Capitolo 25

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Un raggio di luce mi acceccó gli occhi quando li aprii. Sbadigliai rumorosamente e mi guardai attorno. Scattai in piedi quando non sentii più le braccia di Niccolò avvolgermi come avevano fatto prima di addormentarmi. Lui non era più accanto a me e nemmeno nell'hotel stesso. Mi grattai la testa e poi guardai l'orologio che segnava le dieci di mattina. Assurdo che mi fossi svegliata così tardi. Poi afferrai il cellulare e notai un messaggio. Non appena notai il nome di Niccolò sullo schermo, non esitai ad aprirlo.

Messaggio da: Niccolò❤️
"Hey bella addormentata questa mattina sono dovuto uscire presto per i vari impegni, ormai lo sai. Non ho voluto svegliarti perché eri troppo bella mentre dormivi..
Ad ogni modo gustati la colazione che ti ho portato ed io cercherò di arrivare da te il prima possibile. A dopo💫"

Sorrisi a quel messaggio. Quelle parole, per quanto potessero sembrare semplici e banali, erano state capaci di farmi iniziare una giornata nel migliore dei modi.

Messaggio a: Niccolò❤️
"Buona giornata allora e grazie tante per il pensiero. Ti aspetto 🌟"

Digitai quelle poche parole sulla tastiera e poi lasciai il telefono da qualche parte. Mi alzai dal letto e notai con piacere la colazione giacere profumata e gustosa su un vassoio poggiato su un mobile. Senza esitare, a causa della gran fame che mi stava divorando, cominciai a mangiare ed in poco tempo feci piazza pulita di tutto. Poi tornai a sedermi sul morbido materasso e mi guardai attorno spaesata. Posai una mano sulla parte del letto di Niccolò e chiusi gli occhi. Sentivo una tremenda mancanza della sua presenza. Avevo bisogno di vederlo e di continuare a stare in sua compagnia. Svegliarmi senza di lui accanto era stato un duro colpo. A costo di svegliarmi presto la mattina avrei preferito salutarlo prima che andasse via. Sempre a palpebre chiuse viaggiai con la mente a tutti i momenti passati in quei giorni con lui. Quello era il terzo giorno consecutivo che passavo in sua compagnia ed erano accaduti innumerevoli eventi. Eventi che non avrei mai immaginato che si presentassero. Non riuscivo ancora a capacitarmi di come mi fossi così esposta nel baciarlo. Di come avessi esposto i miei sentimenti senza curarmi delle conseguenze. Era come se in quel momento mi interessasse solo lui. Sospirai e poi mi misi in piedi una volta per tutte. Dopo aver sistemato, come di consueto, un po' di disordine ed aver passato un po' di tempo a guardare la televisione, decisi di farmi una doccia. Andai in bagno e chiusi a chiave la porta per poi catapultarmi sotto il getto della doccia. Mentre insoponavo i capelli canticchiai qualcosa rilassandomi completamente. L'acqua scivolava imperterrita e tranquilla lungo le curve del mio corpo e quasi mi dispiacque dover uscire dalla doccia. A malincuore lo feci e avvolsi il mio corpo con un asciugamano forse troppo piccolo per avvolgerlo del tutto. Riusciva a malapena a coprire il seno e giungeva poco più sotto il sedere. Pettinai i capelli bagnati e li asciugai. A causa della loro lunghezza ci impiegai un po' di tempo ma poi il risultato fu meraviglioso. Lisci, scuri e lucenti come sempre. Se c'era qualcosa che amavo di me stessa, quelli erano proprio i capelli. Quando fu giunta l'ora di vestirmi mi accorsi di aver dimenticato sbadatamente intimo e abiti ad indossare. Sbuffai rumorosamente e poi girai la chiave della porta. Quando l'aprii e compii qualche passo mi accorsi di non essere sola. Niccolò aveva fatto ritorno e sedeva ai piedi del letto con il cellulare tra le mani. Non appena lo vidi non feci in tempo a tornare indietro che mi notó.

-"Ah eccot.."- non riuscì a terminare la frase che posò lo sguardo su di me. Mi sentii tremendamente in imbarazzo e il suo sguardo fisso su di me non mi aiutava. Osservava ogni piccola parte scoperta di pelle dal mio asciugamano bianco e non disse niente. Mi guardava e basta mentre io sentivo che a breve le goccioline d'acqua, ancora fresche sulla pelle, sarebbero evaporate a causa del caldo provato. D'istinto posai un braccio sul seno cercando in tutti i modi di nascondere ciò che un semplice asciugamano non era capace di fare.

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