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<Bene, ora non devo fare altro che tornare indietro. Devo congratularmi con me stesso, sono troppo talentuoso.>
Una mano si posò sulla sua spalla improvvisamente.

<Buon per lei, signor Kim.>

Ma quand'è che mi arriva la mia grazia divina? Mi sembra di averla ordinata da quando sono nato.

Sono ufficialmente nella merda.

<Portatelo nel mio studio.>sentenziò Quinn con un sorrisino vittorioso sul volto.

Fanculo te e la tua faccia di cazzo.

Uno dei due uomini gli fermò le mani dietro la schiena, costringendolo a camminare. Non aveva avuto nemmeno il tempo per svignarsela. Poteva solamente sperare nei tre sulla spiaggia. Non che la loro situazione attuale fosse migliore, per intenderci.




<Nove.> continuò Yoongi, per ora i due non li avevano ancora adocchiati. Jungkook era sempre teso sull'attenti.

<Otto.> i due iniziarono a parlare, uno si voltò verso dove si trovava Coulson, prima che potrsse dire niente, Jungkook lo aveva già colpito, il sonnifero agí in maniera istantansa.

<Sette.>
L'altro vide il collega crollare davanti ai suoi occhi, come se niente fosse.

<Sei.> Subito impugnò la pistola, ma Coulson e Jungkook avevano approfittato di quei pochi secondi per nascondersi dietro l'albero. Quell'uomo non doveva assolutamente avvertire Quinn, o sarebbe stato un danno.

<Cazzo.> <Cinque> dissero contemporaneamente Yoongi e Jungkook.

<Quattro.>

<Sta venendo verso di noi. Troppo velocemente!>

<Tre.>

<Preparatevi a correre.> esordì Coulson.

<Due.>sentivano i passi sempre più vicini.

<Uno, correte!> esclamò Yoongi, ora dovevano solamente infiltrarsi. I 10 secondi bastavano sicuramente, il problema era il tipo che li stava dietro che aveva iniziato a buttare colpi di pistola.
Jungkook durante la corsa colpí il polso dell'altro, ma il proiettile lo sfiorò a malapena. All'interno dell'area non c'era una zona dove avrebbero potuto proteggersi dsgli spari. Mancavano tre secondi, quell'uomo si avvicinava sempre di più. Ma a quanto pare non aveva considerato una cosa. La barriera si era già riattivata dopo quei tre secondi,  Coulson, Yoongi e Jungkook assistettero a come quella tecnologia avanzata riducesse gli essere umani, Coulson si pentí di aver guardato.

<Forza andiamo.> gridò Jungkook.



Taehyung venne condotto in uno studio. Inaspettatamente venne fatto accomodare su un divano. Quinn si sedette di fronte a lui sulla sua poltrona.

<Dunque, signor Kim, ha qualcosa da dirmi evidentemente.>

<Bella villa signore, complimenti.> dsse guardandosi intorno.

<È ovvio che lei sia un novellino, e non mi ci vorrebbe molto a farti parlare. S.H.I.E.L.D, vero?>

<Scudo? Scusi sono confuso, di cosa sta parlando?> l'espressione di Tae era una vera e propria presa in giro nei confronti di Ian.

<Perquisitelo, avrà qualcosa addosso.>il ragazzo che ricevette quel'incarico, era lo stesso che aveva perquisito Taehyung all'ingresso. Il suo viso era arrossato. Non che Taehyung potesse più usarlo a suoi interessi.

<Alzatelo.> disse Quinn facendo alzare Taehyung in piedo da due uomini. Il, ragazzo iniziò a testarlo a partire dalle braccia, per poi passare ad una gamba.

<Ah~-gemette appositamente Taehyung quando la mano tastò il suo interno coscia - Ehi, se continui, così potrei anche eccitarmi.> il ragazzo stava scoppiando, continuò passando all'altra gamba finché non percepí qualcosa all'altezza della coscia.

<Abbassategli i pantaloni.> ordinò Quinn.

<Vuole per caso farmi un pompino, Ian? Non pensavo avesse certi gusti...> lo provocò Taehyung. In realtà non sapeva perché lo stava facendo, non che poteva concludere più di tanto, però infastidirlo lo stava compiacendo.

<Tsk.> Ian, alza gli occhi al cielo in uno sguardo annoiato. I tre dall'altra parte si stavano adocchiando tra chi avrebbe dovuto farlo.

Siete consapevoli che ci sono uomini che pagherebbero per togliermi i pantaloni?

<Se mi togliete le manette posso farlo io. > disse con sorrisino in volto.

<Mi crede così stupido, signor Kim?>

<Potrei chiederle lo stesso, come potrei colpire 4 persone in una stanza senza venire inevitabilmente ucciso? Poi, ehi, mi piacciono gli uomini, ma voi non siete il mio tipo. Senza offesa ragazzi.>

<Toglietegli le manette.> mentre lo disse estrasse una pistola da un cassetto, puntandola dritta su Taehyung. Il moro osservò ogni sua mossa, ogni singolo dettaglio che aveva davanti agli occhi.

Sentí il peso del metallo sollevarsi dai suoi polsi. Nonostante le avesse tenute per poco, erano comunque scomode. Si massaggiò i polsi. Li sentiva pulsare dolorosamente.

Fanculo, ho una pelle troppo delicata per subire un simile trattamento .

Taehyung iniziò a sbottonarsi lentamente i pantaloni.

<Fai movimenti strani e sai cosa succede.>

Si certo.

Taehyung si abbassò i pantaloni fino alle ginocchia, rivelando la coscia liscia su cui era legata l'arma della buonanotte.

<Lentamente abbassati e poggiala sul tavolo.>

<Posso alzarmi i pantaloni prima?>

<No.> Taehyung si limitò a sbuffare, eseguendo ciò che gli era stato detto.

<Bella la vista là dietro?> domandò ai tre alle sue spalle, che inevitabilmente avevano abbassato lo sguardo.

Appena lasciò l'arma, Taehyung si rimise per bene i pantaloni.

<Cos'è quell'arma?>

<Vuoi saperlo cosí tanto?>

<Ti sembra che sia in vena di perdere tempo?>

<Facciamo un patto. Io ti dico tutto quello che so e tu mi lasci in vita e libero.> Quinn emise una risata forzata a quelle parole.

<Dovrei credere ad un agente dello S.H.I.E.L.D?>

<Ehi, io non sono un agente dello S.H.I.E.L.D, e onestamente tengo più alla mia vita che al resto. Ci stai?>




Sono QUIIIIIII.

Agents Of S.H.I.E.L.D. KOOKV [ITA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora