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Giusy voltò lo sguardo verso la finestra e vide una persona incappucciata, e diede un urlo.
Quest'ultimo tolse il cappuccio e la ragazza si sentì più tranquilla quando capì che era Niccolò.
Si avvicinò alla finestra e la aprì.

"Ma che cazzo ci fai qui?!"

Gli domandò, molto arrabbiata.

"Non ho sonno"

Dice alzando le spalle.

"E ti sembra giu-"

Il ragazzo mise una mano sulla sua bocca, zittendola.

"Senti, mi fai dopo la predica. Adesso fammi entrare, sto morendo di freddo"

La ragazza tolse la sua mano dalla sua bocca, e si spostò facendolo passare.
La ragazza sobbalzò nuovamente sentendo bussare, questa volta alla porta di camera sua.

"Giusy, tutto bene?"

Chiese sua mamma preoccupata, avendo sentito l'urlo.

"Cazzo! Nasconditi!"

Giusy spinse con forza il ragazzo, facendolo stendere ai piedi del letto, dalla parte della finestra.
La porta si aprì e lei si sedette di scatto sul letto.

"Tutto bene?"

"Si mamma, ho solo fatto un brutto sogno, tutto bene"

Disse lei sorridendo, e così convincedo la mamma ad uscire.
Il ragazzo si alzò in piedi e si sistemò la maglietta.

"Si può sapere cosa vuoi?"

Chiese lei, questa volta con un tono tranquillo.

"Volevo parlare un pò"

Si sedette sul letto e si tolse le scarpe.

"Ma tranquillo, fai come fossi a casa tua"

Disse la ragazza, ironicamente.

"Comunque, di cosa vuoi parlare?"

Si mise con le gambe incrociate sul letto della ragazza, e la invitò a sedersi affianco a lui.

"Ricordi quando ti ho detto che un giorno ti avrei parlato meglio di me?"

"Ma é stato poche ore fa, coglione"

Dopo quella frase, entrambi scoppiarono a ridere.
Dopo un paio di minuti, lei decise di parlare. Voleva togliersi questo dubbio.

"Perché sei così? Prima mi tratti di merda, e adesso... Guardaci, sembra di conoscerci da una vita"

Il ragazzo alzò le spalle.

"Sai, un paio di anni fa ero fidanzato"

La ragazza non capiva, perché mai doveva raccontargli di una sua ex?

"Ricordo che quel giorno la stavo aspettando a casa mia, le avevo preparato una sorpresa. Ero vestito elegante, con uno smoking. Le avevo preparato una cena, era la prima volta che lo facevo... Ricordo che sulla tavola avevo messo della candeline e delle nostre foto, era tutto pronto, mancava solo lei. Poco prima mi era arrivato un messaggio da parte sua dove diceva che stava arrivando, e che avrebbe fatto leggermente tardi perché c'era un pò di traffico. Le ore passavano, ma di lei nemmeno l'ombra. Provavo a chiamarla ma aveva il telefono spento. Dopo un paio di minuti mi arrivò una telefonata dall'ospedale, e mi dissiero che aveva avuto un incidente in auto e quando arrivai lì era troppo tardi..."

Il ballo delle incertezze||UltimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora