[DAN-BI]
"Ma quindi si sono lasciati?" chiede Ji-min, mangiando il suo pranzo.
Alzo le spalle "Non ne ho idea" .
Siamo al parco magico. È lunedì e dopo abbiamo entrambi una verifica. Non che non avessi studiato, ma non volevo lasciare Ji-min tutto solo."Mi ha solo detto che hanno chiuso, non mi ha raccontato altro, ma sono certa che lo hanno anche picchiato" dico mandando giù un boccone "se scopro chi è stato lo prendo a mazzate!"
Il silenzio cala e alzo la testa guardando il cielo: è coperto dai rami ancora fioriti degli alberi. Gli uccellini canticchiano e una brezza fresca mi scuote leggermente i capelli.
"Oh...e quello chi è?!" chiede quasi urlando Ji-min. Mi volto e vedo... Nam-joon?
Il castano scuote la mano come per salutarmi e si avvicina correndo. Il moro mi guarda sorpreso, poi guarda il ragazzone.
"Chi è?" dice indicandolo con il pollice.Sorrido.
"Storia lunga..." rispondo, dandogli una pacca sulla spalla. Non avevo voglia al momento di raccontargli tutto.
"Ohh, io sono Ji-min" si presenta il moro sorridendo e allungando la mano. Nam-joon la stringe, sempre senza dire una parola.Il castano ci fa un cenno con la mano e corre via. È davvero un tipo strano, non parla mai!
"Non è uno di molte parole..." sussurra Ji-min, come se mi avesse letto nel pensiero.***
Sono sdraiata sul divano da almeno due ore e ormai si è fatta sera. Mamma ha cercato di farmi fare qualcosa, ma oggi proprio non ce la faccio.
Sento suonare il campanello.
" Mammaaa" nessuna risposta.
"Papaaaa" ancora niente.
"Koookieeee" fanculo.
Il campanello suona di nuovo. Sbuffo sonoramente e mi dirigo verso la porta. Apro e quasi non prendo un infarto dallo spavento.È un ragazzo, sudato, col fiatone.
"O-oh" borbotta con la voce tremante.
Lo guardo di sbieco.
"S-sto cerc-cando" balbetta prendendo un foglietto e leggendolo "J-Jeon Jung-kook" poi lo lancia per terra e si atteggia come se non l'avesse mai letto.Scoppio in una leggera risata. È molto teso è imbarazzato. Vedo che arrossisce.
"Te lo vado a chiamare, vieni pure, accomodati"
Entro per prima, ma appena mi giro lo vedo imbambolato a guardarmi.
"Allora?" domando confusa. Il ragazzo scuote la testa e, con una risatina nervosa, si siede sul divano.
Che tipo strano.Salgo al piano di sopra, avviso mia mamma che abbiamo un ospite e poi vado verso la stanza di Kookie.
La porta è aperta.
Jung-kook è steso sul letto, con lo sguardo rivolto verso le sue mani, che stringono una fotografia.
Busso sul cornicione della porta per attirare la sua attenzione.
Il ragazzo si gira verso di me e fa un mezzo sorriso.
Rimango incantata per un attimo."È venuto un ragazzo" gli dico indicando il piano di sotto.
Senza parlare scuote fievolmente la testa. Si vede lontano un miglio che non sta bene, per nulla.
Probabilmente la foto che stava guardando ritraeva Min-jung.Arrivati in salone ci si presenta davanti una scena esilarante: mia madre, che è una malata di dolci, che ingozza il nostro ospite di dolcetti, da lei stessa preparati.
Il viso sofferente e fin troppo teso e imbarazzato del ragazzo era uno spettacolo.Scoppio a ridere senza farmi notare. Mi giro verso Kookie, ma... Lui non ride. Guarda solo mia mamma, serio e pensieroso, con un sorriso finto spiaccicato in faccia e gli occhi spenti.
Smetto anche io di ridere e urlo contro mia madre."MA CHE STAI FACENDO?!"
"Intrattengo il vostro ospite!" borbotta lei come se quello che stava facendo fosse del tutto normale.
Mi appoggio una mano sugli occhi per il nervoso e con un dito indico le scale.
La donna scrolla le spalle e se ne va."Mi dispiace" sussurro al ragazzo, appoggiandogli una mano sulla spalla. Il moro, ancora con la bocca piena, sussulta e si allontana.
Sembra... Allergico alle ragazze?Vedo Kookie stringere i pugni e mettersi davanti a lui.
"I-Io sono J-Jung Ho-"
"Si so chi sei idiota, cosa vuoi" lo interrompe alzando la voce.
Rimango spiazzata. Posso giurare di non aver mai visto Jung-kook arrabbiarsi in questo modo.Il ragazzo abbassa la testa giocherellando con le mani. Sospira e poi si piega e si... Scusa?
"Ti chiedo scusa per mia sorella mi dispiace tanto ho visto quello che è successo ma non ho avuto il coraggio di aiutarti sono un vigliacco scusami mi dispiace tanto" dice tutto d'un fiato.
Ah ma quindi lui è il fratello di Min-Jung?Aspetta. Cosa è successo?
Guardo perplessa Jung-kook, che intanto si è calmato. Senza dire una parola corre su, probabilmente in camera sua.Il ragazzo si congela sul posto, col viso paonazzo e le labbra stette. Sembra un palo della luce.
Mi metto davanti a lui.
"Ehi, tutto bene?" gli sussurro.
Il moro si strofina gli occhi e poi si presenta.
"Sono Jung Ho-seok, il fratello di Min-jung. Tu sei Dan-bi, la sorella di Jung-kook giusto?"
Sembra più tranquillo e più sicuro, però non mi guarda negli occhi.
Che carino.Annuisco e sorrido.
"Quindi tu sai cosa è successo sabato sera?" gli chiedo poco dopo.
Muove la testa su e giù e abbassa la testa.
"Vieni, facciamoci una passeggiata, così mi racconti tutto" dico prendendolo per mano.
Vedo il suo viso diventare bordeaux. Devo ammettere che è divertente stuzzicarlo.Arrivati fuori lascio la presa, ma noto che lui non fa lo stesso. Mi stringe la mano e inizia a camminare.
Sono un tantino a disagio, ma... Ha la mano così grande e calda..."Mia sorella tradiva Jung-kook" inizia guardando dritto davanti a sé "L'altro ragazzo non sapeva nulla di tuo fratello e quando se l'è ritrovato davanti ha pensato fosse un corteggiatore e..."
"E...?"
"L'ha preso e l'ha portato sul retro e poi lo ha picchiato..." dice infine guardando in basso.Sento la rabbia ribollire.
"Mi dispiace per non aver fatto niente..."
Il suo viso ora è in una smorfia strana. Guarda il vuoto e sembra stia per piangere.
"Non è colpa tua. Grazie per avermi spiegato"Ho-seok mi riaccompagna a casa e nel tragitto non diciamo una parola. Davanti alla porta mi saluta e poi se ne va.
Chiudo la porta e vado nella mia stanza.
Forse dovrei parlarne con Kookie...
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𝙏𝙝𝙚 𝙥𝙡𝙖𝙮 𝙤𝙛 𝙢𝙮 𝙝𝙚𝙖𝙧𝙩|| 𝙠.𝙩.𝙝. || [𝙧𝙚𝙫𝙞𝙨𝙞𝙤𝙣𝙖𝙩𝙖✓]
FanfictionDan-bi è una ragazza di 15 anni e vive con la sua ricca famiglia nella capitale, Seoul. Un litigio e poi un brutto incidente cambieranno drasticamente la vita quotidiana della ragazza e di tutte le persone che la circondano. Ormai adulta, Dan-bi dov...