10: Verità a galla

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Sperai di affondare nel cuscino o di venir strangolata tra le lenzuola, ma erano pensieri inutili.

Notò perfettamente che ci fosse qualcosa sotto, probabilmente aveva percepito il battito che avevo perso dato che mi stava ancora tenendo la mano

«Qualcosa mi dice che dovrei saperlo, ma non vuoi dirmelo».

Lo disse cercando di dare leggerezza alle parole, ma notai anche io il suo cambiamento nell'atteggiamento. Da rilassato e premuroso a segugio del branco. Era legittimo, potevo capirlo.

«Mi sento più sicura in forma di lupo- dissi tirandomi su e appoggiandomi alla testiera del letto, mettendo qualche centimetro di distanza in più tra me e Nicholas- il mio corpo si sente più sicuro in forma di lupo- sottolineai- essere così lo trovo scomodo a volte».

Si alzò e fece il giro del letto, prendendo la sedia su cui si era seduto Daniel e portandola dall'altra parte della stanza. Lo seguii con lo sguardo abbastanza incuriosita e, soprattutto, confusa.

Cosa diamine sta facendo?

Quando si fu messo a sedere a braccia conserte nel silenzio della stanza, inarcò un sopracciglio

«Vai avanti o no?»

«Perché sei là?»

«Sei a sedere sul cuscino Blair- mi fece notare- se tu continuassi a indietreggiare probabilmente usciresti di casa da un buco nel muro, causato da me molto probabilmente, dato che sembra debba prepararmi all'apocalisse» sbuffò.

Abbassai lo sguardo colpevolmente, ma mi venne da sorridere interiormente: aveva fatto un gesto carino per me nonostante tutto, cercando di mettermi a mio agio.

«Va bene- annuii- parto con il dirti che mio fratello non è come me. Non ho mai conosciuto qualcuno come me e non è facile incontralo- ammisi- ma quando lo incontri, lo riconosci»

«Tuo fratello rischia la vita solo nel caso in cui provasse a portarti via da me» asserì quasi con noncuranza

«Non credo che riuscirei a minacciare uno dei tuoi fratelli»

«Non divagare» mi ammonì con un'occhiata.

Diglielo. Al massimo distrugge casa.

La mia coscienza è sempre stata incoraggiante; in ogni occasione, questa compresa ovviamente.

«Mio padre è morto durante una battaglia contro i lupi nemici, i lupi delle montagne, il giorno della mia nascita- respirai profondamente- non l'ho conosciuto, ma era il Beta di Jordan e per questo mi ha cresciuto come una figlia, prima ancora che incontrasse Tayla. Ad ogni modo, in quello scontro morirono molti dei nostri. Mia madre era sul campo, nonostante fosse incinta di me. Nessuno era riuscito a dissuaderla e tenerla lontana da mio padre e Lucas»

«Tua madre è viva?» chiese con cautela

«No- scossi la testa e cercando di non crollare- in un giorno ho perso entrambi i genitori, di cui uno a causa mia».

La voglia di piangere era troppa.
Avevo sofferto tante volte pensandoci, ma dirlo ad alta voce era ancora più doloroso.

Nicholas appoggiò i gomiti sui ginocchi. Si voleva avvicinare, glielo suggeriva l'istinto.
Andai avanti

«Fu lei a trovare il corpo di mio padre- una lacrima mi solcò il viso, ma non la fermai- il dolore la devastò, rompendo le acque e dando inizio alle contrazioni- altra lacrima- mio fratello trovò tutti e tre: i nostri genitori morti e io appena nata- alzai lo sguardo su di lui- in forma di lupo».

The Strategist [Beta's Saga]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora