36:[𝘉𝘦𝘩𝘪𝘯𝘥 𝘵𝘩𝘦 𝘴𝘤𝘦𝘯𝘦]

184 12 2
                                    

Prendo la mano di Namjoon, con forza, guardandolo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Prendo la mano di Namjoon, con forza, guardandolo.
"Che cazzo... Succede qui..." balbetto esterrefatta.
La stanza ha le pareti di un colore indefinito e delle luci verdi e blu fluorescenti mi accecano. Una nube di vapore, o fumo, o non lo so, riempie la camera. C'è un odore particolare, al limite dello sgradevole. Qui sono presenti molte meno persone, al massimo una cinquantina.
"Dan-bi, queste sono le porte del paradiso" risponde il castano con una strana voce. Cammina dritto, trascinandomi, come se fossi una bambola di pezza. Guardo indietro e riesco a scorgere la testa verde di Yoongi. Noto che mi cerca con lo sguardo, ma non riesce a vedermi.
"5 minuti e andiamo" dice Namjoon, stavolta serio. Ci avviciniamo ad un tavolo, con altre 3 persone: un uomo al centro e due donne ai suoi lati, entrambe in lingerie e orecchie da coniglio.

"Ispettore!" urla l'uomo, allargando le braccia. Il castano risponde al saluto alzando una mano. Tutti mi ignorano, come se non esistessi.
Il tavolo, circolare e nero, è ricoperto di bicchieri, alcuni vuoti, altri solo a metà. Al centro c'è una polvere bianca, che subito riconosco. Sento per un attimo mancarmi il respiro.

Kim Namjoon era un tossico del cazzo.

"N-Namjoon..." sussurro guardandolo, ma mi ignora, accarezzando i capelli di una di quelle due donne.
Chi sei? Kim Namjoon? Quello che mi ha salvato dai bulli? Il ragazzo che voleva diventare detective? Quello che non parlava mai, ma sorrideva sempre?
L'uomo divide la polvere in strisce con una specie di carta di credito e poi arrotola una banconota da 5000 won. Non l'avevo mai vista in vita mia, è una banconota di valore molto alto. Solo ora capisco il calibro delle persone presenti in questo party. L'uomo appoggia la banconota arrotolata alla narice e sniffa una striscia con una destrezza unica, come se fosse tutto normale. Dopo quell'azione, scoppia a ridere, invitando Namjoon a fare la stessa cosa.

Gli avevo dato la mia anima, come ha potuto farmi questo?

"Namjoon... Non farlo" lo prego stringendogli il braccio. L'uomo ferma quella fragorosa risata all'istante, accorgendosi solo adesso della mia presenza. Mi guarda di sbieco, arricciando il naso.
"La guastafeste?" chiede al castano.
"Oh, lei è mia, lasciala perdere" afferma come se... Fossi una cosa. Lo guardo amareggiata.
L'uomo ci guarda, come se fossimo due bugiardi. Non apro bocca. Nam si accorge di quello sguardo e senza dire nemmeno una parola mette una mano dietro la mia nuca e mi avvicina a sé.
Sento le sue labbra calde e morbide contro le mie. Rimango congelata all'impatto. Dopo qualche secondo lo sento approfondire esageratamente, quasi avesse perso il controllo.
"Okok basta vi credo" scoppia a ridere l'uomo. Namjoon si stacca e mi guarda negli occhi. Noto un filo di timidezza e un sorriso sincero, spezzato subito dopo da uno sbuffo. Per un attimo mi è sembrato di vedere il vecchio Namjoon, quello che mi manca davvero molto.

"E cosa avrebbe detto Tae-hyung?" solo quello balenava nella testa.

E cosa avrebbe detto Tae-hyung? Io... L'ho tradito? Ma io... Io non volevo farlo... Nemmeno Nam lo voleva... Era.. Scena?

Ma infondo non ti saresti fermata.

Sento le lacrime accumularsi ai lati degli occhi, mentre il castano tira su col naso due strisce di quella polvere. Mi sento impotente. Ho paura. Tae-hyung... Ho paura.

"Dan-bi, sono qui con te" una voce dietro di me rapisce la mia attenzione. Giro la testa senza farmi notare e seduto alle mie spalle c'è Hobi. Sospiro e ci stringiamo le mani da dietro alle sedie. Ho paura.
"Non ti lascio ok? Ora calmati" continua a parlare, ma molte parole non riesco a comprenderle. Mi concentro solo sul suono calmo della sua voce.
"Ahhh, ci voleva...dai Dan-bi, andiamo" d'un tratto Namjoon si alza, prendendomi per mano. Lancio uno sguardo a Ho-seok e lui ricambia con un sorriso rassicurante. Nonostante le cose negative, quel ragazzo è rimasto puro come al tempo.

"Scusa per il bacio. Ma sinceramente non mi è dispiaciuto" dice dal nulla il castano. Non rispondo, anzi non lo guardo nemmeno in faccia. Tiro dritto, timorosa del terzo piano. L'ultimo, in teoria è il peggiore. Non so nemmeno cosa immaginarmi.
Non ho mai visto così tante cose tutte insieme. Mi volto, ma dietro di noi non c'è nessuno. Siamo solo io e Namjoon. Mi limito a guardare a terra la moquette color rosso sangue, strisciando i piedi ormai doloranti a causa dei tacchi alti. Il lungo corridoio sembra immenso, ma dopo un po' arriviamo alle scale.
Più guardo questo posto, più mi sembra bizzarro.

Sono stanca, affranta, traumatizzata, delusa. Do uno sguardo a Namjoon, più attivo che mai. Sospiro e finalmente arriviamo alla parte tanto attesa.
Davanti alla porta della sala del terzo piano ci attendevano due guardie, molto alte e armate. Al castano basta fare un cenno con la testa ed una delle due guardie richiama un maggiorndomo, che ci porge due maschere. Sono nere, da mettere sugli occhi.
"Qui dentro nessuno ha identità. Le cose succedono e basta" mi informa subito il ragazzo. Non capisco cosa intende con quella affermazione, ma ormai non mi stupisco più di nulla. Indosso la maschera e faccio un lungo sospiro.
Jung-kook... sto arrivando.

*
**
***
Nessuno sa quand'è il preciso istante in cui cambieremo o siamo cambiati. Guardo il ragazzo al mio fianco.
Tu perché uccidi?
***
**
*
______________________________________

Tu perché uccidi? ******______________________________________

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

______________________________________

𝙏𝙝𝙚 𝙥𝙡𝙖𝙮 𝙤𝙛 𝙢𝙮 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩|| 𝙠.𝙩.𝙝. || [𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙩𝙖✓] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora