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Nel capitolo 0 ci sono alcuni dei personaggi, la lista non è completa, perciò invito a riguardarla qualche volta se c'è stato un cambiamento. Nel caso vi avviserò.

S.H.I.E.L.D.: Strategic Homeland Intervention Enforcement and Logistics Division. Un'associazione, uno scudo, che ha protetto l'umanità da ciò di più ambiguo in questo mondo, organizzazione antiterroristica e spionistica. Creature aliene, minacce sconosciute. Ha mantenuto segreti e difeso l'umanità fino ad oggi, tutto ciò che una volta era fantastico, è diventato reale in pochissimo tempo. Come l'arrivo di supereroi: uomini migliorati scientificamente, mutazioni genetiche e alieni. Ormai tutto il mondo sa della loro esistenza, di ciò che hanno fatto, di quanto hanno rischiato per salvarli. Eppure il nemico è sempre dietro l'angolo, architettato dagli umani, le stesse persone per cui avevano lottato e sparso sangue gli si ritorcevano contro senza indugio. Lo S.H.I.E.L.D. nasconde innumerevoli informazioni a noi comuni umani. Ci tiene all'oscuro, ma loro non sanno, che come loro , abbiamo il diritto di sapere perchè siamo egualm-

Il suo discorso sulla radio, venne bloccato dalla porta che si aprì improvvisamente, senza dargli il tempo di finire ciò che aveva iniziato. Entrò un uomo in giacca e cravatta, seguito da altri agenti.

<Signor Kim Taehyung?>

<Unico e solo. Potrei gentilmente sapere perchè avete rotto la porta della mia camera? Era aperta, non chiusa a chiave! Potrei anche sapere chi sia lei?> domandò il ragazzo, seduto sulla sue sedia girevole, premendo con l'indice il ponte degli occhiali dalla forma rotonda, facendoli salire sul naso aggraziato.

<Perdonami, non mi sono presentato. Philip Coulson- si bloccò un attimo,prendendo qualcosa dalla tasca dei pantaloni-...Dove cavolo l'ho messo? Ah , eccolo!- tirò fuori un qualcosa che sembrava un portafoglio, rivestito in pelle. Lo aprì, mostrando il contenuto. Taehyung spalancò gli occhi-...Agente dello S.H.I.E.L.D.> concluse, sfoggiando il distintivo rappresentante un'aquila. Ci fu un attimo di silenzio, che venne interrotto pochi secondi dopo.

<Oh cazzo.>sussurrò sconvolto. L'avevano trovato. Uno degli uomini dietro di lui si avvicinò con una siringa, iniettò il contenuto nel suo braccio, facendolo urlacchiare dal dolore.

<Ouch!- esclamò passandosi una mano sul braccio-Che cosa contiene?!> domandò impaurito.

<Non si preoccupi signor Kim, ora si farà una bella dormita per qualche oretta.> l'ultima cosa che Taehyung vide,prima che perdesse completamente i sensi, fu il sorrisetto dell'uomo in giacca e cravatta.

Vedeva nero, era per caso morto? Ah no, il soffitto era nero. Lentamente cercò di mettersi seduto. Percepì qualcosa di freddo stringergli i polsi. Guardò le sue mani, non si stupì di vederle incatenate da delle stupide manette. Sbuffò sonoramente, guardandosi intorno. Tutta la stanza era costruita da uno stesso materiale, era completamente nera, al centro della stanza c'erano solamente un tavolino di metallo con una sedia dello stesso materiale. La stanza sembrava isolante. Vicino al letto, un pò più avanti, notò delle imbracature fisse alla parete, con un sedile. era come quelle che si usavano in aereo. Si guardò intorno, cercando delle telecamere per la stanza, ma sapeva che c'erano sicuramente.

<Se c'è qualcuno che riesce a vedermi o a sentirmi, potrebbe farmi uscire da qui? Avrei la vescica da svuotare, grazie.> disse alzando il tono di voce. Passavano minuti e non era ancora venuto nessuno, non aveva nemmeno il telefono per svagarsi un pò. Doveva anche andare in bagno, e non gli andava di farla davanti a delle telecamere, senza contare che vivere nei suoi...ehm bisogni , non era tra le sue priorità. Guardava fisso davanti a sè, finchè la porta non si spalancò, producendo un rumore sgradevole. Da quella porta ne entrarono tre persone. Phil Coulson e due donne, entrambe dai tratti asiatici. C'era la donna con i capelli castani, portati un pò più giù delle spalle, che dimostrava molto meno di quanto aveva, l'altra era una ragazza. Aveva i capelli biondi e lisci legati in una coda che le scendeva fino a metà schiena, aveva una frangetta simpatica, per quanto potesse esserlo.

<Signor Kim, mi permetta di presentarle l'agente Melinda May, e l'agente Lalisa Manoban.> disse Philip, prima indicando la donna e poi la ragazza. Taehyung era intimidito da entrambe, che avevano un aspetto così serio, ma era più l'agente May a spaventarlo. Era una bella donna, ma gli angoli delle sue labbra erano costantemente piegati verso il basso, gli occhi felini freddi come mai, le mani portate dietro la schiena, le spalle dritte, volto alto. Un soldato perfetto insomma. La ragazza sembrava più flessibile perlomeno.

<Se mi trovassi in circostanze migliori, come per esempio in un bar, e senza le manette ai polsi, sarei veramente lieto di fare la vostra conoscenza.>rispose con un sorriso che mostrava pienamente il suo disagio.

<Signor Kim, vorrei arrivare al sodo.>disse Coulson, sedendosi davanti a lui.

<Grazie al cielo.>sussurrò disperato.

<Le sembra modo di fare? Si ricordi che si trova in un posto che non riconosce con delle persone che non ha mai visto.>disse meccanicamente May.

<Cerco solamente di essere positivo in ogni circostanza.>rispose a tono, trovando il coraggio di fissare la donna negli occhi. Ciò che disse scaturí una risatina in Philip.

<Mi piace il modo in cui ragiona, quello che ha detto è giusto. Comunque, non cambiamo argomento. Cosa sa di questa organizzazione?>

<Quello che si sente sui giornali.>

<Ripeto la domanda. Cosa sa di questa organizzazione?> Taehyung sospirò.

<So che protegge l'umanità, so che combatte qualcosa più grande di noi. So che ci nasconde qualcosa. E io voglio saperlo, come tutti gli altri d'altronde.>

<Vede signor Kim, i segreti di questa associazione non devono essere svelati, in caso contrario lei ed il resto del mondo potrebbero trovarsi in guai seri... Oltre questo, so che stava indagando su un caso. Vogliamo tutte le informazioni riguardanti e vogliamo che lei si faccia da parte.>

<Questa è violazione della privacy!>

<No...non lo è. Perché le informazioni ce le darà lei, non è vero? La prego di collaborare. Non ho intenzione di chiedere all'agente May di farla parlare, per favore.>

<È per caso una minaccia?>

<Si.>rispondono in coro lui e la donna.

<Okay...lo capisco. In cambio, voglio far parte dello S.H.I.E.L.D..>disse con un sorriso speranzoso.

<Signor Kim, forse non si rende conto del suo stato attuale.>

<Eddai signor Coulson! So che si sta affezionando a me! Se mi fa entrare le darò tutte le risposte che vuole!> insisté congiungendo le mani.

<Non possiamo direttamente prendergli l'hard disk e lasciarlo da qualche parte?>domando l'agente più giovane.

<Ehi, non potete abbandonarmi così!>

<A quanto pare è hackerato. L'unico che può accedervi è lui.>disse sospirante Philip, rispondendo alla domanda di Lalisa.

<Coulson posso parlarti un attimo?> domandò May.

<Dimmi pure.>

<In disparte. >

<Lisa, controllalo, veniamo subito.> i due uscirono dalla stanza.

<Non possiamo accoglierlo nello S.H.I.E.L.D.!>disse May, come se stesse rimproverando l'attimo in cui Coulson si era messo a pensare sul farlo entrare o no.

<Pensaci. Ha delle capacità. Potrebbe recare vantaggio alla squadra.>

<E se fosse una spia?>

<Correremo il rischio... Anche se...- si affacciò leggermente dalla porta mentre vide il ragazzo girarsi i pollici-... Mi sembra del tutto innocuo.>

<Kim Taehyung.- lo sguardo del nominato si sollevò nel sentire quelle parole - Per ora sei provvisoriamente nello S.H.I.E.L.D.. Basta una mossa falsa e potresti pentirtene amaramente.>




Nuova storia ispirata ad Agents Of S.H.I.E.L.D.. ( Consiglio vivamente di guardarla.)
È il primo capitolo perciò può sembrare un pò noioso, ma spero che lo svilupparsi della storia vi possa piacere.

Agents Of S.H.I.E.L.D. KOOKV [ITA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora