra avvolgendomi in un abbraccio. Già... Fa davvero freddo.
"Tra poco Jung-kook arriva" affermo, appoggiando l'orecchio sul suo petto. Perché Jung-kook è cambiato così drasticamente? Voglio abbracciarlo, mi sento come se non lo vedessi da anni!

Una lacrima scende. Piango in silenzio, ma penso che Tae se ne sia accorto, perché mi accarezza i capelli e mi lascia qualche bacio sulla testa di tanto in tanto. Mi piace la sua compagnia, ma vorrei tanto che ci fosse Kookie al posto suo.
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𝙏𝙝𝙚 𝙥𝙡𝙖𝙮 𝙤𝙛 𝙢𝙮 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩|| 𝙠.𝙩.𝙝. || [𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙩𝙖✓] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora