2

3K 224 111
                                    

<Oddio che figata!>esclamò alzandosi dalla sedia, facendola cadere per terra provcando un rumore fastidioso.

<Oh scusate.-alzò la sedia sotto lo sguardo dei tre-Ora potreste togliermi le manette per favore?>chiese docilmente mettendo le mani in avanti verso Phil, che guardò l'agente May. La donna alzò gli occhi al cielo e prese qualcosa dalla tasca dei pantaloni rigorosamente stretti e neri. Una volta libero si massaggiò lentamente i polsi per darsi un pò di sollievo.

<Manoban, accompagna Taehyung a conoscere lo staff. Non farlo andare in giro per la struttura da solo. Fagli vedere solamente i posti concessi nel suo caso. Hai 10 minuti, poi portalo in laboratorio.>ordinò Coulson. Lisa annuì.

<Uh? In laboratorio? Volete fare esperimenti su di me?>domandò allarmato il moro.

<No Kim, devi decodificare il tuo hard disk.>

<Oh...certo signore. Scusi la stupidità, signore.> si portò una mano alla fronte come un militare. May accennò un sorriso che non venne notato, alla spensierata infantiltà del ragazzo, ma si ricompose in pochissimo tempo, facendo tornare gli angoli delle labbra alla loro solita posizione.

<Forza seguimi.>disse Lalisa, uscendo dalla camera. Taehyung, senza contestare, la seguì subito esplorando l'immensa struttura.

<Questa si che è una gran->venne interrotto da una piccola turbolenza che lo fece tremare leggermente.

<Oddio! Che diamine era?!>domandò il ragazzo portando una mano al cuore che stava battendo all'impazzata dopo la scossa ricevuta all'improvviso.

<Una turbolenza.> disse Lisa pacatamente.

<Una turbo- Oddio, siamo su un aereo?> gli occhi del moro si erano illuminati improvvisamente.

<Esattamente.>

<Okay, mi correggo. Questa si che è una gran figata.> tutto ciò che lo circondava era completamente diverso da ciò in cui aveva vissuto fino ad ora. Più si guardava attorno, più ne rimaneva incantato. Superarono un corridoio e arrivarono in una parte dell'aereo dove c'era un piano bar. Qualcuno era seduto su una poltrona e dei divanetti più avanti, distanti di qualche metro da dove erano loro in quel momento. 

<Questo è una specie di sala che abbiamo per rilassarci un pò, con il piano bar, alcune poltrone la tv... Ma non viene usata molto spesso, abbiamo costantemente qualcosa da fare. Tra missioni varie non stiamo quasi mai su questo aereo, perciò goditelo finchè puoi.> disse sospirante.

Sembra quasi una minaccia.

Pensò Taehyung. Arrivarono dove erano seduti due ragazzi e una ragazza.

<Kim, loro sono Park Jimin,Kim Seokjin e Kim Jennie. Jimin è un operativo, Jennie e Seokjin biologi.> disse la ragazza indicandoli uno ad uno. Per primo indicò un ragazzo biondo, poi quello al suo fianco, quello con i capelli viola e infine la ragazza, con i capelli scuri che le arrivavano fin sotto la vita, sembravano del suo colore naturale. 

<Oh...tu sei quel tizio strano che fa l'hacker?>domandò il biondino con un amabile sorriso sul volto. 

Tizio strano? Se intende fantasticamente stravagante, si sono io.

Ma come dargli torto?

<Si sono proprio io...il tizio strano...>disse tra i denti sorridendo anche lui. 

<Qual è il tuo nome?>domandò la ragazza, che lanciò un brutto sguardo a Jimin, che rimase paralizzata dalla durezza con cui venne rimproverato visivamente.

<Taehyung.>le rispose con la stessa gentilezza con cui si era rivolto a lui.

<Benvenuto Taehyung.> Taehyung fece il giro della struttura, conobbe tutti i ragazzi che lavoravano nella base scientifica, gli operativi. Mancava solamente una persona a detta di Lisa.

<Ragazzi, JK è tornato?>domandò la ragazza agli ultimi due che avevano incontarto, ossia Namjoon e Hoseok. Non fecero in tempo a rispondere che vennero interrotti da Taehyung che prese parola. 

<Che razza di nome è JK?>disse spontaneamente, si pentí subito dopo di averlo fatto.

<Il mio.>una voce potente si fece sentire alle sue spalle. Ingoiò un groppo in gola, con la paura di voltarsi, per vedere a chi apparteneva quel tono sicuro. Con lentezza disarmante si voltò lentamente. Davanti a lui c'era un ragazzo, più alto e muscoloso,molto muscoloso, capelli corvini e occhi dello stesso colore, questi perforanti. La pelle era chiara, e sullo zigomo c'era una piccola cicatrice.

Porca Ev-

<Oh eccoti!- esclamò Lisa con un leggero sorriso di cortesia -Lui è Kim Taehyung, il nuo->venne interrotta dal corvino stesso.

<Il nuovo "agente" di cui mi ha parlato Coulson.>

<Ehi perché hai fatto le virgolette con le dita ad agente! Sono una persona capace, signor JK.> Taehyung si sentí soddisfatto, perché scatenò una risata da parte di tutti i presenti.

<Da dove gli è venuto a Coulson di far restare qui un soggetto del genere? Non pensavo che al team servisse un pagliaccio.> disse con la sua solita aria seria e inflessibile da agente modello in tutto e per tutto.

<Sei tanto figo quanto stronzo, peccato.>disse Taehyung sospirante e sbuffando dolcemente. Doveva ammettere che quel ragazzo fosse una bomba sexy, uno di quelli che ormai si vedono una volta all'anno. Peccato che aveva un caratteraccio.

<Perlopiù anche gay.>

<Sai, mi stai antipatico, sei omofobo.- disse in un primo momento rivolgendosi a lui con una tale naturalezza che agli altri venne sempre più da ridere- È sempre così rompiballe?> domandò poi voltandosi verso i tre ragazzi alle sue spalle. Lisa fece un veloce cenno con la testa non facendosi beccare dal corvino.

<Non sono omofobo. Sono solamente seccato dalle persone poco serie come te.>

<Io credo invece che tu sia troppo serio, ti servirebbe un pò di sesso. Forse ti scioglierebbe un pò.> Taehyung aveva un sorrisetto consapevole in faccia. Lasciò tutti a bocca aperta. Jungkook stava ribollendo dalla rabbia. Ma gli avevano insegnato a controllare l'emozioni troppo bene, non lasciava intravedere niente.

<Bhe... Io vado...a fare delle commissioni.>

<Ehm... Io devo finire di aggiustare il condizionatore.>

<Aspetta Namjoon, vengo con te.> insomma alla fine tutti trovarono un modo per dileguarsi da quella situazione che non prometteva niente di buono. In realtà, troppo divertiti si recarono nella stanza di controllo, spiandoli dagli schermi posizionati al muro.

<Lisa mi passi i popcorn e la coca?> chiese Hoseok concentrato a guardare lo schermo.

<Mhh? Sei impazzito? Non ci sono né popcorn né coca.>

<Si lo so, ma mi andava di dirlo.> disse sospirante appoggiando i gomiti sul tavolo al centro della stanza.

<Ti piace scherzare, non è vero?>disse  Jungkook con il tono alterato avvicinandosi pericolosamente all'ex liceale.

<No, mi piace dire la verità.>

<Se vuoi restare qui, devi imparare a tacere quando è necessario, sia chiaro.> Jungkook si voltò per andarsene. Taehyung era troppo testardo, come al solito voleva l'ultima parola.

<Credo proprio che tu ne abbia bisogno, agente JK. Sai cosa intendo...>   il tono di Taehyung divenne quasi sensuale.

Il ragazzo con gli occhiali non aveva ancora capito con chi aveva a che fare. Provocarlo sarebbe stato peggio.




Agents Of S.H.I.E.L.D. KOOKV [ITA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora