Capitolo 9

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Rimasi scioccata da una tale affermazione. Ricordava perfettamente ancora il mio nome e non aveva dimenticato tutto quello che era accaduto durante quella notte. Sentii un nodo formarsi alla gola mentre lui mi guardava dritto negli occhi aspettando una mia risposta. Nel frattempo aveva tolto la mano dal mio volto e se la mise tra i capelli nervoso. Non appena vide che la mia risposta tardava ad arrivare, distolse lo sguardo da me e si voltó altrove sospirando.

-"Non sono scappata da te, Niccolò"- risposi tutto d'un tratto. Lui mi guardó sorpreso ma in silenzio.

-"Sono scappata dalle circostanze. Tu sei un cantante di grande fama ed io solo una ragazza che si dà da fare per concludere qualcosa nella sua vita. Non volevo che continuassi a perdere tempo con me"- deglutii.

-"Io spero che tu stia scherzando"- si limitó a dire nervoso.

Bella mossa, Aurora.

Imprecai nella mia mente contro me stessa. Ero riuscita a farlo sorridere e a fargli pensare ad altro, ma in quel momento stavo solo peggiorando le cose.

-"Non scherzo"- conclusi abbassando la testa. Lui nervoso sfiló un'altra sigaretta dal pacchetto e la mise fra le labbra accendendola.

-"È proprio questo il problema. Non credevo che anche tu mi vedessi così"-

-"Così come? Non riesco a capire"- domandai curiosa. Ormai non mi guardava più in faccia e l'unica cosa che riusciva a fare in quel momento era fumare.

-"Di guardarmi solo come un cantante che passa le sue giornate a prendere in giro la gente. O che aiuta gli altri e lo fa solo per suo interesse e per la sua fama"-

-"Cosa pretendi che io sappia di te? Io non ti conosco. So a malapena il tuo nome"- cercai di ribattere. Mi stavo leggermente alterando.

-"Sei te che non vuoi conoscermi"-

-"Esattamente, e la mia opinione è rimasta questa"-

-"Lasciami stare"- sbottó spingendo fuori dalle labbra il fumo. Quell'affermazione mi infastidii. Non era normale che mi rispondesse in quella maniera.

-"Come vuole, sua maestà"- dissi ironica perdendo il controllo. Senza aspettare una sua risposta rientrai nel locale sbattendo la vetrata dietro di me. Camminai nervosa lungo la stanza del locale, ormai, quasi vuoto e mi sedetti al bancone per bere un bicchiere d'acqua. Non volevo alcool in quel momento. Ringraziai il ragazzo che mi porse il freddo bicchiere e cominciai a bere traccannando tutto d'un fiato l'intero liquido. Mi spostai i capelli indietro e imprecai. Era davvero assurdo quello che stava accadendo. A stento ci conoscevamo e già avevamo litigato. Volevo fregarmene ma non ci riuscivo. Il suo modo di ragionare mi mandava fuori di testa. Come pensava che avrei potuto vederlo? Come un semplice ragazzo in cerca di affetto? Come l'amore che era venuto a bussare alle porte della mia vita? In nessun'altro modo se non come quello di un cantante in cerca di attenzioni. Ed io non potevo permettermi di perdere la testa per lui. In quel momento sentii il telefono vibrare nella borsa. Lo afferrai e lessi il messaggio che mi era arrivato. 

Messaggio da: Stefano
"Hey Auro, ti scrivo prima di tutto per dirti che ho passato una bella serata in tua compagnia. Mi è piaciuto ridere e ballare con te, mi sono divertito tanto. Inoltre volevo renderti partecipe delle condizioni di Francesca. Come una sbadata ha dimenticato le chiavi di casa sua e, quando siamo arrivati lì abbiamo suonato senza però ricevere risposta. Essendo che a casa sua non c'era nessuno l'ho portata a casa mia e adesso sta dormendo beatamente nel mio letto dopo aver rimesso tutto. Ora sta bene ma spero più che altro che anche tu stia bene. Fammi sapere quando arrivi a casa per favore, sono in pensiero. Buonanotte❤️"

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