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Giusy's pov

"Grazie..."

Dico per poi prendere il bicchiere d'acqua dalle sue mani.

"Ti senti meglio?"

Annuisco, per poi mettere il bicchiere sul tavolino.

"Hai bisogno di qualcos'altro?"

"Nono, grazie"

Mi da le spalle e si dirige verso camera sua, ma io lo fermo.

"Aspetta!"

Io mi alzo di scatto e lui si gira lentamente verso di me, incrociando le braccia.

"In realtà avrei bisogno di una cosa"

Dico torturandomi le dita, guardando verso il basso.

"Dimmi"

"Ti dispiace se resto qui stanotte? Non vorrei farmi vedere da mia madre così, ecco tutto"

Dico velocemente, alzando le spalle.
Non voglio farmi vedere piangere da mia mamma, non c'é la faccio.

"Ehm... Va bene"

"Grazie mille"

Dico con tutta sincerità.
Non lo credevo così gentile, sono al quanto sorpresa.

"Bene, allora io dormo qui"

Dico sedendomi sul divanetto, dove ero seduta poco fa.

"Se vuoi ti cedo la mia camera da letto e dormo io qui"

Dice indicando il divano.

"Nono, davvero. Sono comoda qui"

"Come vuoi"

Va dietro al divano, per poi calarsi per prendere qualcosa.

"Ecco a te"

Prende una coperta e me la mette addosso, delicatamente.

"Grazie"

Dico sorridendo imbarazzata.

"Buonanotte"

Gli dico io.

"Notte"
•••
Niccolò's pov

Mi dispiace vederla dormire su quel divano così scomodo.
Mi avvicino a lei in punta di piedi per non far alcun rumore, la prendo in braccio come una sposa e la porto sul letto di camera mia.
Le metto la coperta addosso e poi mi stendo affianco a lei.
Questa ragazza ha un qualcosa di speciale rispetto a tutte le altre.
Lei ha il coraggio di rispondere alle mie provocazioni, cosa che non farebbe nessuno. Credo che oggi sia stata la mia prima volta, dopo tanto tempo, che sono stato gentile con qualcuno. Di solito tratto sempre tutti di merda, e questo lo so bene. Molti pensano io sia uno stronzo, un bastardo e molte altre cose brutte. Si lo sono, non posso negarlo, ma nessuno sa il perché del mio improvviso cambiamento, oltre Adriano.
•••
07:50
Giusy's pov

Apro lentamente gli occhi e dopo un pò realizzo di non essere più sul divano. Mi metto seduta di scatto e mi guardo intorno, realizzando di essere in camera di Niccolò. Quest'ultimo dorme ancora, a petto nudo con la coperta fino a sotto la pancia.
Rimango un paio di secondi ad osservarlo: non avevo mai notato quanto fosse bello.
I raggi del sole che fanno risaltare i suoi pettorali, i capelli spettinati e il viso angelico, apparentemente.
Mi alzo dal letto e vado verso la sala da pranzo. Prendo il mio cellulare e guardo l'ora.

"Oh cazzo!"

Dico per poi mettere una mano sulla bocca.
Corro in camera e sveglio Niccolò, scuotendolo velocemente.

Il ballo delle incertezze||UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora