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Taehyung esitò ad iniziare la conversazione, percepiva una grossa pressione sulle spalle. Jungkook continuava a lanciargli occhiate infuocate. Non sopportava quella situazione.

Perché devi essere così difficile? Tsk.

<Non ho tempo da sprecare. Se devi parlarmi fallo.>spezzò il silenzio, facendo innervosire Taehyung.

Diamine, da quando si è capovolta la situazione? Dovrei essere io quello che avrebbe dovuto stuzzicarlo. A quanto pare devo ritornare sui miei passi.

Tae ebbe la sensazione che un sorrisino giocoso si fosse insinuato sulle sue labbra. Jungkook lo guardò male.

Perché diavolo sta sorridendo?

Taehyung si avvicinò, andando a prendere la bottiglia lasciata a terra di Jungkook,inclinandosi il necessario per afferrarla. Quando si rialzò in posizione eretta, svitò il tappo della bottiglia, poggiando le labbra sull'orlo e prendendo tre sorsi.

<Sai quanti litri di acqua ci sono sull'aereo?> disse sarcastico Jungkook.

<No, illuminami.> chiuse la bottiglia lasciandola cadere nuovamente a terra.

<Ti assicuro che non hai la necessità di bere dalla mia bottiglia.> concluse serio.

<Certo che sei schizzinoso,eh?> 

<Tu sei troppo appiccicoso.> era un continuo stuzzicarsi tra di loro.

<Impara ad apprezzarmi così come sono.> avanzò fino a giungergli davanti, sollevando il capo di pochi gradi verso l'alto per guardarlo negli occhi. 

<Non vedo perchè dovrei farlo...> alzò un sopracciglio contrariato.

<Apatico...> borbottò il moro, mettendo il muso. Sospirò, rivolgendo nuovamente l'attenzione su bel viso di Jungkook.  Poggiò una mano sulla guancia del corvino, l'altra andò a sfiorare il petto con delicatezza. 

<Perchè non mi riservi un pò di attenzioni?> sussurrò al suo orecchio. Gli occhiali gli scivolarono debolmente sul naso, costringendolo ad aggiustarseli.

<Forse perché non ne ho intenzione?>

<Bugiardo, l'altra volta non mi è sembrato che ti stessi violentando sai? Non che ne avessi le possibilità fisiche comunque...> finí poggiando una mano sotto al mento, sembrando del tutto innocente. Jungkook sospirò per l'ennesima volta.

Ma se lo legassi e lo rinchiudessi in uno stanzino, mancherebbe a qualcuno? Piccolo moccioso.

<Sei-> venne interrotto dallo stesso Taehyung.

<Ah-ah. Non iniziare con le tue solite frasucce acide. Ne ho subite abbastanza.> dichiarò incrociando le braccia al petto.

<Se è per questo, anche io sono diventato insofferente alle tue molestie.>  sbuffò, girando il capo verso destra.

<Mi vuoi far passare per un molestatore? Tsk... Puoi essere più gentile con me? Che ne dici di ricominciare tutto da capo?> Taehyung lo guardava con occhi speranzosi, aspettandosi un assenso da parte dell'altro.

<Pensi che potrebbe cambiare qualcosa? Non farti speranze inutili.> quella situazione stava iniziando a stancare Taehyung, perciò non si trattene nell'esplicitarlo.

<Jungkook voglio che sia chiara una cosa: è vero, vorrei rafforzare il nostro rapporto, ma non esisiti soltanto tu in questo mondo. Stai tirando troppo la corda, perciò fai la persona matura e accetta la mia richiesta.> gli porse la mano, aspettandosi una stretta, ma Jungkook lo guardò negli occhi con sguardi affilato e la mascella serrata.

<Kim, voglio che sia chiara una cosa: non ho intenzione di avere alcun genere di rapporto con te, se non quello di un collega.> la mano di Tae rimase sospesa in aria. La sua espressione era indecifrabile anche per Jungkook. Ma non si sarebbe sentito in colpa. Si sarebbe aspettato di tutto: uno schiaffo dritto in faccia, un pugno sul naso, che se ne sarebbe uscito dalla stanza. Eppure non fece niente di ciò che credeva. Si mise a ridere genuinamente, arrivando a doversi asciugare una lacrima alla coda dell'occhio.
Tentò di riprendere fiato ma inevitabilmente scoppiò di nuovo a ridere.

Ora è confermato. È impazzito.

<Sai... Penso.. Di esserne felice...del fatto che tu non me l'abbia data vinta... In caso contrario....sarebbe stato noioso...- prese aria e ritrono composto - Bene, dunque niente è cambiato. Forse lo preferisco così. Gli afferrò la maglia facendolo abbassare e poggiò le labbra sulle sue muovendole delicatamente, aspettando una risposta dall'altro. Jungkook nei primi secondi non realizzò, ma quando lo fece diventò rosso dalla rabbia. Gli prese entrambi i polsi, bloccandoli, Taehyung in quel momento gli morse il labbro inferiore. Il corvino gemette dal dolore.

<Porca p->

<No, no. Non si dicono le parolacce.> lo rimproverò Taehyung imitando un tono bambinesco. Si sentiva fiero della sua capacità a farlo innervosire. Vederlo in quelle condizioni lo faceva sorridere. Il più grande ribolliva dalla rabbia, il miro si tratteneva a malapena del ridergli in faccia. Jungkook gli lasciò i polsi, stendendo le braccia lungo i fianchi. Doveva assolutamente calmarsi, stava accusando una reazione esagerata. Prese repsiri, lenti e pacati. Si, già si sentiva meglio.

<Ora che sei arrabbiato con me, mi vuoi punire?> il più piccolo corse subito via dalla stanza ridacchiando, sapendo che se Jungkook l'avesse preso non l'avrebbe passata liscia.

<DANNATO KIM TAEHYUNG!- il corvino colpí una delle panche con un calcio. - Sentirmi in colpa per ciò che gli ho detto? Tsk! Avrei dovuto dirgli di peggio. Brutto stronzetto.>

<Ehi su di me si può dire di tutto a parte che sono brutto.> gli fece una linguaccia sorgendosi leggermente dalla porta. Jungkook appena lo vide iniziò a camminare verso di lui, accelerando il passo ogni momento che passava. Taehyung riprese subito a correre.

<CAZZO.> corse finché non arrivò alla sala comune, nascondendosi dietro a Jimin.

<Taehyung, che ti prende?> domandò il ragazzo. Era confuso, ma tutto gli parse più chiaro quando vide Jungkook spuntare dalla porta.

<Kim Taehyung, vieni fuori mocciosetto che non sei altro!>



Cercherò di aggiornare più spesso. Scusate.

Agents Of S.H.I.E.L.D. KOOKV [ITA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora