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Jungkook gli si avvicinò, Taehyung indietreggiò passo per passo fino a che alle sue spalle si trovò un tavolo. Usando le braccia come leva vi si sedette sopra con naturalezza. Jungkook invece poggiò la mani sul tavolo, ai lati delle cosce di Taehyung che lo guardava con uno strano sorrisetto in volto. Gli stava iniziando a dare fastidio più del dovuto. Gli avrebbe fatto abbassare gli angoli delle labbra. Si avvicinò al suo orecchio per poi iniziare a sussurrare con voce estremamente bassa vicino al lobo di Taehyung.

<Io credo... Che l'unico che ne abbia bisogno... Sia tu... O sbaglio? Mi sai tanto di uno che è in astinenza e si vuole dare alla pazza gioia. Forse perché nessuno ti vuole?> il viso di Taehyung si scurí.

<Sei un pezzo di merda.> disse Taehyung.

<Invece no Kim. Spero che tu comprenda che qui c'è un lavoro importante da condurre, dove si rischia di mettere a rischio delle vite umane. Non c'è tempo per le tue provocazioni e battutine stupide, spero che il tuo comportamento esuberante riesca ad essere contenuto da un opportuno addestratore.> ciò che disse Jungkook era severo ma giusto... Eppure a Taehyung non andava di controllare il suo comportamento. Ci sarebbero stati sicuramente dei momenti in cui avrebbero riso.

<Cosa intendi per addestratore.>domandò il moro, incrociando le braccia e spostando lo sguardo dagli occhi magnetici del corvino.

<Ogni nuovo agente ha un addestratore che lo prepara in conoscenze personali e difesa... Poi naturalmente dipende dalla specializzazione che ha fatto il neo agente.>Jungkook si allontanò da lui, Taehyung sbuffò nel sentire quella risposta troppo perfettamente strutturata.

<Diamine... Almeno ora non potresti essere più... Insomma più... Umano?> Taehyung si aggiustò gli occhiali tondeggianti che avevano iniziato a scendere lentamente sul naso.

<Essere precisi non significa non essere umani.> rispose freddamente.

<Mi stai comunque antipatico.> sbuffò e incrociò le braccia al petto.

<Bene.>disse mentre era voltato dalla parte opposta di Taehyung.

<Sai dirmi solo bene?!> Taehyung accartocciò un foglio di carta che si trovava sul tavolo e glielo lanciò contro mentre era girato di spalle. Jungkook piegò leggermente il collo verso sinistra, schivando perfettamente il foglio lanciatogli.

<Sei troppo vivace per la tua statura.>sentenziò squadrandolo da testa a piedi. A Taehyung venne un'idea per provocarlo ulterioremente.

<Vuoi per caso sapere se sono passivo? Bhe se te lo stai chiedendo... Si... Sto sotto... A parte se magari vuoi che ti cavalchi...> un sorrisetto malizioso toccò nuovamente le sue labbre carnose.

<I tuoi occhiali sono un diversivo? A prima vista sembri un innocuo nerd... Invece sei una puttana repressa. E quanti anni hai? Venti?> Jungkook era quasi sbalordito... Insomma non c'era bisogno che glielo dicesse per capire che stesse sotto.

<Diciotto.> lo corresse il maggiore.

<In poche parole sei ancora un bambino.>

<Oh... Non sapevo che ti piacessero i baby boy. Devo chiamarti daddy? Non pensi che sia troppo cliché?- Taehyung scese dal tavolo e gli andò difronte. Gli poggiò una mano sulla spalla e un dito sul petto che lentamente scese sul suo addome, fino ad arrivare al bordo dei pantaloni. - Forse master? Lo preferisci come maestro o come padrone? O boss?> la sua voce aveva preso un tono di voce differente rispetto a prima.

<Cavolo, quel ragazzo ci sa fare con le parole.-disse Hoseok sgranocchiando patatine. Non c'erano popcorn ma almeno delle semplici patatine si. -Dovresti prendere lezioni da lui Namjoon.>
Colui che era stato interpellato rivolse un'occhiataccia a Hoseok che continuava a sgranocchiare le patatine fregandosene altamente, troppo preso dalla conversazione tra i due.
Una quarta presenza entrò nella stanza chiudendo la porta alle sue spalle. Era Jisoo che si avvicinò ai tre ragazzi.

<Cosa ci fate tutti qui?domandò curiosa cercando di capire cosa c'era sullo schermo.
<Taehyung sta tenendo testa a Jungkook.> affermò Hoseok tenendo gli occhi incollati allo schermo.
<Oh, veramente? Bhe Hoseok dammi due patatine.>

Jungkook con forza tolse le mai di Taehyung, portandole verso l'alto. Fece sbattere Taehyung al muro.

<Oh... Vedo che sei sadico. Anche questo è un pò cliché.>i loro occhi si sfidarono. Jungkook strinse ancora di più la presa sui polsi di Taehyung facendolo gemere leggermente.

<Non hai idea di quanto io possa essere sadico... Fidati che non avrebbe niente di cliché.>

< Se non fossi così bello saresti noioso.>

<Ora io ragazzino, ti consiglieri di chiudere quella cazzo di bocca, o dovrei legarti veramente con le manette alla testiera del letto e uno straccio in bocca. Visto che ne sei così tanto curioso potrei farlo e lasciarti chiuso lì dentro per giorni. Chissà magari il tuo cervello si aggiusta un pochino.> Jungkook era veramente adirato a quel punto. Un bambino lo stava facendo incazzare a tal punto.

<Oppure potresti tapparmi la bocca con qualcos'altro.> Taehyung alzò un ginocchio e andò a sfiorare il pacco di Jungkook.

<Sei veramente una cazzo di puttana. Farò di tutti per renderti la vita impossibile.>

<Penso che tu sia spaventato dal non riuscire a trattenerti. Sei vergine?>
Jungkook prima di fare qualunqie cosa guardò verso la telecamera. Prese Taehyung da un polso e uscì dalla stanza, portandolo nel bagno più vicino.

<Senti moccioso. Non immagini nemmeno ciò con cui ho avuto a che fare.  L'unico verginello che si crede troppo cresciuto e vuole fare le cosiddette cose dei grandi sei tu. Tra l'altro mi sono trattenuto con persone molto più sensuali di te Taehyung, forse non capisci che sei un bambino ancora. Ma se volessi non immagineresti nemmeno cosa potrei fare. Se vuoi restare qui pretendo serietà, oppure ti caccio dall'organizzazione.> Taehyung inzialmente boccheggiò a quelle parole.

<Non sei tu il direttore.>borbottò Taehyung, cercando di uscirne. Jungkook aveva colpito il tasto giusto.

<Posso farlo lo stesso. E ora vai in laboratorio. Coulson ti aspetta.>si distaccò da lui e prese la sua strada.

<Ah...e comunque il mio nome è Jungkook.>






Agents Of S.H.I.E.L.D. KOOKV [ITA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora