<Mi dispiace intrufolarmi nel tuo desiderio di mettergli le mani addosso, ma il ragazzo mi serve vivo e vegeto.> Jungkook affiancò Taehyung, parandosi di fronte all'altro.
<Tsk, e tu chi saresti?> domandò con strafottenza, cosa che diede fastidio a Jungkook. Non voleva svelare la sua identità. Tutti all'accademia conoscevano il nome Jeon Jungkook, e non gli andava proprio di sentirlo per il tempo in cui sarebbe rimasto.
<Non t'interessa, ti basta sapere che-> Taehyung, con il suo solito ed indiscutibile tempismo perfetto lo interruppe.
<Oh, lui non è altro che Jeon Jungkook.> Taehyung lo guardò con un sorrisino di vittoria. Un coro sorpreso si levò dai ragazzi accerchiati lì intorno. Insomma, chi è che non aveva sentito almeno una volta il nome Jeon Jungkook? La sua innata bravura e genialità erano conosciute da chiunque. Jungkook chiuse gli occhi e prese un respiro profondo, dedicò al moro un'occhiataccia che non di sarebbe mai dimenticato per il resto della sua vita.
Quasi quasi ti picchio al posto suo.
Jungkook non disse niente, semplicemente afferrò il moro dal polso, con stretta ferrea.
<Ahi, mi fai male!> esclamò il più piccolo tentando di tenere il passo veloce del maggiore. Lo trascinò fino alla struttura, entrando nel primo bagno che trovò all'interno. Appena chiuse la porta alle sue spalle, lo lasciò andare, permettendogli di massaggiarsi il polso leggermente arrossato. Era durato poco, ma la pressione era abbastanza da provocargli quel rossore poco visibile, ma comunque un pò bruciava.
<Si può sapere per quale cazzo di motivo non stai mai zitto?- Taehyung si rese conto che forse aveva ragione e abbassò semplicemente lo sguardo, come un cucciolo ferito. Non seppe cosa dire - L'ha chiesto a me? Allora rispondo io. Non puoi usare il mio nome come scudo.> gli gridò in faccia. Quando finí si passo una mano tra capello corvini, frustrato dai continui errori che Tae continuava a compiere senza rifletterci un attimo. Era l'ennesimo che faceva, e questo perché non riusciva a chiudere per un attimo la bocca che si ritrovava.
<Okay, magari sono avventato, mi dispiace. Ma nonostante quel tizio volesse tirarmi un pugno in faccia, tu ti preoccupi dello svelare il tuo nome?>lo sguardò di Taehyung diventò serio. Un pò lo ferì, Jungkook non capiva che non l'avesse fatto per malizia, e in effetti non c'era niente di male.
<Kim, non te lo avrebbe tirato diamine! Anzi, in realtà sono io quello che dovrebbe farlo.>sentenziò, camminando avanti e indietro per la stanza non troppo grande. Percorreva pochi metri e si voltava subito dopo, mentre guardava le sue scarpe da ginnastica.
<Bene, allora fallo.> Taehyung si sfilò gli occhiali, chiudendo gli occhi e aspettando un colpo da parte di Jungkook. Il corvino era perplesso. Non si aspettava questa reazione, non pensava che il più piccolo avesse pensato anche solo per un attimo che sarebbe stato capace di colpirlo seriamente.
<Kim, basta. Non fare il moccioso.>sbuffò sonoratamente, rivolgendo un'occhiata a Tae. Perché diceva cose del genere? Il corvino non avrebbe mai potuto farlo veramente.
<Non sto facendo il moccioso, tu hai espressamente detto che avresti dovuto tirarmi un pugno in faccia. Cosa aspetti? Fallo senza pensarci, in fondo è colpa mia, giusto?> disse il tutto con una compostezza invidiabile, che non aveva mai avuto. Jungkook non aveva mai avuto la possibilità di vederlo così.
<Sei passato da moccioso a vittima.>sussurrò il corvino. Taehyung sospirò dalla frustrazione. Niente gli andava bene. Non importa cosa facesse, ci sarebbe stato sempre qualcosa di minimamente sbagliato.
<È possibile che ogni cosa che faccio non vada mai bene? Io non capisco cosa sbaglio ogni volta!- si mise davanti al corvino, e gli prese una mano, poggiandosela sulla guancia. Chiuse gli occhi e poi parlò -Hai ragione, mi merito di venir punito. Mi dispiace l'altro giorno ti ho tirato uno schiaffo. Mi meriterei di peggio, non avrei dovuto farlo. Perciò ora hai la possibilità di fare qualunque cosa tu voglia.> scandí le parole lentamente. Jungkook restò esterrefatto. Stava per dire qualcosa, ma si sentí un bussare continuo alla porta che riuscì ad interrompere il silenzio formatosi nella stanza. Nonostante il rumore, nessuno dei due distolse lo sguardo dall'altro. La mano di Jungkook scivolò lentamente, accarezzando la pelle di Taehyung non appositamente. A Taehyung vennero i brividi, le sue labbra si schiusero leggermente, mentre fissava intensamente gli occhi di Jungkook.
<Andiamo, è già tardi e dobbiamo raggiungere l'auditorium.> Jungkook camminò fino alla porta dove con un movimento preciso della mano girò la chiave e spalancò la porta, trovandosi davanti uno studente intimorito dallo sguardo di Jungkook. Il più grande semplicemente lo sorpassò senza troppi problemi. Taehyung, quando vide la figura di Jk sparire dietro la porta, si diede una mossa nel tentare di raggiungerlo. Lo affiancò dopo una corsetta veloce. Si trovava in una situazione d'imbarazzo al momento, cosa bizzarra, visto il carattere espansivo che si ritrovava.
Taehyung sospirò, più tardi avrebbe alleviato il tutto con uno dei suoi soliti riferimenti a sfondo sessuale. Quando arrivarono nell'auditorium, Tae rimase a bocca aperta. Era veramente enorme, e all'interno prendevano posto innumerevoli studenti. Jungkook fece proseguire il più piccolo avanti a lui, per non perderlo di vista tra tutta quella massa di gente. Quando raggiunsero la preside di quella scuola, e membro del consiglio dello S.H.I.E.L.D, Jungkook le porse la mano con galanteria.
<Era da tanto che non la vedevo Agente Jeon.> gli fece un cenno col capo.
<Già, sono d'accordo. Mi permetta di presentarle Taehyung. È una nuova recluta del team di Coulson.>Taehyung seguí le indicazioni di Jeon, facendo un piccolo inchino alla signora davanti a lui.
<Potete sedervi, lì.> indico due posti vicini, i due eseguirono come gli era stato detto. La donna si avvicinò al microfono.
<Bene, possiamo iniziare, l'assemblea. Accomodatevi, per favore.>
Sorry per il ritardo. Notteee.
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Agents Of S.H.I.E.L.D. KOOKV [ITA]
FanfictionTaehyung, studente liceale si trova tutto ad un tratto catapultato in un mondo per lui fantastico. Un associazione segreta. S. H. I. E. L. D. Ispirato dall'omonima serie. Per chi non l'avesse vista e avesse intenzione di guardarla, potrebbero esserc...