The Strategist [Beta's Saga]

38: In guardia

Crollò a terra con gli occhi spalancati, ma vuoti, quando Nicholas ritrasse la mano.

Gli occhi del mio compagno erano in fiamme

«Figlio di puttana» commentò sprezzante, lasciando cadere il cuore, che rotolò fino ai miei piedi.

Ero senza parole. Tutti lo eravamo.
Sentii i ringhi di Logan e Dastin difronte a Oliver, Bradley e l'altro lupo, indecisi sul da farsi. Christian si voltò verso i suoi

«Ci sono state abbastanza morti per oggi, lasciateli andare».

Me ne sorpresi, così come Nicholas, ma nessuno dei due disse niente apparentemente.
Mi avvicinai a Nicholas, girando largamente intorno al corpo di Fiamma Nera, mentre Christian impartiva ordini ai suoi e i due lupi nemici scappavano nell'oscurità.

Si inginocchiò, prendendomi il muso tra le mani nonostante in quella forma gli arrivassi comunque alle spalle, e io gli detti una lappata su una guancia.

«Sei venuta per me» non sembrava nemmeno crederci davvero

«Torniamo a casa» gli sussurrai a mia volta mentalmente, mentre gli occhi mi si riempivano di lacrime.

Annuì e si alzò, aiutato da Christian e il lupo che non avevo riconosciuto, ma che una volta ritrasformatosi identificai: Gregory, lo avevo già incontrato due volte al branco, ma mai in forma di lupo. Oliver mi si avvicinò con lo sguardo di chi aveva ancora voglia di spargere sangue, soprattutto dopo aver lanciato un'occhiata al mio pelo sporco di sangue dove ero stata ferita. Addolcì lo sguardo quando incontrò i miei occhi, guardando poi Nicholas e tornando su di me

«Si è preoccupato più per te che per me» fece da interprete il mio compagno, provocando un debole sorriso sulla bocca di entrambi gli uomini che lo aiutavano a camminare.

Detti una musatina alla spalla di mio fratello e insieme seguimmo i tre su per le scale del torrione. Bradley ci aveva preceduti, assicurandosi che la via fosse libera.

Sul ponte elevato da cui ero arrivata si potevano vedere diversi cadaveri tra i lupi sottostanti; nessuno che riconoscessi, ma ero abbastanza sicura che fossero in egual numero lupi di Bira e membri del Nightmare. Mi si strinse il cuore e Oliver mi si fece più vicino, come a volermi rassicurare.

Attraversammo i corridoi, fino a quando Daniel, Lucas e Soren non ci vennero incontro.
Daniel mi fece cenno e ricambiai, nonostante fossi abbastanza sorpresa della sua presenza sul campo di battaglia. Immaginai che al branco fosse rimasta Arielle.

«Soren?» chiesi confusa superando Nicholas, Christian e Gregory, seguita come un'ombra da Oliver

«Pensavi che avrei lasciato che tuo fratello si ammazzasse inciampando?» mi chiese divertito la sentinella del branco di Jordan.

Lucas gli ringhiò, il pelo più scuro del mio, ma con la medesima striatura bianca sulla coda, striatura che mi accorsi solo in quel momento aveva anche Oliver

«Stai bene?» mi chiese preoccupato

«Sto bene, Lucas» annuii, ingoiando il groppo che avevo in gola.

Avevo rischiato di morire, ma non potevo dirglielo, sarebbe uscito di testa.

Ci dirigemmo tutti verso l'uscita. Il sole era ancora alto in cielo e ciò mi consentì di individuare immediatamente un lupo dal pelo bianchissimo con il pelo macchiato di sangue per un'artigliata che gli percorreva tutta la zampa anteriore destra. Al suo fianco, lo stava aiutando un lupo più piccolo color mogano.
Stephan e Zalika.
Puntarono entrambi lo sguardo su di noi