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La preside iniziò con il discorso per le matricole, riguardo al loro atteggiamento durante l'anno.

<Io, per prima, e gli insegnanti, pretendiamo assolutamente rispetto da parte vostra. Dovete avere un comportamento disciplinare, basta una piccola infrazione e potreste andare contro a provvedimenti molto seri e più severi rispetto agli altri corsi. I più grandi possono confermare. Se non ve la sentite, siete ancora in tempo per cambiare indirizzo. Ricordate che qui non si scherza, esigo massimo rispetto da parte vostra. Uscirete da questa accademia come dei perfetti soldati, pronti ad affrontare qualunque cosa che gli venga posta davanti...> per un pò il discorso della preside venne ignorato dal moro, che guardò Jungkook. Era completamente concentrato sulla figura della preside, mascella tesa e sguardo sicuro. Sembrava quasi che si stesse immedesimando nel monologo della donna, che continuava a parlare con tono sicuro, cercando di farsi temere dagli studenti, non avrebbe assolutamente tollerato stupidaggini. L'addestramento che subì Jungkook non fu minimamente comparabile a quello degli studenti, poiché fu una persona in particolare che si occupò del suo percorso, fino a farlo diventare l'agente modello. Il suo nome era riconosciuto in tutto lo S.H.I.E.L.D.. Pochi ai piani alti conoscevano il suo volto, gli altri riconoscevano il suo talento alla sua giovane età. Era superiore agli altri sotto tutti i punti di vista. Taehyung in quel momento avrebbe voluto accarezzare quel viso tanto mascolino. Avrebbe voluto percorre quella mandibola così pronunciata. Sospirò. Stava per avvicinare la mano al volto di JK,ma si alzò di scatto. A quel punto Taehyung si risvegliò dal suo stato.

<Oggi, ho portato il migliore degli allievi che questa accademia abbia mai avuto. Vi presento Jeon Jungkook, agente operativo dello S.H.I.E.L.D.. Spero che la sua presenza e ciò che ha da dirvi, possa motivarvi ulteriormente.> Taehyung osservò ogni minimo movimento che compì Jungkook mentre si dirigeva verso il microfono. Passo il suo sguardo dalle gambe toniche, alle spalle larghe dell'uomo.

<Buongiorno a tutti. Voglio dire innanzitutto che non mi aspettavo di vedervi in così tanti. Quando studiavo qui eravamo almeno la metà. Spero che il personale utilizzi gli stessi metodi di allora.> rise leggermente, rivolgendo un'occhiata scherzosa alla preside e agli insegnanti alla sua destra.

Ma allora sa ridere ed essere ironico anche lui?Non me lo sarei mai aspettato.

<Non ho molto da dirvi, penso che la direttrice vi abbia già anticipato tutto. Qui non esistono teste calde, o sfaticati. Datevi da fare. Non importa se è nel vostro carattere. Non saranno loro ad adattarsi a voi.- esattamente in quel momento, lanciò un'occhiata a Taehyung, che ricambiò accigliato -Sappiatelo, nel caso ancora non lo aveste capito. Se non volete finire nei guai, cercate di darvi una dritta, o non ne uscirete in ottime condizioni...-si fermò per un attimo -Non sono tipo di molte parole. L'unica cosa che posso dirvi è che non sto esagerando... Kim sto sbagliando?>Taehyung si risvegliò improvvisamente appena si sentí richiamato dal corvino.

<Uh?> Jungkook ridacchiò alla sua espressione confusa.

<Stavo raccontando loro la tua esperienza nello S.H.I.E.L.D.. Tu cosa ne pensi al riguardo? Vieni un attimo qui, al microfono.>rivolse una mano verso di lui per incitarlo ad andare. Il moro fu costretto ad alzarsi, anche se contro il suo volere. Cosa avrebbe dovuto dire a tutto quel branco di adolescenti? Jungkook si fece da parte per lasciargli spazio. Era stranamente contento im quel momento, mentre osservava ogni piccolo cambiamento sul volto del più piccolo che cercava di elaborare le informazioni velocemente e formare un discorso di senso compiuto e con un minimo di legame all'argomento di cui stavano parlando.

<I-io... Onestamente non sono socuro su cosa dire...> gli venne da sbattersi una mano in faccia, quando si rese conto che non aveva detto nemmeno buongiorno e senza neanche presentarsi.

<Bene, inizio io allora.-lo scostò leggermente, spingendolo dal fianco per farsi spazio. - Sono attualmente il suo addestratore, e può assicurarvi che non è facile.>

Poco ma sicuro... Ogni volta non so se ne uscirò con qualche arto in meno...



Finalmente, l'orientamento per i più giovani era terminato. Taehyung se avesse potuto, sia fisicamente che legalmente, avrebbe già ucciso Jungkook in tutti i modi possibili. Non avrebbe dovuto metterlo in mezzo così spudoratamente,senza nemmeno un minimo di discorso in mente.

<Ti odio.>sussurrò, quando, per l'ennesima volta, teneva il passo veloce di Jungkook.

<Sta zitto per favore, quei mocciosi mi hanno martellato la testa, possibile che non abbiano ancora capito che il silenzio è la prima cosa da saper tenere in questo corso così come negli altri? Nemmeno quelli delle medie chiacchierano così tanto...>

<Non cambia il fatto che ti odio.> borbottò, sfidandolo con lo sguardo, anche se sapeva che non poteva vederlo, visto che era voltato di spalle.

<Smettila di far il cretino e muoviti, dobbiamo raggiungere gli altri.> Taehyung tenne la bocca spalancata per almeno una decina di secondi. Il corvino era spaventoso.

<Ma->venne interrotto, da un uomo alquanto spazientito.

<Non avevo già detto di tacere?>

<Pensavo che tu invece sapessi che non funziona tutto come dici tu...>

<Ormai ci ho fatto l'abitudine.>sospirò prima di voltarsi giusto il tempo necessario per afferrarlo dal polso e camminare. Taehyung si avvicinò con le labbra all'orecchio del corvino, che quella volta non volle discutere, o in caso contrario sarebbe stato un tira e molla da parte di entrambi.

<Sei rude...> bisbigliò sensualmente all'orecchio,con un sorrisino soddisfatto sul bel viso.

Scusate il ritardo. Notteee

Agents Of S.H.I.E.L.D. KOOKV [ITA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora