Si accasció esausto accanto a me mentre io coprivo entrambi con il lenzuolo. Il cuore mi scoppiava ancora forte nel petto mentre cercavo di riprendere fiato. Senza pensarci due volte mi voltai verso di lui e posai la testa sul suo petto chiudendo gli occhi.
-"Niccolò"- lo chiamai mentre inalavo il suo profumo a palpebre chiuse.
-"Si?"- rispose anche lui col fiato corto. Con un dito, nel frattempo, disegnai dei cerchi immaginari sulla pelle del suo petto e sui tatuaggi.
-"Ti rendi conto di cosa mi hai portato a fare?"- chiesi aprendo gli occhi.
-"Io? Sei stata tu ad incominciare"- commentó. Ridacchiai un po' contagiando anche lui.
-"È colpa tua"-
-"E perché mai?"- domandò. Alzai la testa e lo guardai negli occhi.
-"È illegale essere così belli, Niccolò"- dissi fissando il colore vivace delle sue iridi. Lui sorrise e scosse la testa.
-"Aurora, continui a dire che sono tanto bello, ma ti sei mai vista bella tu?"- chiese sorridendo ed accarezzando dolcemente il mio viso. Quella domanda mi spiazzó. Non avevo mai avuto chissà che autostima di me stessa e sicuramente non l'avrei acquisita in poco tempo.
-"Tu mi vedi bella?"- dimandai con la più totale serietà. Lui scosse la testa e continuó a sorridere. Si avvicinò ancora di più a me fino a poter sentire il suo fiato sulle mie labbra.
-"Io ti trovo bellissima, Aurora"- disse per poi posare un'altra volta le labbra sulle mie. Baciai le sue lentamente mentre lui accarezzava in modo dolce la mia schiena nuda. Senza aspettare altro tempo, ormai esausta, mi rimisi al mio posto, ovvero sul suo petto, e mi addormentai insieme a lui in poco tempo.
Dovevano essere circa le dieci di mattina quando aprii gli occhi. Sbadigliai rumorosamente e mi guardai attorno leggermente spaesata. Mi voltai dall'altra parte e vidi Niccolò dormire beatamente al mio fianco. Notai che non indossava vestiti e, dopo aver dato un'occhiata anche al mio corpo, realizzai quello accaduto la sera prima. Mi avvicinai a lui e mi mantenni la testa con un braccio. Cominciai a fissarlo con un sorriso da ebete sulle labbra mentre rimembravo i ricordi della notte precedente. Era lì di fronte a me dormiente, con l'apparenza di un angelo. Aveva i capelli scompigliati e con il ciuffo castano che gli ricadeva sugli occhi totalmente chiusi. Le labbra semiaperte e lo sguardo innocente. Posai una mano sul suo volto e cominciai a spostare lentamente i capelli dagli occhi. Li feci passare dolcemente tra le mie dita e sentii la loro morbidezza. Mentre osservavo i suoi lineamenti ricostruii con la mente le meravigliose emozioni provate insieme a lui. Osservai metà del suo corpo, scoperto dal lenzuolo, e ripensai al momento in cui, insieme al mio, erano diventati una persona sola. Quel momento in cui si erano uniti e completati come due pezzi di puzzle destinati a trovarsi e a restare incastrati. Quella con lui era stata una delle emozioni più belle e forti mai provate nella mia vita. Era stato capace di farmi sentire sua per davvero. Era stato capace di farmi sentire a mio agio. Con lui mi sentivo libera e respingevo quel mio solito orgoglio che mi possedeva. Continuai ad avvicinarmi a lui e posai le labbra tra i suoi capelli profumati. Ci lasciai un bacio e lo sentii mugugnare sotto il mio tocco. Alzai la testa e notai che aveva aperto gli occhi, facendomi ammirare quel castano che tanto amavo. Accennò un sorriso e sbadiglió. Io nel frattempo mi coprii col lenzuolo fino al collo e mi legai i capelli con un elastico.
-"Buongiorno fiorellino"- mi salutó mentre infilava una mano tra i capelli.
-"Oh no, fiorellino no. Comunque buongiorno"- ricambiai il saluto sorridendo. Lui fece lo stesso e poi spostò lo sguardo al soffitto.
-"Oggi è il giorno"- disse sbuffando.
-"Eh già"- commentai dispiaciuta. Quei giorni erano passati troppo velocemente per i miei gusti e li avrei ripetuti altre mille volte. L'unico ostacolo nella mia vita, però, era la paura. Temevo che avesse passato quei giorni con me per puro divertimento e che in seguito si fosse dimenticato di me, al ritorno a Roma. Avevo la tremenda paura di esser presa in giro e di aver sbagliato a lasciarmi andare. Sapevo di aver a che fare con un bravo ragazzo ma non riuscivo a frenare queste mie fobie.
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La Mia Àncora⚓
RomanceUn incontro inaspettato durante un volo su un aereo aveva cambiato la vita di quei due ragazzi. Lei Aurora Ferrara, con un pessimo passato alle spalle e con la costante paura di amare, riesce a trovare qualcuno che è capace di farla uscire dai suoi...