Abbiamo da poco finito i nostri hamburger e siamo sul divano accucciati a guardare il televisore.
Sono persa tra i miei pensieri, non riesco a concentrarmi sul film.
Per quanto io sia grande, nella mia testa so di essere ancora una bambina. Ok, sento più emozioni e sento che il mio corpo vuole assecondare quelle emozioni. Più il tempo passa, più sento che quei vestiti a Tae non stiano bene addosso e che quindi sarebbe meglio toglierli. L'unica cosa che mi ferma è la mia coscienza da ragazzina di 15 anni.
Non conosco il mondo. Ho bruciato la mia adolescenza in coma. Vorrei imparare qualcosa, che forse Tae-hyung sa. Uffa non potrò mai saperlo se non gliene parlo."Piccola, tutto bene? Mi sembri pensierosa" domanda il ragazzo abbracciandomi più forte. Forse sarebbe meglio parlarne? Faccio un tentativo. Non può andarmi così male!
Senza dire nulla spengo la televisione e lo trascino in camera. Vedo che è molto confuso, ma non si tira indietro.
Arrivati in stanza gli ordino di sedersi sul letto e senza dire nulla ubbidisce. Faccio un respiro. Vado verso di lui: delicatamente lo spingo in avanti, facendolo sdraiare e, poi, mi metto sopra di lui, come prima aveva fatto con me. Lo vedo mordersi il labbro e afferrarmi saldamente i fianchi, allungando le mani sempre più giù.
Ok, non è così che si parla, ma non importa."Che fai?" chiede in un sussurro. Sembra una belva legata con una catena. Se questa si spezza, impazzisce del tutto.
"Cosa provi?"
Mi guarda confuso.
"Credo di essere molto eccitato al momento" risponde. Non ha filtri sto ragazzo. Sento i brividi a quella parola. Lo sono anche io forse? Voglio vedere fino a che punto resiste. Non so bene cosa fare, ma non sono totalmente ignorante in questo campo. Mi posiziono a cavalcioni su di lui, mettendogli le mani sul petto. Ci guardiamo negli occhi, in silenzio. Ha un sorrisetto confuso, ma sembra abbastanza curioso di capire cosa voglio fare. È più paziente di quanto pensassi.
Forza, Dan-bi, hai 21 anni adesso!
Mi posiziono meglio sulla sua intimità, che mi crea altre sensazioni tutte diverse. Lo vedo mordersi il labbro, ma ancora non parla. Inizio, allora, a muovermi, muovendo il bacino in senso circolare e lo bacio. Sento una specie di sensazione pervadermi il petto e tanto caldo all'altezza del bassoventre.
Tae-hyung allunga le mani, poggiandole sul mio sedere e assecondando i miei movimenti. Tira la testa indietro, interrompendo il bacio, ed anche io inizio a provare... Piacere?
È davvero minimo, ma a quanto pare nessuno dei due aveva mai provato nulla. Mi avvicino verso di lui e lo bacio ancora. Lui lo approfondisce, ribaltando la situazione e mettendosi sopra di me.
"Dan-bi, non resisto più, basta così.. Ok?" dice bloccandomi. Rimango distesa sotto di lui, affamata. Tae-hyung lo faceva per me, ma in quel momento io volevo fare qualsiasi cosa. Non lo ascolto e riprendo a baciarlo. Approfittando del momento, gli tolgo la maglia, mostrando il fisico perfetto del ragazzo. Inizio a baciargli il collo, stringendogli le spalle.
Si posiziona meglio tra le mie gambe, tirandomi leggermente indietro, mettendomi in quella posizione. Continuiamo a baciarci e sento le mani di Tae andare sotto la maglia. Mi accarezza i fianchi e l'addome con le sue dita lunghe e affusolate e bollenti.
Non sapevo fosse così bello. Quante altre cose belle mi sono persa?"Dan-bi. Un passo alla volta.." Tae-hyung si allontana nuovamente, sdraiandosi al mio fianco. Ha ragione... Alla fine ho perso io il controllo.
"Scusa" dico lievemente abbracciandolo. Lo sento sorridere.
"C'è un tempo per tutto" mi accarezza la testa. Senza nemmeno cambiarci, ci addormentiamo abbracciati.***
Il raggi del sole passano attraverso i vetri della grande finestra. Mi sveglio lentamente. Alzo la testa e Tae è sveglio. Per poco non mi prendo un colpo.
"Sei sveglio... Perché non mi hai chiamata?" chiedo borbottando. Il ragazzo, serio, mi da un bacetto sul naso.
"Avevo paura che non ti saresti svegliata..." sussurra con gli occhi lucidi. Credo che Tae-hyung, più di tutti, sia rimasto segnato dal mio lungo coma. Seok-jin mi aveva raccontato che a volte delirava e cercava di svegliarmi, ma senza successo.
Gli accarezzo il viso, dandogli un bacio dolce e casto. Mi alzo e vado in bagno, lasciandolo lì, a contemplare il soffitto.Tae, però, ha ragione: dovremmo fare un passo alla volta, ma ultimamente mi sto dando alla pazza gioia. È così strana la mia voglia di crescere. Mi guardo allo specchio, analizzando bene i lineamenti più maturi del mio volto. Mi sembra di vedere una caricatura di me stessa. Guardo il neo sotto il mio occhio destro e mi viene in mente quello che ha Jung-kook sotto il labbro.
Kookie, beh, mi manca tanto, ma col tempo sto cercando di dimenticarlo... È lui che mi ha detto addio... Io... Io non c'entro nulla! Vita sua, scelta sua!Esco dal bagno e noto che Tae-hyung ha preparato la colazione. Mangiamo, chiacchierando di cose a caso, ma senza toccare il discorso "cose da adulti". Dopo la colazione mi saluta e torna al lavoro.
"Quando torno io e te facciamo un discorsetto!" afferma sorridendo, per poi correre via. Sapevo che prima o poi me ne avrebbe parlato. Sbuffo sonoramente e mi lancio sul divano, affranta.
Non so cosa fare, sono mooooooolto annoiata, aiuto.Mi alzo a fatica e prendo il mio vecchio telefono, appoggiato sopra la libreria. L'ho lasciato acceso collegandolo al Wi-Fi, così che caricasse tutti i messaggi. Per mia sfortuna la sim si è disabilitata dopo due anni dall'incidente, quindi non ho più nulla degli ultimi 4 anni. Vabbe, ma tanto chi mi ha scritto se ero in coma?
Come previsto, quasi tutte le chat sono vuote e senza messaggi. Una in particolare mi salta all'occhio, quella di Jung-kook, dove ci sono dei messaggi, tanti messaggi.
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La curiosità uccise il gatto
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𝙏𝙝𝙚 𝙥𝙡𝙖𝙮 𝙤𝙛 𝙢𝙮 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩|| 𝙠.𝙩.𝙝. || [𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙩𝙖✓]
FanficDan-bi è una ragazza di 15 anni e vive con la sua ricca famiglia nella capitale, Seoul. Un litigio e poi un brutto incidente cambieranno drasticamente la vita quotidiana della ragazza e di tutte le persone che la circondano. Ormai adulta, Dan-bi dov...