Mangiammo tranquillamente conoscendoci un po' meglio.
«Parlami di tuo fratello» mi invitò, appoggiandosi allo schienale della sedia
«Lucas ha cercato di essere il fratello maggiore che difende la sorellina nei momenti di difficoltà e la protegge dai pericoli, ma superati i sedici anni, sono sempre riuscita a cavarmela da sola e spesso sono stata io a tirarlo fuori da situazioni difficili»
«Beh, con me gli hai salvato la vita- commentò Nicholas- non credo di andargli molto a genio»
«No- storsi il naso- credo proprio di no, ma se ne dovrà fare una ragione» feci spallucce.
Lucas ed io non ci assomigliavamo troppo. Lui aveva i capelli riccioli di un biondo molto scuro e gli occhi azzurri. Lo chiamavo "angioletto" ironicamente sia perché aveva i lineamenti molto dolci sia perché era di indole estremamente buona. Mi faceva tenerezza alcune volte, ma certi suoi atteggiamenti erano fin troppo ingenui.
«Quanti anni ha?»
«Ottantotto»
«Poppante» commentò il Gamma con superiorità
«Ehi- lo richiamai- non offenderlo» gli mostrai i canini.
L'espressione divertita che gli si dipinse in faccia venne attraversata da un lampo di sfida. Appoggiò i gomiti sul tavolo, sporgendosi verso di me
«Hai voglia di trasformarti?»
«Che hai in mente?» chiesi assottigliando lo sguardo
«Voglio vedere quello che sia fare e sono abbastanza sicuro che non tu veda l'ora di sciogliere i muscoli»
«Non lamentarti quando ti farò mangiare la polvere» sorrisi accettando
«Prima dobbiamo passare da Zalika per farti controllare la ferita, anche se mi è sembrata completamente rimarginata».
Uscimmo di casa vestiti esattamente come lo eravamo quando era arrivato Stephan. Per Nicholas sembrava una cosa del tutto normale camminare per i vialetti mezzo nudo ignorando bellamente chiunque incontrassimo, nonostante tutti si voltassero nella nostra direzione, anche per pochi istanti.
«Ignorali» mi disse mentalmente.
Mi voltai di scatto verso di lui. Era strano sentire la sua voce nella mia testa, ma era una conseguenza naturale dell'esserci marchiati: legame mentale tra compagni.
«Devono portarti lo stesso rispetto che hanno nei miei confronti, indipendentemente dal fatto che tu sia o non sia un effettivo membro del branco: sei la mia compagna»
«Se non mi hanno mai vista dovrebbero capirlo da...?» sollevai un sopracciglio
«Dal mio odore su di te» rispose umettandosi il labbro inferiore e tirando l'orlo della sua maglia, che mi stava quasi come un vestito.
Arrossii distogliendo lo sguardo, sentendo l'indole animale dentro di me risvegliarsi dal proprio torpore e scodinzolare felice. Nicholas accennò una smorfia divertita che non passò inosservata ai miei occhi
«Smettila» lo minacciai
«Stai facendo tutto tu» fece spallucce uscendo dal vialetto in direzione di una villetta di un pallido rosa con fioriere di erbe aromatiche e mediche sparse per tutto il giardino antistante la porta d'ingresso.
Lo ignorai e alzai gli occhi al cielo anticipandolo nel bussare alla porta bianca di casa di Zalika, che ci aprì per nulla sorpresa della visita.
«Ciao Blair, entra pure. Come stai?» mi chiese sorridente, facendomi strada verso il soggiorno
«Bene e grazie per esserti presa cura di me»
«Figurati»
«Può trasformarsi?» la interruppe Nicholas, appoggiandosi ad una parete sbuffando.
La ragazza mi sollevò la maglietta quanto bastava per vedere il lieve segno bianco lasciato dall'artigliata
«Direi che si è rimarginata completamente» annunciò semplicemente
«Ottimo. Andiamo?» chiese rivolto a me.
Io mi limitai a guardare Zalika senza dire niente e lei scosse la testa
«Tranquilla, il tuo ragazzo è una testa di cazzo cocciuta e irritante il più delle volte».
Lo disse con una tale tranquillità e una voce talmente serafica che scoppiai a ridere in faccia a Nicholas, che guardava l'amica con totale disapprovazione e rimprovero
«Se non le avessi raccontato della nostra amicizia, ti avrei presa a calci»
«Credici» annuì lei in rimando
«Passerò più spesso a trovarti» la salutai seguendo il Gamma alla porta, che si trasformò non appena mise piede in giardino.
Il grosso lupo color caffè mi arrivava all'altezza delle spalle. Gli accarezzai la testa tra le orecchie, affondando la mano nel pelo morbido e folto. Il lupo mi tirò una spintarella con il muso, invitandomi a trasformarmi. Non dovette attendere molto, perché assunsi la mia forma preferita in meno di due secondi.
Le mie orecchie gli arrivavano alle spalle, rispettando l'altezza della forma umana dei nostri corpi. Strusciò il muso contro il mio e mi invitò a seguirlo verso il bosco.
Non appena raggiungemmo gli alberi, cominciò a correre, sparendo velocemente dal mio fianco«Vieni a prendermi se ci riesci».
Non servì altro per farmi scattare come una molla nella direzione del suo odore. I muscoli erano indolenziti, ma nulla che non potessi superare con un po' di movimento. Sfrecciai tra gli alberi, senza perdere di vista la macchia di colore che vedevo in lontananza
«Sei lenta» mi canzonò.
Aguzzai la vista, individuando un grosso masso fuori dalla traiettoria della mia corsa e mi diressi verso quello, evitando tutti gli ostacoli che incontravo. Lo usai come trampolino e saltando riuscii a recuperare almeno metà dei metri che mi separavano da Nicholas. Lo sentii ringhiare di disappunto e accelerò. Corse fino a raggiungere una radura molto erbosa, ma non lo seguii, rallentai e proseguii aggirandola, fino ad acquattarmi tra i cespugli.
Attesi con pazienza che si fermasse e cominciasse a chiedersi come mai non lo avessi seguito. Non potevo vederlo, ma potevo sentirlo. Lo sentii avvicinasi al mio nascondiglio, ma anche quando vidi una sua zampa vicino al mio muso, rimasi immobile, portando il respiro ad essere impercettibile pure ai miei stessi sensi. Dopo pochissimo si voltò per cambiare direzione e gli piombai addosso come se mi fossi calata da un albero. Finimmo entrambi a terra con sua grande sorpresa«Preso» annunciai gongolandomi.
Mi mostrò i canini pieno di disappunto, ma non potè fare altro che grugnire e ammettere la sconfitta.
«Ti arrendi così? Il grosso e possente Gamma del branco...» non riuscii a finire che cominciò a mordermi il collo senza farmi male
«Vediamo chi si arrende adesso» commentò annunciando la lotta.
Cominciammo ad azzuffarci cercando di morderci e tirarci le orecchie, rotolandoci tra l'erba alta e saltandoci addosso prendendoci a zampate fino a stancarci talmente tanto che ci stendemmo faccia a faccia nell'erba fin quasi al tramonto.
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The Strategist [Beta's Saga]
WerewolfVOL. 1º della saga dei Beta. Blair, giovane caparbia e risoluta, entra a far parte di uno dei branchi più temuti tra gli ordini dei lupi perché compagna del Gamma, Nicholas. Tra segreti dell'una e avvenimenti appartenenti al passato dell'altro, il l...