53: Confidenze

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C'era fermento nell'aria. Agitazione e paura, ma anche determinazione e rabbia.
Quando scendemmo dalla macchina di Nicholas, un sacco di sguardi si posarono su di noi. Zalika ci venne in contro

«Ci avete messo meno del previsto perchè li avete fatti fuori o perchè non li avete trovati?»

«Ci aiuteranno, ma staranno alla larga fin quando non sarà il momento» rispose Stephan sbadigliando.

Erano almeno due giorni che non dormiva, ne ero certa.

«Dov'è Christian?» chiese Nicholas alla lupa

«Ti accompagno» gli fece cenno verso la moltitudine di tende che erano state montate da i vari branchi.

«Trova Oliver» mi suggerì contemporaneamente.

Annuii, non capendo che cosa potesse essere successo, ma non sapevo neppure da dove cominciare a cercarlo; e se avevo imparato qualcosa su i Segugi, sapevo che sarebbe stato lui a trovarmi, non viceversa. Perciò mi diressi verso quegli odori che conoscevo bene quanto quello di Nicholas, con Stephan al seguito.

Il primo a vedermi e scattare in piedi fu Lucas. Mi abbracciò come solo un fratello maggiore saprebbe fare e fece passare qualche secondo prima di concedermi un po' anche alla mia vecchia famiglia. Per quanto potessi appartenere al branco dei Nightmare, quelle erano le persone che mi avevano cresciuta: a modo loro erano parte di me e lo sarebbero sempre stati. C'erano solo due differenze adesso. La prima, non vivevamo più sotto lo stesso tetto. La seconda, la più importante, non sentivo più le loro voci nella mia testa.

«Lui è Steph...»

«Stephan- mi interruppe Lucas, salutandolo- ci siamo conosciuti quando sono venuto al branco con Oliver».

«Mi ha aiutato a mettere i pezzi di Joshua nel sacco» aggiunse lo Zeta mentalmente.

Evitai di palesare la sorpresa, ma Stephan se ne accorse ugualmente con ogni probabilità.

Kayla mi abbracciò subito dopo

«Dimmi che non lo hai ucciso» mi sussurrò tra i capelli

«Non potrei mai farti una cosa del genere- mi scostai perchè potesse vedere quanto fossi sincera- sta' a te decidere cosa fare e lui lo sa, gliel'ho detto chiaramente»

«Grazie» abbassò lo sguardo imabarazzata.

Non doveva essere facile essere la copagna di un nemico, seppur momentaneo alleato. 

Fu la volta poi di salutare il resto del branco, Bill e Scarlett compresi questa volta. Erano tutti seduti in cerchio su dei grossi tronchi, una cosa che facevamo sempre al branco le sere d'estate o semplicemente quando avevamo voglia di sentirci partedi qualcosa di più che un semplice convivere.

«Biondina, mi concedi una ronda insieme?» si alzò Scarlett sorridente

«Come ai vecchi tempi» mi alzai a mia volta.

«Non doresti riposare?» mi chiese Jordan squadrandomi dalla testa ai piedi

«Non è lei quella che non dorme- intervenne Tayla, sorridendo a Stephan- ho preparato qualche infuso rilassante per Bill e Soren per evitare che si azzuffino con chiunque come bambini, ma può aiutarti a dormire qualche ora stanotte» aggiunse porgendogli una tazza fumante.

Stephan era in buone mani. Sorrisi al suo imbarazzo e per le occhiate delle due sentinelle, che sicuramente si ritenevano offesi dal commento della Luna del branco. Mi allontanai con Scarlett, stranamente tesa.
Quando fummo a distanza di sicurezza da orecchie indiscrete, sospirò e si sedette su un masso. La imitai sedendomi su una grossa radice di un albero e le feci cenno di iniziare a parlare.

«Ho combinato un casino e c'entra tuo fratello»

«Perché ho la sensazione che non tu ti stia riferendo a Lucas?» le chiesi dubbiosa.

Ero stata via un giorno e al mio ritorno Zalika mi diceva di andare a parlare con Oliver e poco dopo un'amica mi diceva di aver avuto problemi con uno dei miei fratelli. C'era qualcosa che non riusciva a sorprendermi a questo punto?

«Sono un'Ombra» disse tutto d'un fiato.

Cosa?

Forse questo mi fece spalancare la bocca.

«In quanto Ombra posso replicare l'odore di altri lupi per nascondere il mio. Posso rendermi irrintracciabile e nessuno lo ha mai saputo. Lo sto dicendo a te adesso, ma...»

«Ma Oliver lo ha capito quando ti ha vista perchè è un Segugio» dedussi

«Lo ha capito anche perchè è il mio compagno».

Me lo disse con occhi tristi, velati dalle lacrime e mai una volta nella mia vita l'avevo vista così sensibile e toccata da qualcosa. Quella ragazza era una forza della natura inarrestabile. A Jordan era persino venuto il dubbio che potesse essere un'Alpha agli inizi.

«Ma il tuo compagno è Bill! Abbiamo partecipato tutti alla vostra...- realizzai solo in  quel momento che cosa potesse essere successo- oh no, Scarlett»

«L'odore che uso per nascondermi è quello della sua compagna- una lacrima le solcò il viso- Era una mia amica d'infanzia. Non so che fine abbia fatto. Il nostro branco si è disgregato quando ero molto piccola e quando Jordan mi ha trovata non sapevo che intenzioni avesse ed ho replicato l'unico odore che conoscevo alla perfezione».

Scarlett aveva qualche anno meno di me e quando si era unita al branco era diventata la mia sfidante in tutto e per tutto. Eravamo due sopravvissute, con caratteri completamente diversi, ma con gli stessi demoni a perseguitarci. Dopo la fase adolescenziale in cui litigavamo per qualsiasi cosa, avevamo cominciato a capirci e rispettarci. Non eravamo mai state confidenti, ma sicuramente eravamo diventate amiche.

«Mi stai dicendo che Bill ti ha marchiata e non ha capito che non eri la sua compagna?»

«Credo che abbia percepito che c'era qualcosa che non andava, ma non mi ha mai fatto domande in merito e io- fece una pausa- so che ho sbagliato a non dire niente, ma avevo paura e lui era così carino con me, mi sono innamorata perchè ero giovane e ingenua» un'altra lacrima le solcò la guancia.

Mi alzai ed andai ad abbracciarla

«Che cosa vuoi fare?» le chiesi debolmente

«Non lo so. Devo dirglielo e...Oliver se n'è accorto e non ha detto nulla. So che se n'è accorto, gliel'ho letto in faccia. Io non l'ho aspettato Blair. Il mio compagno mi ha vista con un altro e l'unica cosa che ha fatto è stata rispettare tacitamente una scelta che non sapevo di aver preso»

«Se ti può consolare, Oliver non è il tipo da staccare la testa a Bill per reclamarti» la rassicurai

«Davvero?».

Mi guardai intorno, ma non lo vidi.

«Da quanto sei qui?» gli chiesi, mentre Scarlett si riprendeva

«Da prima che vi sedeste» rispose il Delta pacato.

Imprecai silenziosamente diverse volte, ma non lo feci notare a Scarlett.

«Devi parlare con Bill e spiegargli che cosa è successo vent'anni fa. Soffrirà, ma se ti ha amato per quella che sei, non ti impedirà di stare con il tuo compagno e lui andrà a cercare la sua vera compagna» cercai di essere razionale

«Mi odierà»

«L'ho quasi aperto a metà e non mi porta rancore, pensi davvero che possa odiare qualcuno?!».

Riuscii a farla sorridere

«Avresti mai immaginato che noi lupe di un branco così piccolo e pacifico finissimo per essere le compagne di lupi così forti e pericolosi?- mi chiese alzandosi- Insomma, tu con il Gamma dei Nightmare, Kayla con uno dei lupi di Fiamma Nera, io con il Segugio dei Nightmare...»

«Su di te no, non ho mai avuto dubbi» commentai.

Mi rivolse un sorriso ferino.

Questa è la Scarlett che conosco.

«Andiamo a fare questa ronda, biondina».

The Strategist [Beta's Saga]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora