Intanto i due piccioncini si trovavano su un muretto della scuola, Nic seduto e lei in mezzo alle sue gambe.
"Secondo te hanno fatto pace?"
Chiese lui, accarezzandole i capelli.
"Lo spero tanto per loro"
Dalila non si merita affatto questo, merita affianco a lei solo persone che le vogliono bene.
"Non vedo l'ora che quest'inferno finisca"
Aggiunse lei, guardando l'edificio della scuola davanti a se.
"Anche io, non vedo l'ora di andare in vacanza... E perché non con te?"
Disse lui per poi poggiare un dito sul suo piccolo naso, e lei scese dal muretto e si mise di fronte a lui.
"Con me?"
Diciamo che Giusy non si sarebbe aspettata questa specie di invito da parte sua. Ha sempre passato le vacanze con sua mamma, e raramente andavano in piscina o a mare, dato che la mamma lavorava sempre.
"Si, non ti piacerebbe?"
Disse lui, mettendo le braccia intorno ai suoi fianchi.
"Ovvio che si... E sentiamo, dove mi porteresti?"
Chiese la ragazza con un sorriso stampato sul viso.
"Su una spiaggia bellissima, solo io e te"
Disse lui con tono malizioso, e con un sorrisetto sulla faccia.
"Perché pensi sempre male?"
Lui continuava a sorridere e ad accarezzarle la schiena, scendendo sempre di più con le mani.
"Ma tanto nessuno ci vedrebbe, che problema c'é?"
Lei aveva capito le intenzioni del ragazzo, e non le dispiaceva per niente.
"In effetti"
Disse lei alzando le spalle, per poi dargli un bacio sulle labbra.
La campanella, sfortunatamente, interruppe quel momento."Dai andiamo"
Lui scese dal muretto, per poi porgerle la mano e lei la prese.
Quando entrarono in classe, videro Adriano e Dalila seduti vicini, che chiacchieravano e appena li notarono, le due coppie si sorrisero a vicenda.
I due ragazzi si sedettero vicino, e la prof entrò in classe."Buongiorno ragazzi, oggi devo assegnarvi un compito, ma prima vi dirò come state messi con la media dei voti, dato che manca meno di una settimana alla fine della scuola"
Prese il foglio e cominciò a dire i voti, e la maggiorparte erano tutti promossi. Come tutti sapevano Adriano, Dalila e Giusy erano sulla buona via per essere promossi.
Arrivò a Niccolò e appena lesse il suo nome, scosse la testa."Moriconi, lei é messo molto male"
Lui calò la testa.
Sapeva che era a rischio bocciatura, quindi non era una sorpresa per lui."La settimana prossima ci saranno dei compiti ed interrogazioni molto importante per lei, quindi é pregato di venire"
Di solito l'ultima settimana di scuola é quella in cui non ci va mai nessuno, ma Niccolò doveva andarci e forse sarebbe stato anche l'unico.
La professoressa continuò la sua lista di voti, e si, a quanto pare, tutti i suoi compagni di classe erano palesemente promossi e quindi sicuramente non si sarebbero presentati settimana prossima e sarebbe stato l'unico."Per quanto riguarda il compito, si suddividerà in coppie. Questa volta potrete scegliere voi il vostro compagno di lavoro"
Giusy si voltò verso Niccolò e gli sorrise.
"Lo facciamo insieme?"
Disse lei con un tono dolce.
Lui annuì e poi aprì il libro, e cominciò a fissarlo.
Ormai ci era quasi abituato a questa situazione, era già stato bocciato l'anno scorso, quindi un anno in più o in anno in meno per lui non faceva differenza.
Tutto quest'odio e questo andare male a scuola, fu per colpa di suo padre. Pretendeva troppo da lui, e quella fu una specie di ribellione, che poi diventò pian piano pane quotidiano. Andava ogni giorno male a scuola, non vedeva dei bei voti dal primo superiore.
•••
Quella giornata straziante finalmente finì e Niccolò tirò dritto verso casa, ma Giusy lo seguì."Nic!"
Urlò lei con l'affanno.
Lui si fermò, ma non si voltò."Allora vengo oggi a casa tua per il compito?"
"Si, a dopo"
Detto questo ritornò per la sua strada, lasciandola sola e lo guardò andare via.
Lei voleva solo consolarlo, ma non sembrava funzionare tanto.
•••
Giusy arrivò a casa del ragazzo all'orario prestabilito."Allora, iniziamo?"
Chiese lei, per poi prendere il quaderno e appoggiarlo sul tavolo.
Lui annuì e poi iniziarono il lavoro.
Intanto, in quel preciso istante, Adriano stava andando a casa di Dalila, anche loro si riunivano per fare il compito.
Lui bussò alla porta di casa sua, ma ad aprire non fu Dalila, bensì un'altra ragazza."Adriano?"
Chiese lei, molto stupita.
"Ommiodio... Alessandra?"
Lei lo abbracciò, e lui ricambiò subito.
Quasi non l'aveva riconosciuta inizialmente, lei era la sorella di Dalila, Alessandra.
La ragazza che aveva fatto da babysitter sia a lui che alla sorella, si conoscevano da tanto.
Era cambiata molto, era più bella: bionda e occhi azzurri, completamente il contrario di Dalila.
La ragazza lo fece entrare."Come stai piccoletto?"
Per lei era ancora quel bambino di quattordici anni, o almeno così lo ricordava prima di rivederlo, solo che adesso era cresciuto di 4 anni ed era molto più bello.
"Bene dai, tu?"
"Bene, adesso vado a chiamare Dalila"
Andò a chiamarla, e poi tornarono insieme.
"Ciao Adriano!"
Si salutarono e poi iniziarono il lavoro.
"Lei sa di quella cosa?"
Disse lui con tono basso di voce, riferendosi alla gravidanza.
"Si, ma non sa che sei tu il padre. Non dirle nulla, o almeno per adesso"
Lui annuì e continuarono a scrivere.
•••
23:30Era sera tardi, ed entrambi si erano addormentati mentre studiavano.
Lei si svegliò di scatto, ricordandosi che dovevano continuare a studiare.
Si voltò verso di lui per svegliarlo, ma non ci riuscì, era così carino mentre dormiva, con quelle labbra socchiuse e così belle. Così decise di continuare da sola il lavoro di Niccolò.Ciaoo🎈🎈
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Il ballo delle incertezze||Ultimo
Fanfiction"Che per stare in pace con te stesso e col resto puoi provare a volare lasciando a terra te stesso" #3-last 19/07/19 #17-ultimo 05/08/19 #6-ultimo 09/10/19 #3-ultimo 17/10/19 #4-ultimo 19/10/19 #2-ultimo 20/10/19 #5-ultimo 24/10/19 #1-ultimo 27/10/1...