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<Era un giornalista fino a poco tempo fa, esatto? O quasi, aveva un canale youtube se non sbaglio. Non potrei dimenticare un bel volto, e proprio per questo motivo, non posso commettere passi falsi nel ricordare di non averla invitata a questa festa. Mi sembra un pò agitato, c'è qualcosa che non va?> Taehyung stava letteralmente sudando freddo. Sentiva la stoffa attaccarsi alla pelle della sua schiena provocandogli una fastidiosa sensazione.

Ma può andarmi bene almeno una volta? Non chiedo molto. Forza Taehyung, improvvisa! Sei bravo, a farlo.

<Ehm... Lei dice? Mi deve scusare! Sa lavoro per un'azienda giornalistica, e mi sono procurato un invito per riuscire ad intervistarla. A quanto pare sono stato scoperto!> concluse con una risatina. Afferro un cocktail dal tavolo dietro di lui, sorseggiandolo lentamente.

Ti prego, fai che se la sia bevuta. Se l'è bevuta, vero? Oddio che ansia. Che qualcuno mi vegli.

<Ah si? Bhe, bastava chiedere! Non vedo perché ricorrere a qualcosa di così complicato. Di quale agenzia giornalistica fa parte? Pensavo che lavorasse autonomamente.> si avvicinò di qualche centimetro, allungandosi per avvolgere le dita attorno al collo sottile del bicchiere di vetro.

Ma non può accontentarsi? Ma vuole sapere anche nascita, vita e miracoli? Essere così meravigliosi non è esaustivo? E ora cosa mi invento? Ehm... Una famosa agenzia giornalistica internazionale... Uhm... Perché non me ne viene in mente nessuna!?

<Oh, ho iniziato da poco in realtà! Mi sono reso conto che non avevo i mezzi necessari per andare avanti in autonomia. Ciò che una famosa agenzia come la United Press International mi avrebbe concesso senza troppi problemi.>

Deve continuare a fare domande ancora per molto? Sto per strozzarlo con la sua stessa lingua.

<Ah si? Ha il tesserino con lei?> azzardò a chiedere con un sorrisino saccente sul viso.

Ma se lo colpissi? Okay no, niente ironia, ci vuole serietà... E magari anche una botta di culo... Cosa sarebbe più credibile fare?

<Oh,si, certo!- Taehyung sfoggiò un veloce sorriso e iniziò a far finta di cercare il tesserino, tastando le tasche dei pantaloni con un espressione appositamente confusa e preoccupata - Penso di averlo dimenticato! Non posso crederci.> sussurrò disperato, ma abbastanza forte da farsi sentire da Ian Quinn.

<Allora può mostrarmelo in formato digit->

<Signor Quinn, ho una cosa urgente da comunicarle!> una guardia della sicurezza si avvicinò all'orecchio dell'uomo, iniziando a sussurrare qualcosa. Tae tese l'orecchio il più possibile, ma non riuscì ad avvertire più di tanto.

<Scuso la mia maleducazione, devo assentarmi.> Tae quasi non saltò dalla gioia, rispondendo con un veloce cenno della testa e un sorrisino.

Tsk, devo assentarmi... Per un attimo ho rischiato di svenire! Sono più portato del previsto per fare l'agente eh? Voglio vedere la faccia di Jungkook quando gli racconterò che- oddio... Jungkook... E se quell'uomo li avesse scoperti? Devo sbrigarmi a compiere la mia missione. Spero che da loro vada tutto bene... Se fosse come penso sarebbe un grande danno...


<Min, qualche novità da Taehyung?> domandò Coulson. Erano venti minuti buoni che aspettavano un segnale. Non si era ancora fatto vivo. Sperò che fosse andato tutto per il meglio...

<No signore, nulla.> sbadigliò portandosi la mano davanti alla bocca. Non toglieva lo sguardo dai suoi apparecchi elettronici da un bel pò. Senza contare che si trovavano su un isola, che era interamente proprietà di Ian Quinn. Il suo territoro si estendeva fino alla spiaggia, ed erano costretti a stare sotto il sole e al caldo. L'unica cosa positiva era una brezza leggere che soffiava sui loro volti stanchi.

Jungkook era di guardia. Aveva fatto più volte il giro del perimetro, ma non aveva avvistato nessuno, o almeno per quel momento. Nemmeno a farlo di proposito, sentí degli improvvisi movimenti lí vicino. Chiuse gli occhi, concentrandosi sui rumori, fino a quando dovette spalancarli per schivare un proiettile diretto nella sua direzione. Il proiettile passò attraverso il sistema di sicurezza invisibile che proteggeva la villa, e pochi secondi dopo, si polverizzò come se nula fosse. Fu svelto ad avvertire Coulson e Yoongi.

<STATE GIÙ.>subito dopo sfoderò la pistola che aveva nella fodera allacciata alla cintura sul fianco, e si nascose dietro una piccola duna di sabbia, aspettando il momento giusto per attaccare. Non poteva assolutamente farli scappare o avrebbero dato l'allarme senza troppo indugio. Dai passi sembravano tre persone. Un altro proiettile passò al suo fianco.

<USCITE FUORI.> gridò uno di loro. Jungkook avvertì qualcuno dei tre retrocedere.

Cazzo, non posso aspettare di più.

Taehyung si stava facendo spazio tra gli invitati. Doveva assolutamente entrare nell'abitazione senza dare nell'occhio. Stava una guardia di fronte alla porta d'ingresso. Al moro venne un idea.

<Mi scusi! Potrei sapere dove posso raggiungere la toilette, per favore?> chiese con un volto innocente.

<Non... Parlo inglese.> rispose a tratti.

Ma posso essere più sfigato di così? Ma seriamente? Qualcuno si sta prendendo gioco di me. E ora cosa dovrei fare di preciso?

Mentre era fermo sull'ingresso a ragionare, passo una delle tante guardie a dare il cambio.

No, forse non sono così sfigato.

<Posso aiutarla in qualche modo?> domandò con tono basso.

<Si, per favore. Vorrei andare in bagno, posso sapere dove si trova?

<Primo piano. Infondo al corridoio. Non vada da nessun'altra parte, é proibito. Il luogo è tutto sorvegliato.> composto, con le spale dritte, disse quelle parole come se fosse uma macchina.

Dovresti scioglierti un pò, non ti farebbe tanto male, sai?

<Ma no si figuri, non era mia minima intenzione.> rise in imbarazzo.

E ora sono cazzi.



This is ciò che chiamo aggiornamento non aspettato, ma eccolo here! Che ve ne pare? Ci vediamo presto :3

Agents Of S.H.I.E.L.D. KOOKV [ITA] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora