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La loro relazione stava andando bene, ma c'era solo un problema: Adriano e Niccolò
Lei doveva trovare un modo per farli riconciliare, e ci pensava ogni giorno.

"Oggi vieni da me?"

Chiese Giusy al ragazzo.

"Certo, a dopo"

Le diede un bacio sulla fronte e poi andò via.
La ragazza si guardò intorno e vide proprio la persona che stava cercando.

"Ciao Adriano"

Disse lei avvicinandosi a lui.

"Hey"

Era da un pò che non si rivolgevano la parola, se non per cose di scuola, difatti il ragazzo era un pò sorpreso.

"Hai bisogno di qualcosa?"

Chiese lui.

"Ti andrebbe di venire a casa mia oggi? Magari studiamo insieme"

Lui la guardò per un paio di secondi.

"Va bene"

Si salutarono e poi lei andò via, e Adriano era ancora molto perplesso.
•••
Il primo ad arrivare fu Niccolò, che subito si fiondò sulle labbra della ragazza, quando il campanello li interruppe.

"Stai aspettando qualcuno?"

"No. Vai in camera mia e aspettami lì"

Lui fece quello che gli era stato detto e lei andò ad aprire la porta.

"Ciao! Prego, entra"

"Allora dov-"

"Aspettami in camera mia, prendo lo zaino e arrivo"

Disse lei interrompendolo.
Adriano entrò in camera di Giusy e chiuse la porta alla spalle, quando improvvisamente quasi non prese un colpo.

"E tu che ci fai qui?!"

Chiese Niccolò arrabbiato, per poi avvicinarsi a lui.

"Tu che ci fai qui! Sono stato invitato da Giusy"

Niccolò inarcò le sopracciglia, non stava capendo.

"Scusami?"

A interrompere la loro discussione fu Giusy.

"Non uscirete da qui finché non farete pace"

Disse lei dall'altra parte della porta, per poi chiuderla a chiave.
I due ragazzi rimasero increduli, entrambi non sapevano cosa dire o fare.
Adriano si sedette a terra, con la schiena appoggiata alla porta, mentre Niccolò rimase seduto sul letto.

"E così voi due state insieme?"

Chiese Adriano, per rompere un pò il ghiaccio.

"Cosa ti importa?"

Rispose freddo Nic.

"Senti Nic, io voglio davvero chiarire con te. Mi manca la nostra amicizia"

Disse lui a testa bassa.
In effetti anche a lui mancava tutto ciò, ma non lo ammetteva per colpa del suo maledetto orgoglio.

"Non volevo far soffrire Giusy, davvero. Ormai quel che fatto é fatto, e poi dovresti ringraziarmi"

Il ballo delle incertezze||UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora