È da un paio di mesi ormai che faccio fisioterapia con Seok-jin. Sto facendo moltissimi progressi e a breve potrò finalmente uscire di qui. Chissà quanto è cambiato il mondo in 6 anni!
Ho messo su qualche chilo, fortunatamente, e solo da poco capisco quanto io sia davvero cresciuta. Però io non voglio stare chiusa qui!!
Voglio uscire, correre, voglio... Voglio tornare a scuola... Voglio parlare con Song-i... E.... Andare al parco con Ji-min.... Giocare con Tae-hyung... Voglio abbracciare Kookie prima di andare a dormire....io...Io... Voglio tornare indietro.
Sono sdraiata sul letto, mangiando il mio pranzo. Tae-hyung torna stasera, oggi è molto impegnato.
D'un tratto un caos fortissimo di auto e persone mi distrugge le orecchie. Prendo le stampelle e mi dirigo verso la finestra spalancata. Una lunga limousine è parcheggiata all'entrata dell'ospedale, circondata da un'orda di persone. Qualcuno esce da quella lussuosa macchina, spalleggiato da due grandi bodyguards. È troppo lontano e non riesco a capire che viso abbia.Mi dirigo di nuovo verso al mio letto, mi siedo a fatica. La baraonda all'esterno cessa dopo poco. Chiudo gli occhi stanca. Non ho più fame, però devo per forza mangiare tutto...
D'un tratto il rumore torna, ma stavolta alle mie spalle.
Mi dirigo, lentamente, verso la porta. La apro e mi ritrovo davanti Ji-min, con la mano sospesa."Stavo per bussare" dice togliendosi gli occhiali da sole. Mi guarda sorridendo, poggiandomi una mano sul viso. Mi si mozza il fiato e per poco non scoppio in lacrime.
Come tutti, anche Ji-min è cambiato molto: si è alzato, anche se di poco, ha un fisico da urlo e i capelli rosa pesca. È tanto bello quanto buffo!
Lo faccio entrare, chiudendo la porta. Mi aiuta a sedermi sul letto e si mette vicino a me."Dan-bi, sei bellissima" dice abbracciandomi. È davvero molto cambiato. Ogni volta che ci vedevamo era molto più allegro e vivace. Adesso... È fin troppo calmo e tranquillo. Chissà come mai si è presentato solo adesso...
"Ji-min... Ehi" sussurro.
"Come mai tutta quella baraonda lì fuori?" gli chiedo indicando il corridoio alle sue spalle. Lui mi sorride fiero, scostandosi un ciuffo dal viso.
"Sono un attore, adesso. Mi dispiace di non essere venuto prima, ma sono pieno di impegni"
È questo quindi il mondo degli adulti? Lavoro, lavoro e ancora lavoro? Come si fa a vivere in questo modo? Cazzo dovrò anch'io fare qualcosa nella mia vita... E magari anche io non avrò il tempo di stare con chi amo.Ji-min è sempre stato un ragazzo molto bello e atletico, immaginavo che un giorno sarebbe entrato a far parte del mondo dei modelli, attori o robe simili. Il suo viso ha mantenuto i lineamenti dolci e nemmeno la sua voce è cambiata. Non mi sembra una persona molto contenta della sua vita, però.
Ci guardiamo per istanti infiniti, senza dire una parola.
"Non ho mai smesso di pensarti, Dan-bi" confessa d'un tratto il ragazzo "Quando eravamo ragazzini ero innamorato pazzo di te, ma tu... Tu non te ne accorgevi.."
Ji-min ha lo sguardo rivolto verso un punto impreciso della stanza. Ha un sorriso stampato in faccia, ma la voce è malinconica.
"Alla fine, però, Tae-hyung è arrivato prima di me. Sono stato stupido... Non ho mai avuto il coraggio di farmi avanti. Anzi, ricordo di essere stato io stesso a dirti che a Tae piacevi... Volevo vedere la tua reazione.."La sua confessione mi colpisce molto. Non immaginavo che l'amore potesse portare anche dolore. Questa è la sfumatura di Ji-min, il dolore.
Lo guardo senza dire nulla se non un lieve "mi dispiace". Il ragazzo scuote la testa e riprende ad abbracciarmi. Chissà cosa prova adesso.
"Non scusarti Dan-bi, se sei felice lo sono anche io"Se sei felice... Lo sono anche io
***
"Quindi è venuto Ji-min?! Wow, allora ogni tanto si fa vivo!" afferma Tae-hyung. Stiamo cenando insieme e gli stavo raccontando della visita del ragazzo.
"Beh fa l'attore, cerca di capirlo"Alla televisione c'è solo pubblicità. Stavolta il cibo lo ha preparato lui, non è per nulla male ai fornelli. L'ho trovato un gesto carino. Lui dice che "è solo il suo dovere", ma per me fa già fin troppo e lo apprezzo molto. Se Seok-jin lo venisse a sapere si sentirebbe tradito.
"OHH IL TELEGIORNALE! ALZA! ALZA!" passo il telecomando al ragazzo agitato, che alza il volume. Stanno parlando del caso Midnight. Non mi sono mai informata, ma ne parlano ovunque.
Finito il servizio spegniamo il televisore e chiedo a Tae-hyung maggiori informazioni riguardo a questo strano Midnight.
"Midnight è un serial killer. Ha ucciso più di 20 persone e tutti sono risultati "delitti perfetti", quindi irrisolvibili. Se ne occupa quel poliziotto che ci aiutó con Jung-kook, te lo ricordi?"Certo che mi ricordo di Nam-joon...
Quindi questo Midnight è un killer? Mi vengono i brividi se ci penso. Chissà se è Jung-ko- MA CHE MI SALTA IN MENTE?! Lui non farebbe mai male ad una mosca... Giusto?Dopo cena Tae-hyung si rifiuta, come al solito, di dormire su un letto che non sia il mio. Ha paura che se mi lascia da sola, poi, non mi risveglio più. Non capisco quale convinzione lo spinge a pensarlo. Comunque, però, è bello avere così tanto calore da parte di una persona.
La notte la passo a pensare, soprattutto a Jung-kook. Mi manca e, ormai, di lui non ho più notizie da quando ci siamo detti addio. Giuro che quando esco di qui lo prendo a calci... Se solo riuscirò a trovarlo...
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Cosa ti spinse ad uccidere? Cosa ti spinse a proteggermi? Forse è perché pensavamo allo stesso modo, forse perché eravamo anime gemelle. Non ci conoscevamo nemmeno, eppure sembrava che ci conoscessimo da una vita. Tu sei la sfumatura del male.
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𝙏𝙝𝙚 𝙥𝙡𝙖𝙮 𝙤𝙛 𝙢𝙮 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩|| 𝙠.𝙩.𝙝. || [𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙩𝙖✓]
FanfictionDan-bi è una ragazza di 15 anni e vive con la sua ricca famiglia nella capitale, Seoul. Un litigio e poi un brutto incidente cambieranno drasticamente la vita quotidiana della ragazza e di tutte le persone che la circondano. Ormai adulta, Dan-bi dov...